disfunzione atm

Salve dottore,sono un ragazzo di 21 anni studente universitario e da circa 3 mesi soffro di una vasta gamma di sintomi esposti quanto segue. Di notte orecchie tappate non tutte le notti ma molto spesso,frequenti cefalee diurne con vista annebbiata, dolori che partono dall'orecchio,attraversano l'articolazione mandibolare e giungono sino al collo in particolare al muscolo sternocleidomastoideo.Da circa tre mesi avverto anche acufene monolaterale non molto alto ma comunque fastidioso, che si alterna ad ambedue lati. Premesso che dal 1998 a causa di un improvvisata ipoacusia neurosensoriale porto protesi acustiche ma fino ad alcuni mesi fa non ho mai avuto problemi di acufene e l'udito è sempre rimasto invariato. Dopo un'attenta visita otologica al policlinico di Napoli con tutti gli esami specifici fatti(rimasto invariato), il medico mi disse che il tutto potrebbe dipendere dalla mandibola. Consulto immediatamente il mio odontomastologo, di cui dopo una radiografia all'atm, conferma una disfunzione temporo -mandibolare dovuta principalmente a una malocclusione e click mandibolare e infine ottavi inferiori mal messi.A distanza di 25 giorni che utilizzo il bite di notte(consigliato da lui) e avendo inoltre fatto 20 sedute di fisioterapia,la situazione non è migliorata di nulla.I dolori accennati precedentemente persistono sempre e anche l'acufene sembra ormai cronico.Secondo voi il tutto potrebbe essere causato da una disfunzione?è necessaria altresi qualche altra visita specialistica? cordialmente saluti
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Dr. Mirco Di Biase Dentista, Odontostomatologo 558 17 6
Gentile utente,
è possibile sia affetto da una disfunzione dell' articolazione temporo-mandibolare e che questa possa causare acufene. Bisogna inquadrare se la sua disfunzione (se presente) sia provocata dalla sola malocclusione o da una degenerazione ossea dell' articolazione condilo-meniscale. A tal riguardo le consiglio una visita da un gnatologo specilizzato in queste patologie dell' ATM poichè il bite da solo non può risolvere il suo problema ,Il fine è ottenere una diagnosi certa volta all'eliminazione della malocclusione e il ripristino di una corretta funzione articolare attraverso la riabilitazione di un occlusione congrua e priva di interferenze durante la masticazione. Cordiali saluti.

Dr. Mirco Di Biase
Medico Odontoiatra e protesista dentale, studi Brughrio ( Mb) Gessate (Mi) mirco_db@libero.it

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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Gentile Utente da come descrive la sua situazione clinica con molta probabilità si tratta di problematiche gnatologiche per risolvere le quali non basta un "bite" e solo di notte!! Si faccia visitare da un collega ferrato in questa materia che possa fare una accurata diagnosi ed eventualmente la giusta terapia.
Cordiali saluti

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, dalla stratigrafia fatta risulta appunto una degenerazione ossea dell' articolazione condilo-meniscale.Il condilo destro infatti è spostato e ciò crea un'asimmetria. Il mio odontomastologo ha parlato di malocclusione, click mandibolare,ottavi inclusi mal messi e bruxismo siccome tendo a stringere i denti la notte. Premesso che uso il bite da 25 notti e ho fatto 20 sedute di fisioterapie per atm , ma non mi sembra a momento alleviare particolarmente tutti i sintomi citati del messaggio precedente.Cosa mi consigliate di fare?inoltre estraendo denti del giudizio si potrebbe avere qualche peggioramento sui sintomi citati e in particolare sull'acufene?
cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Bisogna valutare la posizione degli ottavi, se questi sono causa di precontati la loro estrazione potrebbe solo migliorare la sua situazione come potrebbero anche far sparire o attenuare gli acufeni (alcuni casi riportati in letteratura...). Resta il fatto che con una dislocazione posteriore del condilo lei deve essere sottoposto a terapia gnatologica "seria" e quindi affidarsi ad un collega gnatologo.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, quindi per la dislocazione posteriore del condilo è necessario un consulto gnatologico e non adontomastologo. Il mio dottore si era dimostrato abbastanza esperto nella terapia dell'atm, poi non so. Nella maggior parte dei casi in cosa consiste questa terapia?e nel mio caso a suo avviso quale terapia potrebbe risolvere il problema?
cordiali saluti
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