Adenocarcinoma grado 6 sec. gleason prostatica
Gentilissimi dottori, vorrei avere delucidazioni sull'adenocarcinoma grado 6 sec. Gleason prostatica diagnosticato a mio suocero rilevato macroscopicamente con i seguenti valori:
A= frammento di cm 1 inviato come di pertinenza del lobo dx centrale
B= frammento di 1 cm. inviato come pertinenza del lobo dx transizione
C= due frammenti di cm. 1 inviati come pertinenza del lobo dx periferia
D= frammento di cm. 0,5 inviato come pertinenza del lobo sx periferia
E= frammento di cm 1 inviato come di pertinenza del lobo sx periferia
F= due frammenti di cm. 0,5 inviati come di pertinenza del lobo sx transizione
Diagnosi istologica:
Il quadro microscopico nei frammenti D-F è indicativo di adenocarcinoma grado 6 (2+4) sec. Gleason. Nei restanti prelievi si osserva tessuto prostatico benigno.
Tale biopsia endoscopica prostatica è stata effettuata su 6 campioni, presso L'Ospedale S. Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno.
E' da prendere in considerazione che già 1 anno fà è stato operato di prostata, gli è stato asportato il cuore della stessa; allora però nella biopsia non fù riscontrato nessun tipo di cancro.
Inoltre vorrei sapere, quali sono le strutture Ospedaliere, sul ns. territorio nazionale, più affidabili in termine di operazione e cura.
Grazie per la Vs. disponibilità, resto in attesa di Vs. notizie in merito.
A= frammento di cm 1 inviato come di pertinenza del lobo dx centrale
B= frammento di 1 cm. inviato come pertinenza del lobo dx transizione
C= due frammenti di cm. 1 inviati come pertinenza del lobo dx periferia
D= frammento di cm. 0,5 inviato come pertinenza del lobo sx periferia
E= frammento di cm 1 inviato come di pertinenza del lobo sx periferia
F= due frammenti di cm. 0,5 inviati come di pertinenza del lobo sx transizione
Diagnosi istologica:
Il quadro microscopico nei frammenti D-F è indicativo di adenocarcinoma grado 6 (2+4) sec. Gleason. Nei restanti prelievi si osserva tessuto prostatico benigno.
Tale biopsia endoscopica prostatica è stata effettuata su 6 campioni, presso L'Ospedale S. Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno.
E' da prendere in considerazione che già 1 anno fà è stato operato di prostata, gli è stato asportato il cuore della stessa; allora però nella biopsia non fù riscontrato nessun tipo di cancro.
Inoltre vorrei sapere, quali sono le strutture Ospedaliere, sul ns. territorio nazionale, più affidabili in termine di operazione e cura.
Grazie per la Vs. disponibilità, resto in attesa di Vs. notizie in merito.
[#1]
Oncologo, Medico legale
Gentile utente
la refertazione dell'esame istologico e strumentale dell' adenocarcinoma prostatico depone per recidiva di tumore invasivo ed in stadio di avanzamento sistemico della malattia che pertanto richiede oltre alla radioterapia anche una esaustiva terapia ormonale.
Ritengo necessaria una valutazione del chirurgo -oncologo almeno per il trattamento della massa neoplastica piu'ampia, anche se personalmente ritengo che l'interessamento sia sistemico e quindi necessitano trattamenti oncologici nella fase avanzata della recidiva.
Per quanto attiene le sedi possibili di cura le consiglio l'Itituto Tumori di Milano.
DOTT.VIRGINIA A. CIROLLLA
la refertazione dell'esame istologico e strumentale dell' adenocarcinoma prostatico depone per recidiva di tumore invasivo ed in stadio di avanzamento sistemico della malattia che pertanto richiede oltre alla radioterapia anche una esaustiva terapia ormonale.
Ritengo necessaria una valutazione del chirurgo -oncologo almeno per il trattamento della massa neoplastica piu'ampia, anche se personalmente ritengo che l'interessamento sia sistemico e quindi necessitano trattamenti oncologici nella fase avanzata della recidiva.
Per quanto attiene le sedi possibili di cura le consiglio l'Itituto Tumori di Milano.
DOTT.VIRGINIA A. CIROLLLA
[#2]
Gentile Utente,
dallo scritto mi sembra di aver capito che ci troviamo in una fase di malattia localizzata a livello prostatico, insorta in un periodo successivo ad una resezione transuretrale per ipertrofia prostatica benigna. Innanzitutto è indispensabile conoscere l'età di suo suocero nonchè il PSA. Infatti spesso le neoplasie della prostata rappresentano nella popolazione oltre i 75 anni di età un reperto puramente occasionale ed in molti casi tali soggetti non ne avranno problemi per tutto il resto della loro vita, avendo tali neoplasie talvolta un andamento lento ed indolente. L'atteggiamento che si sta diffondendo nei casi di tumori con Gleason da 2 a 6 è di "vigile attesa"; cioè monitoraggio periodico (strumentale e di PSA) e di attendere per osservare se la patologia si muove oppure no. Potrebbe essere un altra opzione quella di interpellare un collega radioterapista per un RT locale. Alla RT locale si possono associare sei mesi di blocco ormonale e poi eseguire semplici controlli nel tempo. Raramente un Gleason 6 presenta all'esordio interessamento linfonodale.
Sperando di aver dato utili informazioni, invito a gestire con attenzione la vicenda ma con molta serenità
Molto cordialmente
Dr. Carlo Pastore
dallo scritto mi sembra di aver capito che ci troviamo in una fase di malattia localizzata a livello prostatico, insorta in un periodo successivo ad una resezione transuretrale per ipertrofia prostatica benigna. Innanzitutto è indispensabile conoscere l'età di suo suocero nonchè il PSA. Infatti spesso le neoplasie della prostata rappresentano nella popolazione oltre i 75 anni di età un reperto puramente occasionale ed in molti casi tali soggetti non ne avranno problemi per tutto il resto della loro vita, avendo tali neoplasie talvolta un andamento lento ed indolente. L'atteggiamento che si sta diffondendo nei casi di tumori con Gleason da 2 a 6 è di "vigile attesa"; cioè monitoraggio periodico (strumentale e di PSA) e di attendere per osservare se la patologia si muove oppure no. Potrebbe essere un altra opzione quella di interpellare un collega radioterapista per un RT locale. Alla RT locale si possono associare sei mesi di blocco ormonale e poi eseguire semplici controlli nel tempo. Raramente un Gleason 6 presenta all'esordio interessamento linfonodale.
Sperando di aver dato utili informazioni, invito a gestire con attenzione la vicenda ma con molta serenità
Molto cordialmente
Dr. Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
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