Neoformazione addome
UN MESE FA ESEGUENDO UN'ECOGRAFIA ALL'ADDOME MI E' STATO RINVENUTA UNA NEOFORMAZIONE IPOECOGENA VASCOLARIZZATA A MARGINI NETTI IN SEDE CARRFOUR CAVA AORTA DI CM 3X3. DA AGO ASPIRATO ESEGUITO IL GIORNO SUCCESSIVO IL RISULTATO E' VEROSIMILE NEOPLASIA EPITELIALE POCO DIFFERENZIATA.
ESEGUITA RMN CON MEZZO DI CONTRASTO ADDOME SUPERIORE E INFERIORE RISULTATO LESIONE NEUROECTODERMICA NON CLIVABILE DALL'AORTA MOLTO VASCOLARIZZATA SI IPOTIZZA PARAGANGLIOMA, LINFOADENOPATIA SOSTITUTIVA, EMAGIOPERICITOMA.
COSA DEVO PENSARE CHI DEI DUE A RAGIONE?
ESEGUITA RMN CON MEZZO DI CONTRASTO ADDOME SUPERIORE E INFERIORE RISULTATO LESIONE NEUROECTODERMICA NON CLIVABILE DALL'AORTA MOLTO VASCOLARIZZATA SI IPOTIZZA PARAGANGLIOMA, LINFOADENOPATIA SOSTITUTIVA, EMAGIOPERICITOMA.
COSA DEVO PENSARE CHI DEI DUE A RAGIONE?
[#1]
Gentile utente,
tutte queste tre ipotesi sono possibili, qualcosa di più gliela può dire solo chi vede le immagini RM. Ciò al fine di decidere se può essere indicato qualche altro esame particolare con traccianti specifici, per decidere se si tratta di lesioni non evolutive o lentamente evolutive e quindi monitorizzabili nel tempo, oppure ancora se necessario intervenire con un intervento impegnativo che coinvolga anche i vasi ma asporti la neoformazione.
Se fosse una linfoadenopatia sostitutiva comunque con altri esami dovrebbe vedersi qualche altra neoformazione in sedi vicine o lontane.
Se si tratta di un paraganglioma in genere lo si osserva nel tempo, sperando in una stabilità, poichè l'intervento è molto impegnativo, anche per il solo fatto di toccarlo che può comportare l'improvviso rilascio di sostanze attive sulla circolazione.
Per sapere di più deve parlare con chi sta seguendo la diagnostica per immagini del caso.
Cordiali Saluti
tutte queste tre ipotesi sono possibili, qualcosa di più gliela può dire solo chi vede le immagini RM. Ciò al fine di decidere se può essere indicato qualche altro esame particolare con traccianti specifici, per decidere se si tratta di lesioni non evolutive o lentamente evolutive e quindi monitorizzabili nel tempo, oppure ancora se necessario intervenire con un intervento impegnativo che coinvolga anche i vasi ma asporti la neoformazione.
Se fosse una linfoadenopatia sostitutiva comunque con altri esami dovrebbe vedersi qualche altra neoformazione in sedi vicine o lontane.
Se si tratta di un paraganglioma in genere lo si osserva nel tempo, sperando in una stabilità, poichè l'intervento è molto impegnativo, anche per il solo fatto di toccarlo che può comportare l'improvviso rilascio di sostanze attive sulla circolazione.
Per sapere di più deve parlare con chi sta seguendo la diagnostica per immagini del caso.
Cordiali Saluti
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
[#2]
Utente
Gentile Dr Baebieri,
il 30 ho eseguito l'asportazione della neoformazione in laparoscopia.
Il chirurgo è riuscito ad asportarla completamente perchè in realtà facilmente clivabile dall'aorta, ma durante l'intervento ho avuto dei forti innalzamenti della pressione arteriosa al solo tocco della massa.
