Gengivite di natura non precisata

Un cordiale saluto a tutti.
Dunque: ho 33 anni e da più di un mese sto soffrendo di una vera e propria gengivite. Il mio disturbo è nato come arrossamento sul colletto degli incisivi e dei canini superiori, per poi spostarsi, rapidamente, anche a quelli inferiori.
Ho interpellato il mio dentista di fiducia almeno tre volte in un mese ed ogni volta mi ha assicurato che la mia gengivite NON E' di natura batterica. In sintesi l'igiene c'è e devo ricercare le cause del mio malessere altrove!
Quel che non mi è chiaro è DOVE?!
In tale occasione mi ha anche chiesto se, in questo periodo, stessi facendo uso di medicinali particolari.
Mi ha consigliato delle analisi del sangue di routine, come Emocromo, Tas, Ves, ecc. ecc. Gli esami sono stati prontamente eseguiti ed il risultato è stato negativo. Anche il mio medico di famiglia è ad un vicolo cieco.
Volendo andare a spulciare altre concause, posso solo aggiungere che soffro spesso di dolori e bruciori di stomaco, dovuti all'uso spasmodico e sconsiderato di antiinfiammatori per dolori da cefalea muscolotensiva.
Al mal di stomaco spesso segue gonfiore e dolore addominale e meteorismo.
Sempre il mio medico di famiglia, per escludere anche la probabilità che la causa del mio problema fosse un pH alterato della bocca, mi ha prescitto il Pantorc 20 che sto assumendo regolarmente da due settimane. Nel contempo sto assumendo anche delle pillole di vitamine (sempre da due settimane) per escludere anche una (improbabile) forma di avitaminosi.
Al momento posso solo vantare peggioramenti della bocca: l'arrossamento e il sanguinamento del bordo gengivale è più o meno diffuso uniformemente su tutte e due le arcate e, al mattino, la mia lingua e palesemente bianca.
La gengiva, lungo gli incisivi dell'arcata inferiore, si presenta piuttosto tumefatta con una piccola escrescenza di colore molto più chiaro, simile a pelle morta, che protende verso l'alto.
Il mio dentista non vuol prescrivermi nulla, a parte lo Jalma che ho straconsumato (due tubetti) senza risultato.
Di mia iniziativa ho provato anche con degli sciacqui di Tantum verde e i "rimedi della nonna" come acqua e sale o acqua e bicarbonato ma non ottengo nulla.
Vorrei precisare che non fumo e non bevo. Non credo di avere vizi o abitudini particolari.
Circa tre anni fa mi sono sottoposto ad una normale seduta di detartrasi e da allora (complice una frequente e attenta pulizia quotidiana...anche se "energica" e con spazzolini spesso duri...) il tartaro sui denti è davvero minimo. Quasi inesistente.
Vi prego di darmi una mano ad affrontare il mio caso, visto che sono costantemente terrorizzato dall'idea che il mio problema si trasformi in parodontite!
Al momento mi sento "abbandonato" dal mio dentista e dal mio medico curante. Nessuna diagnosi chiara. Nessuna cura!
[#1]
Attivo dal 2008 al 2012
Dentista
Gentile paziente,
lei è stato molto chiaro ed esauriente nella descrizione del suo problema, ma, purtroppo, il suo è uno di quei tipici casi sui quali si possono fare soltanto delle ipotesi senza poter effettuare una visita diretta.
Se non è soddisfatto delle risposte del suo dentista, cerchi un "parodontologo", che sicuramente saprà scongiurare la possibilità che lei si ammali di parodontite.
[#2]
Dr. Dario Spinelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Esperto in medicina del sonno 1.1k 22 2
Effettivamente bisogna vedere per dare delle risposte.
Una ipotesi in più può essere quella di candidosi.

Dr. Dario Spinelli
Odontoiatra Specialista in Ortodonzia e Gnatologia
www.ortodonzia.bari.it
www.ildentistaperibambini.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori tutti,
inanzitutto grazie per avermi risposto cordialmente e tempestivamente.
Credo che le mie intuizioni (sullo stato di "degenerazione" della patologia) fossero fondate, così stamane, mio malgrado, sono stato costratto a richiedere un'ulteriore consulenza da un altro medico dentista del mio paese.
Ammetto che sono entrato presso questo nuovo studio con un pò di scetticismo e di preoccupazione, specie perchè il professionista che mi segue da anni è un uomo molto stimato e apprezzato per la sua competenza e professionalità.
Il "nuovo" medico, scelto solo con il criterio della "disperazione" e non della fama o della pubblicità, ha istantaneamente ribaltato le teorie del suo "predecessore", non appena ho aperto bocca.
E' stata così decretata una gengivite da tartaro con evidente e diffusa necrosi delle gengive.
Non mi ha dato il tempo di riflettere e la semplice visita per "consulenza" si è trasformata in un...trapano in bocca!
Mi è stata eseguita una prima detartrasi provvisoria (credo per decongestionare le aree più colpite) ed una cura a base di un colluttorio e di una terapia antibiotica in compresse per sei giorni.
Seguirà più in là una seduta di pulizia "profonda" e (probabilmente) un successivo tentativo di convincimento a farmi indossare un apparecchietto per la correzione dell'affollamento degli incisivi inferiori.
Il nuovo dentista si è messo "le mani nei capelli"...un pò l'ho fatto anch'io, continuando a chiedermi come può, una concreta ed evidente patologia, essere interpretata in modi così diversi da due pari professionisti...
[#4]
Dr. Paolo Magnanelli Dentista 146 3
Gent.paziente,
la descrizione delle lesioni gengivali da Lei fatta, potrebbe effettivamente essere ricondotta ad una forma ulcero necrotica per la quale la terapia proprostale ed iniziata dal secondo collega mi trova d'accordo.
In bocca al lupo, tra pochi giorni dovrebbe avvertire un sesibile miglioramento della sintomatologia; da valutare successivamente saranno gli eventuali esiti.

