Anche alla terapia ormonale, tenendo presente che da luglio sono in menopausa farmacologica e che

Buongiorno, ho 32 anni e nel mese di luglio a seguito di una mammografia mi è stato diagnosticato un tumore al seno dx. Ho eseguito una serie di esami (tac, ecografie, risonanza magnetica, scintigrafia ossea) per la stadiazione del tumore che ha confermato la presenza del nodulo sul seno, mentre tutti gli altri esami erano negativi. Mi sono sottoposta a 4 cicli di chemioterapia e 15 giorni fa ho subito una quadrantectomia con svuotamento del cavo ascellare (il chirurgo ha voluto togliere i linfonodi in quanto prima della chemio non era stato possibile prelevare 1 linfonodo che era di dimensioni molto piccole 9mm.)Il risultato dell'esame istologico è il seguente:
carcinoma duttale infiltrante g2 sec. Elston Ellis con aspetti apocrini che giunge a cm 0,4 dal margine esterno.
Allargamento sul margine superiore esente da infiltrazione neoplastica.
Tessuto adiposo in cui non si rinvengono linfonodi, esente da infiltrazione neoplastica, 24 linfonodi repertati tutti esenti da metastasi.
yt1b n0 mx
Er:+++ nel 90-100% delle cellule neoplastiche
pgr negativo
ki67 5-10% di cellule neoplastiche
Determinazione proteina her2 con Herceptest Dako : 3+ positivo.
Volevo chiedere se secondo Voi è necessario sottopormi (dopo la radioterapia che comincerò a breve) anche alla terapia ormonale, tenendo presente che da luglio sono in menopausa farmacologica e che è mio grande desiderio avere un figlio (sposata da 9 anni da 7 cercavo di rimanere incinta). Di questo il mio oncologo non vorrebbe sentir parlare. Vi ringrazio in anticipo per le vostre risposte spero di non essere stata troppo prolissa. Cordiali saluti.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Gentile utente,
"che è mio grande desiderio avere un figlio (sposata da 9 anni da 7 cercavo di rimanere incinta). Di questo il mio oncologo non vorrebbe sentir parlare"

DI QUESTO INVECE DEVE PARLARE CON IL SUO ONCOLOGO discutendo di benefici e costi nella programmazione di una terapia adiuvante.

Comprendo anche il punto di vista del suo oncologo che si preoccupa soprattutto di prevenire eventuali riprese della malattia (più frequenti nei primi 36 mesi):
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/67-follow-up-dopo-l-intervento-quali-sono-i-controlli-da-fare.html

Cordiali saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore la ringrazio per la Sua risposta e mi permetto di disturbarla ancora per avere una sua opinione sulle prossime terapie che il mio oncologo mi somministra:
da oggi prendo una pastiglia al giorno per 5 anni di tamoxiflene
comincerò tra 15 gg. circa la radioterapia per 33 sedute complessive
dalla prossima settimana comincio la terapia con l'anticorpo monoclonale ogni 21 gg per 1 anno
continuo per 1 anno e mezzo con la puntura che mi induce in menopausa.
Le chiedo se condivide la terapia, se secondo Lei è necessario fare 5 anni di tamoxifene (ho sentito che alcune donne lo prendono per periodi + brevi come 2 o 3 anni visto che 2 anni fa sono stata operata in laparoscopia per endometriosi), e se eventualmente trascorsi 36 mesi senza ripresa di malattia sia possibile pensare ad una gravidanza.
Con queste domande non voglio mettere in dubbio il parere del mio oncologo, chiedo solo se altri medici condividono questa terapia ancora lunga visto che al momento sono molto demoralizzata in quanto pensavo di aver finito con flebo (durante la chemio sono stata malissimo) punture e pastiglie . La ringrazio ancora se verrà rispondermi e la saluto cordialmente.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
L'approccio mi sembra corretto.

Sulla gravidanza il problema è delicato e ne va discusso (faccia a faccia) con il suo oncologo.
[#4]
dopo
Utente
Utente
grazie e mi scusi se insisto. Lei mi consiglierebbe 5 anni di tamoxifene? E' il puntyo che + mi trova dubbiosa. Grazie e scusi l'insistenza.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Forse non mi sono spiegato bene : l'oncologo deve valutare bene nella scelta della ormonoterapia tenendo conto anche di un desiderio di gravidanza.

E questo compito è inadeguato se affidato a Internet.
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