Il chirurgo mi ha così riferito che trattasi probabilmente di lesione neuroectodrmica, paraganglioma che la massa per posizione aspetto clivabilità e non interessamento degli altri organi è benigna nonostante venga effettuato esame istologico.
Io però ho molta paura visto il risultato dell'ago aspirato che parlava di materiale ematico con cellule con nuclei atipici, voluminosi e pleomorfi, disaggragate o in piccli gruppi privi di struttura riconoscibile, compatibili con neoplasia veosimilmente epiteliale poco differenziata. Può essere sbagliato l'agoaspirato? Oppure il paraganglioma è maligno? Come può il chirurgo essere così certo dellabenignità nonostante l'agoaspirato?
il 30 ho eseguito l'asportazione della neoformazione in laparoscopia.
Il chirurgo è riuscito ad asportarla completamente perchè in realtà facilmente clivabile dall'aorta, ma durante l'intervento ho avuto dei forti innalzamenti della pressione arteriosa al solo tocco della massa.
Il chirurgo mi ha così riferito che trattasi probabilmente di lesione neuroectodrmica, paraganglioma che la massa per posizione aspetto clivabilità e non interessamento degli altri organi è benigna nonostante venga effettuato esame istologico.
Io però ho molta paura visto il risultato dell'ago aspirato che parlava di materiale ematico con cellule con nuclei atipici, voluminosi e pleomorfi, disaggragate o in piccli gruppi privi di struttura riconoscibile, compatibili con neoplasia veosimilmente epiteliale poco differenziata. Può essere sbagliato l'agoaspirato? Oppure il paraganglioma è maligno? Come può il chirurgo essere così certo dellabenignità nonostante l'agoaspirato?
[#3]
Gentile Signora,
è un'ottima notizia che il paraganglioma sia stato asportato e che la diagnosi sia tale.
Un'altra diagnosi sarebbe stata meno favorevole e comunque quello che conta è l'esame istologico (non lo fa il chirurgo ma il patologo), cioè l'esame microscopico del pezzo asportato (glielo hanno già dato?): questa è la diagnosi definitiva perchè viene fatta su tutta la massa asportata.
L'intervento, come le avevo anticipato, esponeva al rischio di reazioni circolatorie improvvise. Tuttavia riuscire ad asportarlo ha scongiurato sia altre reazioni future che la eventuale crescita e compressione o invasione di strutture importanti nel tempo.
A questo punto tiri un sospiro di sollievo.
Cordiali Saluti
è un'ottima notizia che il paraganglioma sia stato asportato e che la diagnosi sia tale.
Un'altra diagnosi sarebbe stata meno favorevole e comunque quello che conta è l'esame istologico (non lo fa il chirurgo ma il patologo), cioè l'esame microscopico del pezzo asportato (glielo hanno già dato?): questa è la diagnosi definitiva perchè viene fatta su tutta la massa asportata.
L'intervento, come le avevo anticipato, esponeva al rischio di reazioni circolatorie improvvise. Tuttavia riuscire ad asportarlo ha scongiurato sia altre reazioni future che la eventuale crescita e compressione o invasione di strutture importanti nel tempo.
A questo punto tiri un sospiro di sollievo.
Cordiali Saluti
[#9]
Utente
Gentile Dottore,
mi scuso se non Le ho dato più notizie, ho ricevuto l'esame istologico e come Le avevo un po' anticipato si tratta di lesione neuroectodermica, più precisamente di un paraganglioma paraortico addominale... eccezionalmente raro per come mi ha spiegato l'oncologo. Dall'esame istologico tutti valori propendono per bassa recidività, proliferazione cellule neoplastiche inferiore all'1%, benignità, anche se come lei sa in questi tumori il confine è piuttosto sfumato. ...Che dire...un miracolo visto come si era messa.
