Portatore di carcinoma uroteliale a partenza vescicale diagnosticato nell'agosto 2006 è stato

Buonasera, mio padre di anni 72, portatore di carcinoma uroteliale a partenza vescicale diagnosticato nell'Agosto 2006 è stato sottoposto a cictectomia più prostatectomia è ureterocutaneostomia secondo Briker. EI carcinoma uroteriale G3, pT4, pN2, Mx.
Successivamente sottoposto a strattamentocon cisplatino e gemcitabina per sei cicli teminata nel febbraio 2007. Mio padre nel marzo 2007 ha fatto una PET che documentava una recidiva di malattia in sede inguinale bilaterale. La progressione di malattia linfonodale addominale veniva dcumentata da una TC eseguita nel maggio 2007, Poi, da maggio a novembre 2007 eseguiva un trattamento di II linea con schema tac solo + antraciclina liposomiale (CAELIX) per sei cicli ottenendo una remissione completa della malattia della durata di un anno.
Nel novembre 2008 documentava recidiva di malattia a livello linfonodale addominale, il paziente ha eseguido dapprima un trattamento con ifosfamide poi ripresa dello schema Celyx + tac solo ottenendo sempre una progressione di malattia. Attualmente mio padre è intrattamento con docetaxel, con schedule quindicinale. La TC di restaging effettuata il 3 Agosto 2009 documenta ulteriore progressione di malattia addominale. Mio padre lamenta dolore in sede inguinale dx dove si apprezza una tumefazione lifonodale e stasi linfatica.
Il 19 Agosto inizia schema xeloda + cisplatino da 500 mg per quattro cicli e lamenta dolore in sede inguinale dx e gamba omolaterale ove si apprezza tumefazione linfonodale maggiore dello stato precedente, fuoriusciti.

Adesso, cosa mi consiglia? Mio padre non è mai ricorso ad una radioterapia, la situazione può essere disperata o ci possono essere probabilità di ovviare a questa situazione? Vorremmo appoggiarci al centro Humanitas di Catania, essendo residenti a Palermo. Conviene ricoverarsi in un centro ospedaliero di Oncologia?

Grazie,
aspetto urgentemente una risposta.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

molte delle opzioni terapeutiche per questa condizione sono state spese. La radioterapia in questa condizione può avere un intento palliativo sulle localizzazioni dolorose. Io direi che si dovrebbe eseguire una nuova TC total body ed una scintigrafia ossea per una restadiazione completa. Sulla base delle risultanze programmare un nuovo trattamento farmacologico magari abbinato a delle applicazioni di ipertermia. La situazione così come è descritta appare comunque assai seria.

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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