Carcinoma uroteliale metastatico
Buonasera,scusate se disturbo un'ennesima volta,tuttavia il problema per il quale vi ho consultati due mesi fa,sta sviluppandosi in maniera imprevista.
mio padre,61 anni,buona costituzione,è stato sottoposto a nefrectomia radicale dex il 18/10/2011.Esito istologico:carcinoma uroteliale T3G3N2.Uno dei linfonodi,quello sull'aorta,pare fosse completamente trasformato.Primo marzo 2011:intervento di ureterectomia,per asportazione uretere,"moncone"di vescica e svariati linfonodi per "circoscrivere"l'intruso e "tagliargli la strada".esito istologico:NEGATIVO.Dieci giorni dopo l'intervento,compare la febbre.Iniziano a effettuare gli esami richiesti dall'oncologo,tac,SCINTIGRAFIA OSSEA,cistoscopia...Presenti lesioni al fegato,altri linfonodi,e surrene:probabilmente dovuti alla patologia.Venerdì scorso nuovo ricovero per accertare l'origine della febbre che ci impediva di passare alla fase chemio..Dalla scorsa domenica,la febbre è sparita,ma i risultati degli esami,che ho privatamente ritirato poche ore fa,come una ladra,indicherebbero che la febbre sia da attribuirsi ad una patologia epatica(tra gli altri,la FERRITINA è 1700;GGT 377;ALP 421)
Ho letto da più fonti che il carcinoma uroteliale metastatico non è guaribile.Che una metastasi ai linfonodi comporta difficoltà serie..ora queste lesioni al fegato,apparse in così breve tempo(a gennaio gli esami effettuati durante l'intervento hanno riscontrato un fegato pulito,esente da contagio)mi fanno temere l'approssimarsi del peggio in...tempi brevi...
Possibile che questo tipo di cancro non si possa fermare?
Nessuno è immortale,ne sono consapevole,e so che il cancro in sè è un intruso che si non segue regole fisse,può crescere o deperire in tempi brevi...
Ma io chiedo se una terapia a base di chemio possa in qualche modo,fermare la sua avanzata...i medici sono sempre così vaghi...
grazie.
e scusatemi
mio padre,61 anni,buona costituzione,è stato sottoposto a nefrectomia radicale dex il 18/10/2011.Esito istologico:carcinoma uroteliale T3G3N2.Uno dei linfonodi,quello sull'aorta,pare fosse completamente trasformato.Primo marzo 2011:intervento di ureterectomia,per asportazione uretere,"moncone"di vescica e svariati linfonodi per "circoscrivere"l'intruso e "tagliargli la strada".esito istologico:NEGATIVO.Dieci giorni dopo l'intervento,compare la febbre.Iniziano a effettuare gli esami richiesti dall'oncologo,tac,SCINTIGRAFIA OSSEA,cistoscopia...Presenti lesioni al fegato,altri linfonodi,e surrene:probabilmente dovuti alla patologia.Venerdì scorso nuovo ricovero per accertare l'origine della febbre che ci impediva di passare alla fase chemio..Dalla scorsa domenica,la febbre è sparita,ma i risultati degli esami,che ho privatamente ritirato poche ore fa,come una ladra,indicherebbero che la febbre sia da attribuirsi ad una patologia epatica(tra gli altri,la FERRITINA è 1700;GGT 377;ALP 421)
Ho letto da più fonti che il carcinoma uroteliale metastatico non è guaribile.Che una metastasi ai linfonodi comporta difficoltà serie..ora queste lesioni al fegato,apparse in così breve tempo(a gennaio gli esami effettuati durante l'intervento hanno riscontrato un fegato pulito,esente da contagio)mi fanno temere l'approssimarsi del peggio in...tempi brevi...
Possibile che questo tipo di cancro non si possa fermare?
Nessuno è immortale,ne sono consapevole,e so che il cancro in sè è un intruso che si non segue regole fisse,può crescere o deperire in tempi brevi...