Dr. paolo magnanelli.
Risposta a carattere informativo senza alcun valore di diagnosi e/o terapia

[#5]
dopo
Utente
Utente
Devo ammettere che l'uso di queste terminologie mi spaventa un pò...
Mi auguro soltanto che tutto quello che abbia in bocca sia reversibile.
Per maggiore precisione, sottolineo comunque che l'antibiotico che sto prendendo è il Rulid 300mg, mentre il colluttorio (due volte al dì) è il Curasept ADS 020.
Ho già la sensazione di stare un tantinino meglio, mentre continuo a notare che sul bordo gengivale e sulla gengiva stessa, solo nelle zone più arrossate, si forma molto velocemente una pellicola biancastra, molto difficile da rimuovere con lo spazzolino.
Se si tratta di comune placca, mi chiedo perchè si forma solo nelle zone con più evidenti lesioni...
[#6]
Dr. Paolo Magnanelli Dentista 146 3
Non si spaventi particolarmente e mi scusi se ho usato una terminologia poca chiara. La"pellicola" Lei vede formarsi sul bordo gengivale, in genere in maniera più spiccata all'apice delle papille ( itriangolini di gengiva tra undente ed ilsuccessivo) è quello che mi fa pensare ad una forma, come dicevo, ulceronecrotica; in pratica a seguito di infezioni sostenute dalla flora batterica presente nel tartaro sottogengivale, si provocano degli "strozzamenti" dei vasellini che nutrono la parte più superficiale della gengiva da cui la necrosi di dette parti e la formazione di membrane biancastre.
Quando nella preceedente risposta mi riferivo alla valutazione degli esiti da fare a guarigione avvenuta intedevo suggerirLe che tali modificazioni del tessuto gengivale indotte dalla malattie vanno semplicemente rivalutate; è possibile una totale guarigione così come è possibile avere delle piccole aree di retrazione gengivale in funzione della gravità dell'insulto subito.
Spero di ssere stato più chiaro
[#7]
dopo
Utente
Utente
Dottore,
Lei è stato chiarissimo e ritengo che quel che dice calzi a pennello con la mia sintomatologia.
Ad ogni buon conto, ecco l'esito all'inizio del terzo giorno di cura:

Le gengive appaiono, nel complesso, sensibilmente meno tumefatte e la sensazione di bruciore avvertita durante i pasti è un pò meno marcata, specie lungo le gengive dei molari che appaiono molto più "in forma"! :)
L'arrossamento e il sanguinamento all'apice delle papille è evidente tra gli incisivi superiori e, in maniera ancora molto diffusa, tra quelli inferiori. In particolar modo questi ultimi continuano a produrre una pellicola bianchissima sulla gengiva stessa e sul bordo gengivale, presumibilmente il "tessuto necrotico" di cui si parlava in precedenza. Il massimo dell'arrossamento si avverte su buona parte della gengiva che riveste un incisivo inferiore, più arretrato rispetto agli altri (ho un pò di affollamento lungo l'arcata inferiore).
Quel che mi viene difficile è eseguire una profonda pulizia, specie per rimuovere costantemente questa pellicola. Insistere con uno spazzolino, anche se morbido e di grande marca, mi provoca graffi, sanguinamento e molto dolore.
Sto provando da ieri lo spazzolino elettrico: con la sua rotazione rimuove il 20-30% in più di impurità, la sua testina più piccola si adatta meglio ai modesti spazi lasciati dall'affollamento ma di certo non è "gentile" neanche lui! :)
[#8]
dopo
Utente
Utente
Settimo giorno:
Ho finito una scatola di Rulid 300 e sto proseguendo con la Clorexidina.
Il risultato è un visibile peggioramento rispetto a quanto ho scritto sopra e la ricomparsa di nuove ulcere anche nella zona degli incisivi superiori. La maggior parte dell'arrossamento e del sanguinamento si nota comunque all'esterno. Molto meglio lo stato all'interno.
Bruciore localizzato, sonnolenza e spossatezza generalizzati completano il quadro.
Dottori,
perdonatemi se mi sono ammalato in Agosto. Mi rendo conto che per voi è un oltraggio ma, credetemi,
quasi mai noi pazienti lo facciamo apposta.
Sono stanco.
[#9]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Caro Utente, da quello che scrive mi viene spontaneo dirLe che con molta probabilità è affetto da Gengivite Ulcero Necrotica Acuta, che va curata, non spetterebbe a me dirlo, in questo modo:
1)curettage delicato superficiale per eliminare le parti infiammate e necrotiche
2)irrigazione locale con soluzione fisiologica ed antinfiammatorio
3)sciacqui domiciliari con soluzione di acqua ossigenata all'1,5%
4)igiene domiciliare accurata
5)terapia antibiotica di supporto con metrodinazolo+amoxicillina

