Domanda rialzo seno mascellare
Salve, volevo sapere qualcosa di più su questa operazione. Ho un molare che deve essere sostituito con impianto, ma l'osso attualmente presente non è così consistente da permettere appunto l'impianto. Ricordo però che il dentista(dal quale manco da un pò, dopo aver effettuato già altri 2 impianti) mi disse che poteva tentare comunque di inserire l'impianto,in quanto comunque un pò d'osso vi era ancora. Deduco quindi, che se proprio dovessi effettuare l'operazione del rialzo, sia un caso di "piccolo rialzo".
Ora, l'operazione in sè l'ho anche vista su Internet, ho già effettuato 2 impianti come dicevo,mai sentito dolore nè mai avuto problemi di paura. Ovviamente in questo caso si tratta già di qualcosa di più "diverso", dalla semplice estrazione di un dente e inserimento di un impianto e finchè non starò sulla poltrona, ho ovviamente un pò di timore.. Leggevo che possono nascere delle conseguenze, anche gravi, o forse ho letto male e comunque bisogna poi considerare i vari casi..
Mi chiedevo poi: se non erro ci possono essere due modi differenti di effettuare questa operazione. Cioè sia dal lato, che è quella che ho visto sia un'altra, che però non ho capito in cosa si differenzierebbe..
Grazie per gli eventuali chiarimenti..
Ora, l'operazione in sè l'ho anche vista su Internet, ho già effettuato 2 impianti come dicevo,mai sentito dolore nè mai avuto problemi di paura. Ovviamente in questo caso si tratta già di qualcosa di più "diverso", dalla semplice estrazione di un dente e inserimento di un impianto e finchè non starò sulla poltrona, ho ovviamente un pò di timore.. Leggevo che possono nascere delle conseguenze, anche gravi, o forse ho letto male e comunque bisogna poi considerare i vari casi..
Mi chiedevo poi: se non erro ci possono essere due modi differenti di effettuare questa operazione. Cioè sia dal lato, che è quella che ho visto sia un'altra, che però non ho capito in cosa si differenzierebbe..
Grazie per gli eventuali chiarimenti..
[#1]
Buongiorno,
Il tema del rialzo di seno mascellare si articola anzitutto in due argomenti: piccolo e grande rialzo.
Il piccolo rialzo si può effettuare quando la quantità di osso disponibile in senso verticale è poca ma non quasi del tutto mancante. In questo caso , raggiunta con la fresa la corticale che costituisce il limite superiore dello spessore osseo, si procede a fratturarla in maniera controllata in modo da guadagnare così uno spessore aggiuntivo. Si tratta di un intervento assai poco invasivo e solitamente non costituisce alcun aggravio di disagio post operatorio.
Se invece lo spessore osseo è minimo, si deve optare per il "grande rialzo", che, nella tecnica tradizionale (esistono alcune varianti tecniche), consiste nell'aprire una finestra lateralmente al seno mascellare , scollare e sollevare la membrana che riveste il seno stesso , inserendo nello spazio così creato materiali di riempimento adatti a indurre la neoformazione di osso e creare così uno spessore di osso sufficiente ad accogliere l'impianto.
Questo intervento é ovviamente più invasivo , ed è reso delicato dalla fragilità della membrana, che si deve necessariamente scollare mantenendone l'integrità.
Cordiali saluti.
Il tema del rialzo di seno mascellare si articola anzitutto in due argomenti: piccolo e grande rialzo.
Il piccolo rialzo si può effettuare quando la quantità di osso disponibile in senso verticale è poca ma non quasi del tutto mancante. In questo caso , raggiunta con la fresa la corticale che costituisce il limite superiore dello spessore osseo, si procede a fratturarla in maniera controllata in modo da guadagnare così uno spessore aggiuntivo. Si tratta di un intervento assai poco invasivo e solitamente non costituisce alcun aggravio di disagio post operatorio.
Se invece lo spessore osseo è minimo, si deve optare per il "grande rialzo", che, nella tecnica tradizionale (esistono alcune varianti tecniche), consiste nell'aprire una finestra lateralmente al seno mascellare , scollare e sollevare la membrana che riveste il seno stesso , inserendo nello spazio così creato materiali di riempimento adatti a indurre la neoformazione di osso e creare così uno spessore di osso sufficiente ad accogliere l'impianto.
