Ritrattamento molare affetto da granuloma

Salve, vi spiego il mio problema... ultimamente soffro di alcuni problemi dovuti a cure mal eseguite dal mio precedente dentista cosa che mi ha portato ad andare da un altra parte.
Il nuovo dentista dopo avermi fatto fare una panoramica per vedere la situazione ha puntato l'occhio su un molare afflitto da dei granulomi all'apice della radice.
Questo dente a quanto ne sapevo io era stato devitalizzato però continuava a darmi dei problemi tra cui dolori e continue rotture delle otturazioni fatte, durante la sua valutazione mi è stato spiegato che il precedente dentista si era limitato a rimuovere la carie lasciando il nervo infetto o parte di esso nei canali del dente generandomi appunto un infezione e da qui i problemi.
A questo punto decide di intervenire avvisandomi però che le possibilità di salvare il dente sono ridotte.
Durante la prima seduta mi viene rimossa la parte restante dell'otturazione rotta e ripulisce i canali concludendo mettendo al loro interno una pasta iodoformica con una medicazione provvisoria e con del plastor per tenere sigillato il dente.
Finita la seduta mi viene fatta una radiografia e da quello che ho visto/mi ha spiegato, era riuscito ad andare in fondo ma non su tutti i canali e che probabilmente sarebbero servite più sedute.
Mi viene prescritto un antibiotico da prendere solo in caso avessi accusato dei dolori (ho accusato solo indolenzimento e gonfiore della gengiva la sera stessa), e mi viene dato appuntamento per continuare il lavoro 15 giorni dopo.
Tengo a precisare che questa operazione è stata fatta senza diga che durante l'operato mi è stato semplicemente detto non te la monto perché darebbe solo fastidio.
Dopo 15 giorni l'appuntamento per questo dente "salta" o meglio mi vengono fatte altre cure e chiedendo delucidazioni riguardo a ciò mi viene dato appuntamento a 30 giorni dopo la prima seduta "più lavora la medicazione meglio è" a detta sua.
Dopo un mese la seconda seduta, radiografia di controllo e si scopre che la situazione rimane tale e quale a prima... e le possibilità di recuperare il dente secondo lui scendono drasticamente proponendomi di chiuderlo definitivamente o toglierlo e già qui altri dubbi... dove sono finite le più sedute per trattarlo?
In ogni caso decido di chiuderlo.
Mentre pero esaminava la situazione decide di fare l'ultimo tentativo rifacendomi il tutto da capo andando più in fondo e appuntamento tra un mese.
Appena a casa iniziano i dolori senza nemmeno una terapia prescritta, durante il secondo giorno di dolori chiamando lo studio mi viene data la terapia antidolorifica e antibiotica che avrei dovuto prendere, non poteva darmela prima in prevenzione a ciò?
Ora sono preoccupato perché gonfiandosi la gengiva e probabilmente l'infezione sotto ha sollevato la medicazione, sto meglio ma il dente sembra scoperto e mi è stato detto che se la medicazione fosse saltata per lui non ci sarebbe stato più nulla da fare.
Chiedo a voi un parere.
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 10.4k 359 2
Gentilissimo utente, lei parla di cure mal fatte dal precedente odontoiatria, non so su quale basi e trova un odontoiatra che non è riuscito a fare molto di più del precedente. Ricordiamoci che anche i migliori endodontisti hanno i loro insuccessi pur applicando la diga, tenendo conto che la maggior parte degli odontoiatri non la utilizza in modo costante e non in tutti o casi. Un grosso errore che è stato fatto nel suo caso, è la mancata comunicazione tra i due professionisti; questo avrebbe evitato forse dispendiose cure senza successo. Quando si cambia odontoiatria è essenziale conoscere il parere del odontoiatria precedente, questo parete spesso evita di ripetere gli stessi errori, evita di capire perché sono state fatte determinate cure, evita di perdere tempo nella conoscenza dei comportamenti del paziente, evita di avere fraintesi da cose non riportate correttamente dal paziente a suo discapito.

Dr. Diego Ruffoni
http://www.dott-diego-ruffoni.it/

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