Neoformazione emicostato

Il 20 aprile mio padre 70enne è stato dimesso dall’ospedale con diagnosi di neoformazione emicostato destro in corso di accertamento, in attesa del referto isologico definitivo per pianificare la cura della neoformazione costale.
Durante la degenza è stato sottoposto a TAC-stadiazione col seguente esito: in sede margino-costale destra tra l’arcata costale e la scapola formazione espansiva solida di circa 18 cm. di diametro senza segni macroscopici di coinvolgimento delle strutture vicine. (La lesione presenta discreto enhancement periferico ed area centrale ipodensa in verosimile rapporto con fenomeni colliquativi. Ma che significa???) Colecisti distesa a pareti ispessite contenente calcolo in sede ifundibolare.
Esami ematochimici: Hb 7,7 – GR 3100000 – Ht 23,6 – marker neoplastici nella norma
Colonscopia: non lesioni
EGDS: nei limiti
Il paziente è stato sottoposto in data 05/04 a biopsia della formazione costale ed in data 13/04 ad intervento di colecistectomia videolaparoscopica.
Il decorso post-operatorio è stato regolare.
Dalla visita antalgica è risultato che mio padre lamenta dolore deambulando e movendo il braccio destro.
Tuttora presenta questo tipo di dolore per calmare il quale prende gocce antidolorifiche come prescritto. Inoltre dal giorno delle dimissione non gli è MAI calata la febbre, tenuta sotto controllo con pastiglie di Tachipirina.
I medici con cui abbiamo parlato durante il ricovero, ci hanno riferito che la neoformazione sottoascellare è di natura metastatica, e rara nel suo genere, pertanto occorreva trovare l’origine del tumore per poter pianificare la cura adatta. Dalle indagini effettuate non sono emerse formazioni a carico di tutto l’addome, della tiroide, dei polmoni, del cranio…
Avete casi similari in cura? Può essere che l’origine della neoformazione sia proprio essa stessa e quindi curabile con una radioterapia o un intervento sulla parte? E perché mio padre ha questa febbre alta ed insistente? Ci può essere un’infezione?
I giorni passano (e per chi è malato sono interminabili) le risposte non arrivano, non si interviene e ci sembra che col passare dei giorni la massa sotto-ascellare aumenti a vista d’occhio. Che possiamo fare? Grazie per la Vostra attenzione, cordiali saluti.

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Quali sono le indagini strumentali effettuate?Qual'è l'istologico nel dettaglio?Chi vi segue è un oncologo?