Questo intervento é ovviamente più invasivo , ed è reso delicato dalla fragilità della membrana, che si deve necessariamente scollare mantenendone l'integrità.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Giulia Bernkopf-Vicenza-Roma.
Odontoiatra, Specialista in Ortognatodonzia.Gnatologa
dott.g.bernkopf@gmail.com - www.bettega-bernkopf.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta. Deduco quindi che il video che ho visionato sul web era appunto riferito al grande rialzo, visto che appunto veniva aperta una "finestra" vera e propria.
Comunque ora non so a che stato è il mio osso,se c'è presenza sufficiente o meno, nel caso comunque spero di poter effettuare il piccolo rialzo..
Nel caso del grande rialzo comunque,anche se invasiva(e come dicevo oramai so già benissimo a cosa andrei incontro, avendo visto l'intera operazione) provoca dolore durante l'operazione?Per quanto riguarda le conseguenze, quali possono sorgere?
Grazie.
Comunque ora non so a che stato è il mio osso,se c'è presenza sufficiente o meno, nel caso comunque spero di poter effettuare il piccolo rialzo..
Nel caso del grande rialzo comunque,anche se invasiva(e come dicevo oramai so già benissimo a cosa andrei incontro, avendo visto l'intera operazione) provoca dolore durante l'operazione?Per quanto riguarda le conseguenze, quali possono sorgere?
Grazie.
[#3]
Conseguenze del minirialzo eseguito per via crestrale non sono per nulla diverse da quelle di un impianto eseguito SENZA mini-rialzo del seno mascellare.
Sempre che lo esegua una persona esperta nella manovra.
Ilmassimo che può succedere è quello di forare la membrana del seno mascellare.
E non succede quasi mai nulla lo stresso, se non che l'ìmpianto resta "pendente" nel vuoto senza supporto osseo.
In tal caso, come se fosse un impianto più corto, in patica.
Le dirò di più: lo considero talmente routinario che lo eseguo praticamente sempre se non dispongo di almeno 13 mm di osso in altezza.
Sempre che lo esegua una persona esperta nella manovra.
Ilmassimo che può succedere è quello di forare la membrana del seno mascellare.
E non succede quasi mai nulla lo stresso, se non che l'ìmpianto resta "pendente" nel vuoto senza supporto osseo.
In tal caso, come se fosse un impianto più corto, in patica.
Le dirò di più: lo considero talmente routinario che lo eseguo praticamente sempre se non dispongo di almeno 13 mm di osso in altezza.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#4]
Utente
Perfetto, grazie della rassicurazione dottore.
Comunque oggi dal dentista abbiamo valutato la situazione e il dentista mi diceva che, stando alla mia situazione, si poteva provare l'inserimento dell'impianto nella zona palatale, visto che altri tentativi del genere che ha fatto sono riusciti perfettamente. In questo caso mi chiedevo: c'è qualche differenza sostanziale rispetto a se facessi il rialzo? In questo caso perchè il dentista ha preso in considerazione prima questa opportunità e poi, eventualmente non riuscisse, la seconda opportunità,cioè il rialzo del seno mascellare?
Grazie.
Comunque oggi dal dentista abbiamo valutato la situazione e il dentista mi diceva che, stando alla mia situazione, si poteva provare l'inserimento dell'impianto nella zona palatale, visto che altri tentativi del genere che ha fatto sono riusciti perfettamente. In questo caso mi chiedevo: c'è qualche differenza sostanziale rispetto a se facessi il rialzo? In questo caso perchè il dentista ha preso in considerazione prima questa opportunità e poi, eventualmente non riuscisse, la seconda opportunità,cioè il rialzo del seno mascellare?
Grazie.
[#5]
Buongiorno
Evidentemente il Collega ha rscontrato nella zona palatale una quantità di osso sufficiente all'inserzione dell'impianto.
Non saprei giudicare questa scelta che, per logica, doverebbe però costringere all'inserzione di un impianto molto inclinato.