Ma io chiedo se una terapia a base di chemio possa in qualche modo,fermare la sua avanzata...i medici sono sempre così vaghi...
grazie.
e scusatemi
[#1]
Gentile Utente,
occorre impostare un trattamento chemioterapico adeguato al quale abbinerei ipertermia locoregionale e total body. Certamente la situazione è assai seria ma possiamo tentare di frenare la malattia il meglio possibile ed il più a lungo possibile. L'innalzamento della ferritina è probabilmente dovuto alla presenza del tumore essendo esso stesso un marcatore tumorale oltre che di infiammazione (che sempre accompagna una patologia tumorale).
un caro saluto
occorre impostare un trattamento chemioterapico adeguato al quale abbinerei ipertermia locoregionale e total body. Certamente la situazione è assai seria ma possiamo tentare di frenare la malattia il meglio possibile ed il più a lungo possibile. L'innalzamento della ferritina è probabilmente dovuto alla presenza del tumore essendo esso stesso un marcatore tumorale oltre che di infiammazione (che sempre accompagna una patologia tumorale).
un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Gentile Dott.Pastore,la ringrazio per la sua coirdialr risposta.
Talvolta ritengo non sia un comportamento ortodosso richiedere in questa sede informazioni,tuttavia i medici in cui mi sono imbattuta mi lasciano perplessa ogni giorno di più.
Mio padre,dopo l'episodio FEBBRE che ha portato ad un ricovere diu tre giorni per effettuare determinati esami,è stato dimesso senza diagnosi,in quanto mi è stato semplicemente riferito che "poteva essere un sintomo patologico"dal momento che non vi sono tracce di infezioni.E' tornato a casa,una settimana trascorsa "inutilmente"nell'attesa del giorno della chemio,la prima chemio,fissata per domani 20 aprile.Non convinta,sabato scorso ho mostrato la documentazione relativa mio padre ad un professore di oncologia abbastanza apprezzato anche al di fuori della mia regione.
Mio padre non era presente,e stavolta ho ricevuto risposte concrete,ma dure e per certi versi sconcertanti:
1.il carcinoma uroteliane non è curabile...si potrebbe fermare,ma una guarigione completa è impossibile.
2.se detto carcinoma è metastatico--come per mio padre--le possibilità di sopravvivenza si riducono ulteriormente.
Lo stato debilitato di mio padre(è allettato,mangia poco,ca stento si alza,si sente debole)rende im possibile una chemio , parer suo,e ha prescritto 10gg di soluzione via endovena da 500 per idratarlo,con aggiunta di vitamine altro medicinale che mi sfugge.Una PET da effettuare nel frattemtpo,ed esami ematici per verificare emocromo e funzionalità del'unico rene.
Stamane,ci rechiamo al policlinico per spiegare la situazione,ed ecco che l'oncologo in sede,dice che i valori del sangue non vanificano la chemio,che la terapia deve iniziare immediatamente,che lo stato che descrivono di mio padre non è giustificato dagli esiti degli esami,che non sono catastrofici...
E' vero che mio padre è ansioso,verissimo che si sta lasciando andare,ancor più vero che per lui cancro=morte...
ma com'è possibile che due professionisti abbiano opinioni più divergenti???
Che uno possa dire che la che io debba essere effettuata su un paziente che abbia uno stato fisico ottimo,(senza averlo visto nè visitato,questo è da premettere)e l'altro dica invece che la chemio può essere effettuate?
Hanno visto entrambi i medesimi esami!!!
Il professore,dice che deve verificarer anche l'esito della PET e valutare le condizioni del fegato.
Il secondo,che il carcinoma è metastatico nel sistema linfonodale,e come vale va trattato per arginarne la diffusione:chemio,poi TAC per controllarne i risultati.
Il professore,ritiene che l'intervento di asportazione di uretere e linfonodi sia stato inutile,in quato arginando l'avanzata "verso il basso"nulla toglie che possa svilupparsi altrove,inoltre che la malattia sia capricciosa in origine,e il suo svuiluppo non sia prevedibile.
Il secondo,forse della stessa scuola dell'urologo che ha operato,sembrava soddisfatto dell'esito negativo della linfonodectomia..
In questo andirivieni,io mi sento confuna più che mai...
Le chemio sono utili o inutili?
Alla fine,il secondo intervento,è stata una tortura in più cui mio padre è stato sottoposto,oppure abbiamo davvero evitato a mio padre uno sviluppo dell'intruso nella vescica,che "dicono"sarebbe stato molto doloroso???
Da questa mia esperienza,ho purtroppo dedotto un triste insegnamento:semmai nella mia vita incontrerò nuovamente un intruso chiamato CARCINOMA,io non metterò la mia vita nelle madi di medici...
Vivrò al meglio i mesi,o le settimane che mi resteranno,senza tubi,tagli,torture,chiacchiere discordanti, che in ogni caso mi condurrebbero alla morte...
meglio un giorno da leone che mille in un letto.
Scusi lo sfogo
Il carcinoma si può arginare o è solo utopia?
