Metatasi epatiche e ossee seguite da tumore del retto
salve, mio padre è stato operato a giugno 2010 di tumore al retto. sottoposto a cicli di chemioterapia, gli è poi stata scoperta una metastasi ossea all'anca, curata e scomparsa con la radio terapia. a fine febbraio ha ripetuto gli esami e sono uscite delle metastasi femorali e vertebrali (vertebre 8-10-11) e in più una metastasi al fegato. la settimana prossima inizierà la chemio, in attesa degli esami fatti alle cellule del tumore primario per stabilire se possa fare la terapia molecolare per le metatai ossee. lui accusava dolori alla schiena da un mese circa, ma negli ultimi giorni sono peggiorati, gli è stato dato il paracetamolo, che non ha più effetto e ieri lo abbiamo portato al pronto soccorso per i forti dolori. è un segno che le vertebre si stanno deteriorando e rischia di rimanere paralizzato? e poi, la chemio ha qualche effetto sulle metastasi vertebrali o sarà utilesolo per la metastasi epatica e non sarà di nessun aiuto per le metastasi ossee? e perchè i tempi sono così lunghi? gli hanno diagnosticato queste metastasi a fine febbraio, il tempo passa e non gli assegnano nulla... la chemio gliel'hanno assegnata perchè la settimana scorsa è tornato lui dall'oncologo a lamentare il forte dolore all schiena... i medici dcono che un mese non cambia nulla, ma io nonci credo. inoltre dicono che è stato "fortunato" le lesioni sono piccole e sono state prese in tempo, ma dall'altra parte, se sente dolore è brutto segno... allora mi sfugge qualcosa! se potete, aiutatemi a capire. io in tutto questo vivo a londra e non so se sia il caso di tornare perchè la situazion magari potrebbe degenerare rapidamente, o se è una cosa ce ha tempi lunghi.. grazie.
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purtroppo alla comparsa di malattia metastatica la guaribilità è bassa; si lavora solo per una cronicizzazione della patologia sepre tenendo ben presente la qualità di vita del paziente.
Per questa ultima situazione la priorità và alla terapia del dolore che deve essere iniziata immediatamente con tutte le attenzioni atte ad evitare complicazioni (tipo crolli vertebrali etc...)
Per questa ultima situazione la priorità và alla terapia del dolore che deve essere iniziata immediatamente con tutte le attenzioni atte ad evitare complicazioni (tipo crolli vertebrali etc...)
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 27/03/2011.
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