Queste sono le linene guida per un corretto approccio terapeutico nei confronti della GUNA.

La mia risposta non ha valore "prescrittivo", ciò spetta al suo medico curante, Le ho dato una indicazione utilizzando fonti di letteratura medica.

A presto e... ci tenga informati

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

[#10]
Dr. Paolo Magnanelli Dentista 146 3
Mi associo alla risposta del collega Muraca.
[#11]
Dr. Matteo Erriu Dentista 139 3
Completamente daccordo col collega Dr. Giuseppe Muraca aggiungendo di eseguire le terapie indicate il prima possibile per prevenire ulteriori peggioramenti.

Dr. Matteo Erriu

[#12]
dopo
Utente
Utente
Dottori tutti,
grazie per avermi risposto.
Sinceramente, io sono della provincia di Taranto, in tutta franchezza, se fossi un vostro figlio o un vostro fratello, da quale parodontologo mi indirizzereste?!
Non so come muovermi...
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Dr. Dario Spinelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Esperto in medicina del sonno 1.1k 22 2
Io mi occupo di altro e comunque anche i colleghi che si occupano della specialità sono in ferie, ma provi a vedere se lo studio del dott Cavalcanti a Bari è ancora aperto
[#14]
dopo
Utente
Utente
Sto facendo un ultimo tentativo, ovviamente su indicazione del mio dentista:

-Doxiciclina da utilizzare solo per via locale (sciacqui e gargarismi) una volta al giorno. Sono compresse che frantumo in un mezzo bicchiere d'acqua per liberare il principio attivo.
-Acqua ossigenata, nelle concentrazioni da sciacquicome, per due volte al giorno.

Non sono stato sottoposto a curettage ma quando espello gli sciacqui "esausti" dell'acqua ossigenata e dell'antibiotico, mi libero nel contempo di una quantità incredibile di tessuto morto. Qualcosa di spaventoso!
Troppo presto per parlare di benefici, al di là del tessuto che viene via, mi sta aumentando la sensibilità sui denti. Credo che sia "colpa" dell'acqua ossigenata.
Spero solo che quest'ultima molecola di antibiotico sia quella giusta!
[#15]
Dr. Matteo Erriu Dentista 139 3
Gentile paziente, senza un Curettage accurato e profondo delle radici dei denti colpiti non si può avere una guarigione da una patologia Parodontale in quanto i batteri responsabili non vengono eliminati solo con sciacqui ma sempre e solo con un trattamento meccanico di base che li "raschi" via dalla radice e dalla tasca.

Allo stesso modo i batteri responsabili di tale patologia (DOPO il curettage) per essere eliminati del tutto devono venir trattati con un antibiotico mirato come per esempio il Metronidazolo.

Se non vengono eseguite queste sequenze terapeutiche (come ben spiegato dal Dr. Muraca) non si può avere una risoluzione di una lesione parodontale (sopratutto se avanzata come nel suo caso).

La terapia che sta seguendo ora potrebbe "forse" rallentare la patologia ma temo non possa essere risolutiva.

Cordiali saluti
[#16]
Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Paziente,
ho letto la sua storia clinica, e sono rimasto perplesso quandoil suo medico di fiducia non si è accorto del tartaro di cui si è accorto il secondo medico:sinceramente è strano che un dentista non veda tartaro, probabilmente non c'era.
La gengivite ulcero necrotica è una malattia infettiva causata da batteri particolari ed ha come particolarità un segno quasi patognomonico: l'alito pesante, per non dire fetido; in + sono troppi giorni di perdurare della fase clinica, spesso si risolve da sola senza uso di antibiotici, è legata a cattiva igiene orale, e si presenta in forma acuta per poi scemare nella sintomatologia.
Ha anche scritto di abusare di farmaci antiinfiammatori, ci sono lesioni localizzate alle gengive che prendono origine dall'uso di taluni farmaci, soprattutto di quella classe, in particolare i Fans.


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

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