Nefrectomia dx per carcinoma uroteliale dell'uretere dx

Salve,vi ringrazio già da ora per tutto quello che fate per noi,come tanti ho i miei dubbi e perplessità che ora vi pongo.
Mio padre soffre da più di 15 anni di neoformazioni papillari alla vescica,più o meno una volta l'anno si è dovuto operare.
Nel Novembre 2007 è arrivato quello che si e ci aspettavamo,Carcinoma uroteliale dell'uretere dx,è stato sottoposto a nefrectomia.
Durante l'intervento il chirurgo ha prelevato due linfonodi aorto-cavali e una neoformazione 8x6 mm,il risultato istologico
ha evidenziato carcinoma uroteliale papillare c2 infiltrante sottomucosa;
linfoadenite cronica 2su2 linfonodi;
Carcinoma euroteliale di alto grado con differenziazione squamosa limitato al rene;
Trombi neoplastici nel parenchima renale;
Assenza di neoplasie.
E stata fatta una scintigrafia ossea,con esito negativo.
A Marzo 2008 ha eseguito una TC con M.D.C. per il forte dolore che accusava alla schiena.
La TC ha evidenziato una ripresa della malattia a livello dei linfonodi retrocavali ,iliaci comuni ed interoirtocavali.Ha iniziato il trattamento chemioterapico a base di CDDP+GEM giorni 1e8 ogni 21 e terapia antalgica con oppioidi forti.
E stata fatta una seconda scintigrafia ossea,con esito negativo.
Dopo tre cicli del suddetto trattamento è stata rifatta una TC con M.D.C. ed è emerso una netta progressione della tumefazione a sviluppo paravertebrale con erosione in maniera ampia del soma corrispondente,
la vena cava inferiore risulta inglobata e collabita.
In tutto questo non risultano metastasi.
Il medico che lo segue ha richiesto un trattamento di radioterapia mirata alla tumefazione paravertebrale e al soma corrispondente,ieri ha fatto la prima e il dolore è triplicato.
Dopo aver scritto tutto questo ed essere consapevole che le speranze sono poche,vorrei un ulteriore parere da voi e se c'è ancora qualcosa da poter fare.
Vi ringrazio ancora tantissimo.
Filippo
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Il tipo di neoplasia è tra le più difficili da trattare al momento della ripresa. Sicuramente anche se non si parla di metastasi siamo davanti ad una patologia che sta attuando un'aggressione nella zo della ripresa e pertanto condivido l'idea del trattamento radioterapico anche volto a ridurre il rischio di un'eventuale interessamento vertebrale, il tutto seguito da una chemioterapia di II linea (navelbina per esempio).
Che il dolore aumenti è normale nei primi 3-5 gg dall'inizio del trattamento radiante, ma poi và a scemare.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio tantissimo per il suo interessamento,ho aspettato a rispondere,volevo vedere come procedeva la radioterapia.Come anche lei mi spiegava il dolore nei primi 3 giorni è stato fortissimo,dopo di che con l'aiuto di un cerotto antidolorifico andava molto meglio.Oggi dopo una settimana dalla radioterapia,riesce a camminare da solo aiutandosi con qualche appiglio qua e là.Ieri il medico che lo cura, gli ha fatto fare una risonanza per controllare i danni causati alle vertebre,da quello che ho capito la prossima settimana inizierà la 2° terapia.Il mio carattere di norma è sempre molto pessimista,ma allo stesso tempo molto fiducioso nel vostro operato,grazie tanto a tutti voi.Filippo
[#3]
dopo
Utente
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La ringrazio tantissimo per il suo interessamento,ho aspettato a rispondere,volevo vedere come procedeva la radioterapia.Come anche lei mi spiegava il dolore nei primi 3 giorni è stato fortissimo,dopo di che con l'aiuto di un cerotto antidolorifico andava molto meglio.Oggi dopo una settimana dalla radioterapia,riesce a camminare da solo aiutandosi con qualche appiglio qua e là.Ieri il medico che lo cura, gli ha fatto fare una risonanza per controllare i danni causati alle vertebre,da quello che ho capito la prossima settimana inizierà la 2° terapia.Il mio carattere di norma è sempre molto pessimista,ma allo stesso tempo molto fiducioso nel vostro operato,grazie tanto a tutti voi.Filippo