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Era ricoverato in chirurgia generale seguito dall'equipe e dal primario del reparto in collaborazione con gli oncologi dello stesso ospedale.
Le indagini sono state:
TAC (come specificato)
gastroscopia
colonscopia
visita antalgica
Per l'istologico definitivo non abbiamo ancora risposta, stiamo aspettando giorno dopo giorno una telefonata (..che però non arriva mai!)
Provvederò a inviare resoconto e decisioni per terapia appena possibile.
Grazie davvero.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Ovviamente concordo con il dr. Alongi che è impossibile azzardare valutazioni di sorta senza un esame istologico.Tutto è possibile ma trovo insolita l'osservazione di tipo metastatico delle dimensioni descritte (18 cm !!!!).
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Grazie gent.mi Dottori per i consulti, confido nella Vs. preziosa attenzione quando riuscirò (finalmente) a inserire il responso dell'esame istologico definitivo che nemmeno oggi è arrivato.
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dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
L'esito dell'esame istologico è arrivato ma non posso averne copia perchè mi hanno detto occorre farne apposita richesta. Ad ogni modo il primario del reparto di chirurgia vascolare, specialista in chirurgia della gabbia toracica, mi riferisce che, al contrario di quanto sempre supposto finora, la massa non è di natura metastatica (come osservato dal Dr. Catania) e che con tutta probabilità ha origine da un nervo intercostale paragangliale, nervo che percorre tutta la zona lungo la colonna vertebrale fino al sacro. Questo spiegherebbe anche il dolore del paziente.
Di più non mi hanno detto....
L'intervento per ridurre la massa è fissato per il giorno 11 maggio pv.
Confesso con rammarico che ho la sensazione di dovermi per forza fidare di loro. Ho cercato di capirne di più, di avere ulteriori informazioni, ma inutilmente, di certo si sentono sicuri di come intervenire, spero questo sia un bene, oppure aspettano anche loro l'esito dell'intervento per avere un quadro più reale e completo (sottolineo che il caso di mio padre è definito raro).
Grazie per eventuali Vs. pareri, cordialità.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
In effetti il caso è infrequente , per cui c'è da aspettarsi una valutazione più dettagliata con l'intervento chirurgico definitivo ed il nuovo esame istologico.
Sin qui gli specialisti curanti si sono mossi con accuratezza e quindi non c'è ragione di dubitare delle loro capacità professionali.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
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dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
L'intervento è andato bene, dicono che è un tumore dei tessuti molli, hanno asportato la neoformazione esterna alla gabbia toracica mentre per i residui interni alla stessa (che non aderiscono al polmone) prevedono di iniziare con una radioterapia appena analizzata la massa. Il decorso post-operatorio è regolare.
Ora attendiamo gli sviluppi.
Cordialità.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Caro utente,
Ci faccia sapere, se vuole, le caratteristiche dell'istologico(Sarcoma?), in modo da poterle dare ulteriori chiarimenti, nella fattiaspecie per la Radioterapia adiuvante.
Cordiali Saluti
Dr.Filippo Alongi
[#9]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Gent. Dott.
mio padre è stato dimesso con la seguente lettera che di seguito riporto per Vs. conoscenza.
"Dimettiamo in data odierna il sig.... ricoverato presso il ns reparto in data 10/05 per neoformazione della parete toracica dx.
Il paziente, dopo gli accertamenti diagnostici preoperatori eseguiti presso il ns reparto durante il preced. ricovero, è stato sottoposto in data 11/05 ad exeresi (debulking) della neoformaz. Il decorso post-operatorio è stato privo di complicanze di rilievo. A domicilio si consiglia:
- abituale terapia medica
- antidolorifici al bisogno (sta prendendo il Contramal)
- mobilizzazione dell'arto superiore dx
Il paziente è atteso il 23/05 per rimozione punti.
Siamo in attesa del referto dell'esame istologico che verrà comunicato al paziente non appena ne saremo in possesso al fine di programmare il successivo iter diagnostico-terapeutico."
Riporterò tale esito in questa sede quando mi chiameranno.
Attualmente mio padre, a casa, ha ripreso il buon umore che aveva perso, ha appetito anche se rimane molto debole, si lamenta qualche volta del dolore, ha solo qualche linea di febbre specialmente verso sera.
Il primario, al quale ho chiesto se i valori ematici sono nella norma, mi ha risposto che se sulla lettera delle dimissioni non sono riportati vuol dire che va tutto bene.
Grazie ancora, cordiali saluti.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Restiamo in attesa dell'istologico e del programma terapeutico indicato dall'oncologo curante.
[#11]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Sviluppi:
28 maggio: inserito tubo per drenaggio liquido formatosi nella zona operata
4 giugno: difficoltà respiratorie, radiografia toracica dalla quale risulta notevole versamento pleurico polmone dx (dalla lastra si vede solo il polmone sx, il dx no)
Ricovero immediato in pneumologia, terapia antibiotica, estratto con siringa circa 1 lt. di liquido dal polmone dx, nessun drenaggio polmonare permanente, permane invece drenaggio sottoascellare.
5 giugno: mi comunicano l'esito istologico. Trattasi di sarcoma invasivo. La situazione pertanto è grave. Hanno già predisposto una tac per indagare il torace. Il tutto viene fatto in collaborazione con l'oncologo che vedrà poi come procedere, mio padre però allo stato attuale non è in condizioni di sopportare una chemioterapia, occorre quindi prima intervenire sulla complicanza polmonare.
Sinceramente non riesco a formulare domande, non so quale altra informazione richiedere.
Grazie dell'attenzione, cordiali saluti.
[#12]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Ho richiesto copia ultimo referto istologico per capire che tipo di sarcoma abbia mio padre. Il medico mi ha risposto che non rilasciano copie perchè non vogliono documenti "in giro". Alla mia insistenza di sapere la definizione del tumore, mi ha detto che è un sarcoma "pleoforme"...
Potreste per favore aiutarmi a capire meglio cosa sia?
Grazie, cordialità.
[#13]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Esito istologico: sarcoma pleomorfo indifferenziato di alto grado (c.d. istiocitoma fibroso maligno pleomorfo (A-B)
Tac:voluminosa formaz.espansiva a contorni policiclici coinvolge l'intero emitorace dx, con caratteristiche compatibili con lesione mesenchimale, la lesione coinvolge le arcate costali, le articol.vertebro costali, con invasione dei forami di coniugazione.sono visibili fenomeni litici, medialmente e posteriormente si rilevano voluminose nodulazioni neoplastiche che coinvolgono il cavo toracico di dx, reperto più evidente nei piani dorsali. Concomita versamento pleurico, espressione di diffusa infiltrazione dei foglietti pleurici. Il polmone è pressochè completamente atelettasico, ad eccezione di parte del lobo superiore e di parte del lobo medio.
In corrispondenza del lobo inferiore sx nodulazioni multiple con caratteristiche compatibili con localizzazioni, hanno diam. variabile da pochi mm a 15 mm.
Il mediastino è dislocato sulla sn della linea mediana. Linfonodi aumentati di volume in sede ilare. Cuore nei limiti volum. Modesto ispessim. dei foglietti pericardiaci. Come di norma i grossi vasi mediastinici.
(Addome nella norma).