Il vostro parere sulla terapia che mia mamma sta seguendo e, siccome

Mia mamma affetta da tumore in stato avanzato (metastasi epatiche da adenocarcinoma del sigma), da novembre non le viene più somministrata alcuna terapia antitumorale.
L'oncologa che la seguiva presso l'ospedale ha detto che avrà bisogno di cure domiciliari per le quali dobbiamo rivolgerci al nostro medico di famiglia.
Da circa tre mesi mangia pochissimo:latte, minestre con omogeneizzato e le do dell'Ensure e del Prosure.
Come medicine sta assumendo una capsula di Lansox 30, mezza compressa di Medrol 16. Per il dolore il medico di famiglia le ha prescritto Toradol e Voltaren, per le placche bianche che le sono venute in bocca Diflucan, la scorsa settimana le ha fatto fare 3 flebo di glucosio e da domani per tre giorni delle flebo di Freamina.
Vorrei avere il Vostro parere sulla terapia che mia mamma sta seguendo e, siccome da alcuni giorni ha degli episodi di febbre alta (oltre 38) se è utile aumentare il dosaggio di Medrol.
In attesa di una Vostra cortese risposta Vi saluto cordialmente.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Cara Amica,

quelle di cui parli sono ovviamente terapie palliative. Per poter fornire un parere su eventuali altre terapie specifiche antitumorali da tentare occorrerebbe sapere quali farmaci le sono stati somministrati in precedenza. Nell'immediato certamente la terapia che sta eseguendo mi sembra corretta ma aggiungerei (soprattutto in relazione alla febbre) delle capsule di Indoxen da 25 mg (3 volte al giorno dopo i pasti) ed una compressa di Levoxacin da 500 mg (la mattina prima di colazione). Il medrol non lo innalzerei di dosaggio.

Sempre a disposizione, un carissimo saluto

Dr. Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Utente
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Gentilissimo Dr. Carlo Pastore,
la ringrazio per la sollecita e utile risposta.
Per quanto riguarda le terapie antitumorali, l'oncologa che la seguiva ha detto che è stato provato tutto, ma, gradirei molto il suo parere e quindi le riassumo la travagliata storia di mia mamma (di 63 anni):
- 1995 diagnosi linfoma di Hodgkin, chemioterapia (ABVD) e radioterapia.
- 1999-2000 recidiva L.H., chemioterapia (ABVD e MOPP), trapianto autologo midollo osseo.
- 2004 diagnosi adenocarcinoma del sigma, intervento di resezione sigma e chemioterapia (lederfolin e fluoro).
- 2006 asportazione neoformazioni epatiche IV e VII segmento, chemioterapia (irinotecan e fluoro, l'oxaliplatino non lo tollerava) terminata a novembre.
-2007 aprile: epatectomia sinistra allargata all' VIII segmento, enucleazione di metastasi del VI e VII segmento e colecistectomia. Maggio: dopo l'intervento "ripulita" e con i marcatori nella norma, gli oncologi non hanno ritenuto mia mamma nelle condizioni di subire terapie antitumorali. Luglio: ripetuto esami ematochimici ed ecografia che ha evidenziato la presenza di focalità epatiche multiple. Settembre: già molto debole inizia chemioterapia (cetuximab e irinotecan). Novembre: dopo solo 4 cicli(e ulteriormente indebolita) gli esami dimostrano che mia mamma (63 anni)è insensibile alle cure.
Esami di oggi 11/12/07: EMOCROMO leucociti 10.9 linfociti 17.6 eritrociti 3.62 emoglobina 9.8 ematocrito 32.7 MCHC 30.0 RDW 18.5 PIASTRINE 92 MPV 11.3, gli altri valori dell'emocromo sono nella norma. Glucosio 91 Urea 23 Creatinina 0.59.

La ringrazio ancora tanto per la sua disponibilità.
Cordiali saluti
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Probabilmente il collega Pastore non ha letto la Sua replica.