Tutto dipende però dalla reale conformazione anatomica del palato stesso, che via rete non si può giudicare.
L'opzione nasce probabilmente dalla volontà di evitare il più invasivo grande rialzo.
Cordiali saluti.
Evidentemente il Collega ha rscontrato nella zona palatale una quantità di osso sufficiente all'inserzione dell'impianto.
Non saprei giudicare questa scelta che, per logica, doverebbe però costringere all'inserzione di un impianto molto inclinato.
Tutto dipende però dalla reale conformazione anatomica del palato stesso, che via rete non si può giudicare.
L'opzione nasce probabilmente dalla volontà di evitare il più invasivo grande rialzo.
Cordiali saluti.
[#6]
Utente
La ringrazio della risposta dottoressa. Comunque sì, il dentista mi ha specificato che l'impianto verrebbe più inclinato. Ora, considerando che si tratta di un molare(arcata superiore) e che dal punto di vista estetico diciamo, il fatto che poi anche il dente venga un pò inclinato, non mi pesa più di tanto, mi chiedevo invece: questo impianto inclinato può portare poi a problemi sugli altri denti?Nel senso,essendo comunque un molare,fondamentale per la masticazione etc, se esso viene impiantato in maniera inclinata, può portare anche ad esempio ad uno spostamento, nel tempo, degli altri denti?
Oltre a questa(che è solo una mia ipotesi ovviamente) ci sono altre conseguenze negative di un impianto fatto in tal modo? Sto cercando di ottenere una bocca sempre più "positiva" dal punto di vista medico e sinceramente se dovessi ricorrere al rialzo poco mi importa, se poi con esso avrei un impianto migliore e senza conseguenze.
In realtà poi comunque, il dentista non mi ha proprio confermato l'opzione del grande rialzo, ritenendo forse possibile anche il "piccolo" rialzo, che poi sostanzialmente se ho ben capito, è molto simile a quando si mette un normale impianto,con l'inserimento della "sostanza" per formare l'osso sintetico dallo stesso "foro" usato per inserire l'impianto, giusto?
Oltre a questa(che è solo una mia ipotesi ovviamente) ci sono altre conseguenze negative di un impianto fatto in tal modo? Sto cercando di ottenere una bocca sempre più "positiva" dal punto di vista medico e sinceramente se dovessi ricorrere al rialzo poco mi importa, se poi con esso avrei un impianto migliore e senza conseguenze.
In realtà poi comunque, il dentista non mi ha proprio confermato l'opzione del grande rialzo, ritenendo forse possibile anche il "piccolo" rialzo, che poi sostanzialmente se ho ben capito, è molto simile a quando si mette un normale impianto,con l'inserimento della "sostanza" per formare l'osso sintetico dallo stesso "foro" usato per inserire l'impianto, giusto?
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Non credo che possa dare problemi ai denti vicini. Sono un po' perplessa sulla possibilità di inserire un impianto "palatale", cosa che non ho mai fatto. Evidentemente nel suo caso l'anatomia del palato è particolarmente favorevole. Comunque i rischi riguardano solo l'eventuale fallimento dell'impianto stesso.
Ovviamente il rialzo , in buone mani chirurgiche, costituisce l'opzione migliore.
Se poi é fattibile il piccolo rialzo, il che effettivamente è molto simile a quando si mette un normale impianto, tanto meglio.
Cordiali saluti
Ovviamente il rialzo , in buone mani chirurgiche, costituisce l'opzione migliore.
Se poi é fattibile il piccolo rialzo, il che effettivamente è molto simile a quando si mette un normale impianto, tanto meglio.
Cordiali saluti
[#8]
Utente
La ringrazio della risposta. Al ritorno dal dentista allora valuterò meglio la situazione, anche perchè il dentista mi diceva che una volta tolto il dente un pò di osso potrebbe riformarsi(se ho capito bene) e ciò potrebbe poi permettere di effettuare il piccolo rialzo(sempre se ricordo bene) e a questo punto credo che effettuerò proprio quest'ultimo,non avendo alla fine,una urgenza di avere subito il dente in bocca.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 6.5k visite dal 15/03/2016.
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