Talvolta ritengo non sia un comportamento ortodosso richiedere in questa sede informazioni,tuttavia i medici in cui mi sono imbattuta mi lasciano perplessa ogni giorno di più.
Mio padre,dopo l'episodio FEBBRE che ha portato ad un ricovere diu tre giorni per effettuare determinati esami,è stato dimesso senza diagnosi,in quanto mi è stato semplicemente riferito che "poteva essere un sintomo patologico"dal momento che non vi sono tracce di infezioni.E' tornato a casa,una settimana trascorsa "inutilmente"nell'attesa del giorno della chemio,la prima chemio,fissata per domani 20 aprile.Non convinta,sabato scorso ho mostrato la documentazione relativa mio padre ad un professore di oncologia abbastanza apprezzato anche al di fuori della mia regione.
Mio padre non era presente,e stavolta ho ricevuto risposte concrete,ma dure e per certi versi sconcertanti:
1.il carcinoma uroteliane non è curabile...si potrebbe fermare,ma una guarigione completa è impossibile.
2.se detto carcinoma è metastatico--come per mio padre--le possibilità di sopravvivenza si riducono ulteriormente.
Lo stato debilitato di mio padre(è allettato,mangia poco,ca stento si alza,si sente debole)rende im possibile una chemio , parer suo,e ha prescritto 10gg di soluzione via endovena da 500 per idratarlo,con aggiunta di vitamine altro medicinale che mi sfugge.Una PET da effettuare nel frattemtpo,ed esami ematici per verificare emocromo e funzionalità del'unico rene.
Stamane,ci rechiamo al policlinico per spiegare la situazione,ed ecco che l'oncologo in sede,dice che i valori del sangue non vanificano la chemio,che la terapia deve iniziare immediatamente,che lo stato che descrivono di mio padre non è giustificato dagli esiti degli esami,che non sono catastrofici...
E' vero che mio padre è ansioso,verissimo che si sta lasciando andare,ancor più vero che per lui cancro=morte...
ma com'è possibile che due professionisti abbiano opinioni più divergenti???
Che uno possa dire che la che io debba essere effettuata su un paziente che abbia uno stato fisico ottimo,(senza averlo visto nè visitato,questo è da premettere)e l'altro dica invece che la chemio può essere effettuate?
Hanno visto entrambi i medesimi esami!!!
Il professore,dice che deve verificarer anche l'esito della PET e valutare le condizioni del fegato.
Il secondo,che il carcinoma è metastatico nel sistema linfonodale,e come vale va trattato per arginarne la diffusione:chemio,poi TAC per controllarne i risultati.
Il professore,ritiene che l'intervento di asportazione di uretere e linfonodi sia stato inutile,in quato arginando l'avanzata "verso il basso"nulla toglie che possa svilupparsi altrove,inoltre che la malattia sia capricciosa in origine,e il suo svuiluppo non sia prevedibile.
Il secondo,forse della stessa scuola dell'urologo che ha operato,sembrava soddisfatto dell'esito negativo della linfonodectomia..
In questo andirivieni,io mi sento confuna più che mai...
Le chemio sono utili o inutili?
Alla fine,il secondo intervento,è stata una tortura in più cui mio padre è stato sottoposto,oppure abbiamo davvero evitato a mio padre uno sviluppo dell'intruso nella vescica,che "dicono"sarebbe stato molto doloroso???
Da questa mia esperienza,ho purtroppo dedotto un triste insegnamento:semmai nella mia vita incontrerò nuovamente un intruso chiamato CARCINOMA,io non metterò la mia vita nelle madi di medici...
Vivrò al meglio i mesi,o le settimane che mi resteranno,senza tubi,tagli,torture,chiacchiere discordanti, che in ogni caso mi condurrebbero alla morte...
meglio un giorno da leone che mille in un letto.
Scusi lo sfogo
Il carcinoma si può arginare o è solo utopia?
[#3]
Utente
Buona sera..chiedo scusa se riapro il post,ma or ora,rileggendo la "storia clinica"di mio padre,recentemente dimesso dall'ospedale dopo 1 mese di ricovero,mi stavo chiedendo la validità del Metodo Di Bella...
Voi che ne pensate??
Potrebbe essere applicabile su un caso come quello di mio padre?
So che la scienza ufficiale ha smesso di contestare veementemente il MDB...
Grazie e buona serata
Voi che ne pensate??
Potrebbe essere applicabile su un caso come quello di mio padre?
So che la scienza ufficiale ha smesso di contestare veementemente il MDB...
Grazie e buona serata
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11.5k visite dal 12/04/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.