Provi sul suo indirizzo mail che troverà sulla scheda personale del sito

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Gentilissimo Dr. Salvo Catania,
voglio ringraziarla per il cortese interessamento e, se possibile, vorrei cogliere l'occasione per chiedere anche il suo parere.
Grazie ancora per l'attenzione e Cordiali saluti.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Gentile Utente
se posso intrufolarmi nella discussione ...
ho letto la storia di Sua madre e devo ammettere che seppur l'età anagrafica sia relativamente giovanile, ha un vissuto alle spalle notevolissimo che sicuramente pesa molto sulle condizioni di Sua madre e le scelte terapeutiche.
Ha eseguito i farmaci che ad oggi sono lo standard per la patologia del colon, oltre i quali si rischia di dare solo tossicità senza vantaggi terapeutici.
La terapia di supporto io la spiego ai miei pazienti (scusi la banalizzazione), come una "navigazione a vista", in cui il timone della nave (retto da medico di famiglia, oncologo/palliativista) deve ruotare secondo le necessità del momento.
Pertanto la paziente và visitata e la terapia modulata sui bisogni prioritari (dolore, scompensi metabolici etc etc). Non esiste un trattamento quindimigliore o peggiore, ma solo una terapia IDONEA al momento.

Un caro saluto

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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Utente
Utente
Egregio Dott. D'Angelo,
al momento mia mamma sta assumendo Lansox 30 e mezza compressa di Medrol 16, una volta alla settimana una iniezione di Eprex 40.000, per il dolore 20 gocce di Contramal ogni 8 ore, alterna (una al giorno) flebo di Freamine, glucosio al 5% ed elettrolitica reidratante con glucosio. Da alcuni giorni non mangia, tranne alcune volte bere un pò di latte e cerco di darle dell'Ensure.
Le urine sono rossemarroni già da diverso tempo. E' molto debole e bisogna aiutarla a cambiare posizione nel letto. Da una settimana mi sembra che il respiro sia più difficoltoso e specialmente quando è girata sul fianco sinistro (lei dice che le manca l'aria).
ESAMI DEL 24/12/07: EMOCROMO leucociti 15.6 linfociti 13.8 granulociti neutrofili 80.4(12.6) eritrociti 3.80 emoglobina 10.1 ematocrito 34.8 MCHC 29.0 MCH 26.6 RDW 19.8 PIASTRINE 53 MPV 11.2, gli altri valori dell'emocromo sono nella norma. Glucosio 92 Urea 38 Creatinina 0.63 AST 66 ALT 43 SODIO 136 POTASSIO 4.4.
Il medico di famiglia quando lo chiamiamo a casa le misura solo la pressione, l'oncologa, che lavora in un ospedale lontano da dove abitiamo, non è facilmente raggiungibile telefonicamente nei vari reparti in cui esercita e siccome la terapia che mia mamma stà seguendo in parte è stata prescritta dall'0ncologa e in parte dal medico di famiglia, mi farebbe molto piacere essere confortata dal Suo parere.
Grazie per l'attenzione e Cordiali saluti.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
diciamo che tutto sommato in atto siamo fortunati ad avere un buon controllo del dolore (sintomo tra i più temuti in oncologia) con sole 20 gocce di tramadolo ogni 8 ore.
Credo che la terapia sia in atto idonea, anche se Le ribadisco che potrà subire delle modificazioni in itinere.
Farei molto attenzione alle eventuali somministrazioni intramuscolari dato il valore delle piastrine basso (53.000).
Le consiglio di procurare il materassino antidecubito, onde evitare la formazione di piaghe ed inoltre d'informarsi sull'assistenza domiciliare oncologica, (servizio fornito dall'ASL al paziente oncologico terminale), ormai attivo in tutta Italia (è un diritto non una cortesia).