La ringrazio molto per il suo interessamento e per il tempo che mi ha dedicato
Cordiali Saluti
mi scuso se non Le ho dato più notizie, ho ricevuto l'esame istologico e come Le avevo un po' anticipato si tratta di lesione neuroectodermica, più precisamente di un paraganglioma paraortico addominale... eccezionalmente raro per come mi ha spiegato l'oncologo. Dall'esame istologico tutti valori propendono per bassa recidività, proliferazione cellule neoplastiche inferiore all'1%, benignità, anche se come lei sa in questi tumori il confine è piuttosto sfumato. ...Che dire...un miracolo visto come si era messa.
La ringrazio molto per il suo interessamento e per il tempo che mi ha dedicato
Cordiali Saluti
[#10]
Mi fa piacere risentirla ed anche che l'esito istologico confermi questa diagnosi rara perchè effettivamente vi è una bassa tendenza alla recidiva.
In pratica il passo più rilevante è stato eseguire l'intervento. In questo mi devo complimentare con l'equipe chirurgica perchè molti, davanti a questa probabile diagnosi ed ai rischi di crisi intraoperatorie, rifiutano di operare (mi è capitato in casi del genere). Anzi mi permetto di chiederle il nome del centro e dell'operatore.
Segnalare pubblicamente chi fa sanità di buona qualità ed i centri che manifestano eccellenza in campi specifici, soprattutto in patologie rare, può servire ad aiutare altre persone a triovare una soluzione ai loro problemi.
La ringrazio se lo farà in questo spazio e le faccio i miei Auguri per il risultato.
In pratica il passo più rilevante è stato eseguire l'intervento. In questo mi devo complimentare con l'equipe chirurgica perchè molti, davanti a questa probabile diagnosi ed ai rischi di crisi intraoperatorie, rifiutano di operare (mi è capitato in casi del genere). Anzi mi permetto di chiederle il nome del centro e dell'operatore.
Segnalare pubblicamente chi fa sanità di buona qualità ed i centri che manifestano eccellenza in campi specifici, soprattutto in patologie rare, può servire ad aiutare altre persone a triovare una soluzione ai loro problemi.
La ringrazio se lo farà in questo spazio e le faccio i miei Auguri per il risultato.
[#11]
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio di vivo cuore per il suo interessamento e dell'alta professionalità dimostratami.
L'ospedale a cui mi sono rivolta è l'Azienda Ospedaliera Universitaria"Umberto I" di Ancona, mi ha operato l'equipe di microchirurgia del Prof.Guerrieri, affiancato dal Prof.Carbonari di chirurgia vascolare, l'oncologo che mi ha seguito è il Prof.Stefano Cascino.
Cordiali Saluti
la ringrazio di vivo cuore per il suo interessamento e dell'alta professionalità dimostratami.
L'ospedale a cui mi sono rivolta è l'Azienda Ospedaliera Universitaria"Umberto I" di Ancona, mi ha operato l'equipe di microchirurgia del Prof.Guerrieri, affiancato dal Prof.Carbonari di chirurgia vascolare, l'oncologo che mi ha seguito è il Prof.Stefano Cascino.
Cordiali Saluti
[#12]
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio di vivo cuore per il suo interessamento e dell'alta professionalità dimostratami.
L'ospedale a cui mi sono rivolta è l'Azienda Ospedaliera Universitaria"Umberto I" di Ancona, mi ha operato l'equipe di microchirurgia del Prof.Guerrieri, affiancato dal Prof.Carbonari di chirurgia vascolare, l'oncologo che mi ha seguito è il Prof.Stefano Cascino.
Cordiali Saluti
la ringrazio di vivo cuore per il suo interessamento e dell'alta professionalità dimostratami.
L'ospedale a cui mi sono rivolta è l'Azienda Ospedaliera Universitaria"Umberto I" di Ancona, mi ha operato l'equipe di microchirurgia del Prof.Guerrieri, affiancato dal Prof.Carbonari di chirurgia vascolare, l'oncologo che mi ha seguito è il Prof.Stefano Cascino.
Cordiali Saluti
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