Cordiali saluti
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Egregio Dott. D'Angelo,
la ringrazio per la sollecita risposta e gli utili consigli. Proverò sicuramente ad informarmi meglio presso la mia ASL a riguardo dell'assistenza domiciliare oncologica, ma, purtroppo, abitando in un paese lontano dalla città, credo che l'unico servizio che l'ASL ci possa erogare sia quello di cui già usufruiamo e che consiste in infermieri che vengono a domicilio per prelievi ematici, medicazioni e applicazione di flebo.
Cordiali saluti.
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Egregi Dottori,
sono nuovamente a chierVi un parere.
Ieri il medico di famiglia è venuto a visitare mia mamma, che è ulteriormente peggiorata, e a causa della difficoltà a respirare ci ha consigliato di aumentare la dose di Medrol a 1 compressa al giorno e poi, in base all'ultimo emocromo (24/12/07: EMOCROMO leucociti 15.6 linfociti 13.8 granulociti neutrofili 80.4(12.6) eritrociti 3.80 emoglobina 10.1 ematocrito 34.8 MCHC 29.0 MCH 26.6 RDW 19.8 PIASTRINE 53 MPV 11.2, gli altri valorisono nella norma), di farle 2 iniezioni di EPREX 40000 a settimana invece di 1 ed, infine di continuare con le flebo di glucosio e Freamine.
In attesa di una Vostra cortese risposta Vi ringrazio molto.
Cordiali saluti.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Gentile Utente,
nel ribadirLe l'attenzione particolare alle somministrazioni intamuscolari e sottocutanee, per il rischio di ematomi legato al deficit piastrinico, mi permetto di dissentire dall'aumento dell'eritropoietina ad 80.000 U/settimana, sia per il valore dell'emoglobina (10.1 g/dl), che per un paziente oncologico è da ritenersi accettabile, sia perchè non credo che l'astenia intensa di Sua madre possa dervare solo da questo valore.
Il problema è che la malattia "ruba" energie per la sua crescita, rendendo debole il paziente.
In caso Sua madre fosse provvista di port-a-cath, potrebbe essere utile utilizzare delle sacche di nutrizione parenterale, con apporto vitaminico (cernevit x esempio), da infondere in 16-18 ore e aggiungere delle aminofilline (bamifix, aminomal etc etc), per aiutarla nel respiro, oltre un eventuale apporto di O2 terapia.

Vorrei insistere che l'assistenza domiciliare al paziente oncologico E' UN DIRITTO, che non può essere valutato in funzione dalla zona di residenza; esso và PRETESO!. La prima richiesta deve partire dal medico di base! SIETE CITTADINI ITALIANI, QUINDI AVETE GLI STESSI DIRITTI DI CHI ABITA IN CENTRO.

Dalle mie parti solo dopo litigate furubonde e l'aiuto di funzionari dell'ASL molto sensibili a tali problematiche, si sta arrivando ad una copertura del territorio.

Cordiali saluti
Dr Alessandro D'Angelo
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Concordo con il collega D'Angelo che occorre responsabilizzare sui sacrosanti diritti il Suo curante.

Magari tutti i pazienti oncologici in fase non precoce presentassero
valori di HB superiori a 10 g/dl, non responsabili unici pertanto dell'astenia
( da non trascurare in questi casi l'inevitabile concomitante stato depressivo con la voglia...di lasciarsi andare perchè duramente provati dalla consapevolezza della propria condizione).
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Gentilissimi Dottori,
grazie per la comprensione e i consigli che mi date in questo momento veramente difficile sotto molti aspetti.
Cordiali saluti
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Utente
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Egregi dottori,
il 9 scorso mia mamma se ne è andata, ma, se possibile, avrei ancora bisogno di alcune informazioni:
- Sono a conoscenza del fatto che esista familiarità per il cancro al colon e vorrei sapere quali esami a scopo preventivo sia consigliabile fare, da che età e con quale frequenza.
- Esiste familiarità anche per quanto riguarda il linfoma di Hodgkin?
Se sì quali esami sono consigliati?
- E' possibile che il tumore al colon che ha colpito mia mamma fosse una conseguenza del linfoma di Hodgkin?

Grazie per l'attenzione e Cordiali saluti.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Possiamo schematicamente distinguere fattori di rischio ambientali e familiari.

Il diffondersi dell'informazione tra i pazienti è parte essenziale del programma di screening.
I medici di famiglia hanno la responsabilità di informare i loro pazienti circa il rischio di tumore colon-rettale e i benefici attesi dallo screening per la diagnosi precoce dei tumori e organizzare un sistema per mettere in atto queste linee-guida.

Le raccomandazioni si basano su una valutazione del rischio individuale.

Il 75 per cento dei tumori colon-rettali insorge in persone che non hanno alcuno speciale fattore di predisposizione.

Queste persone sono considerate a medio rischio. Il rimanente 25 per cento dei pazienti ha fattori di rischio che li predispongono allo sviluppo del tumore colon-rettale.
Ne parli con il Suo curante.


















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Utente
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Gentilissimo dottor Catania,
ho seguito il Suo consiglio e mi sono recata dal mio medico: non mi ha dato molte spiegazioni, ma, mi ha prescritto una colonscopia.

Colgo l'occasione per ringraziare Lei e tutti i medici di questo forum che hanno avuto la cortesia di dare una risposta alle mie domande.
Cordiali saluti
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