Lesione osteocondrale del plafond centrale anteriore della tibia

Vivo negli stati uniti da vent’anni, ma gradirei un parere di un ortopedico Italiano, in quanto non nutro grande fiducia nelle visite affrettate dei dottori locali. Mi scuso per la traduzione approssimata dei termini medici inglesi che includo fra parentesi. Ho 46 anni.

Quattro mesi fa sono caduto praticando fuoristrada, e la motocicletta mi è caduta sulla caviglia sinistra, torcendo il piede.

L’ortopedico che mi ha visitato ha fatto una radiografia della tibia, poiché avevo provato forte dolore a metà altezza della tibia, ed una radiografia sotto carico (rotazione della caviglia) per evidenziare un possibile eccessivo movimento dell’astragalo (‘talus’) tra la tibia ed il perone.

Non avendo evidenziato fratture o eccessivo movimento che suggerisse distaccamento di legamenti, ho seguito un corso di 12 sessioni di Fisioterapia, che ha in larga misura migliorato il dolore più acuto.

Permane tuttavia dolore in alcuni movimenti, come scendere scale, camminare su terreno lievemente dissestato, nuotare. Posso camminare per mezzora senza dolore, ma non posso assolutamente correre. Ho provato a riprendere attività di fuoristrada, ma non posso farlo per più di pochi minuti poiché guido sempre in piedi e in constante uso della caviglia.

Tornato dall’ortopedico dopo 4 mesi, ho fatto un MRI (risonanza magnetica?) che ha rivelato quanto segue:

1. Lesione osteocondrale del plafond centrale anteriore della tibia (‘osteochondral defect in the central anterior tibial plafond - grade 4 chondral loss’) con area focale di edema osseo midollare (‘focal marrow edema’) di 7mm x 7mm x 7mm
2. ‘Mild reactive marrow edema’ nel margine posteriore del plafond tibiale.
3. Piccolo frammento osseo (6mm x 6mm x 4mm ‘avulsion fracture fragment’) lungo la superficie profonda del legamento peroneo-astragalico anteriore distale (‘distal anterior talofibular ligament’).
4. modesto versamento nella caviglia, con una moderata quantità di fluido nella giuntura sottoastragalica posteriore. (‘moderate fluid in the posterior subtalar joint’)

Mi domando:
1. Come va curata la lesione? È meglio lasciare riposare la giuntura (niente sport o immobilizzare per qualche settima) finché si aggiusta da sola, o è necessario un intervento di microperforazione, o altro?

2. L’edema osseo midollare si risolve da solo? Non dovrebbe essere rientrato dopo quattro mesi di minima attività?

3. Il frammento osseo va rimosso? È causa di dolore/versamento/irritazione? Il fluido nella giuntura va rimosso?

Ringrazio per la consultazione, e porgo cordiali saluti-
Gabriele
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile sig. Gabriele, casi simili in traumatologia stradale sono frequenti e spesso passano inosservati o misconosciuti.
Il distacco osteocartilagineo o lesione osteocondrale del plafond tibiale( della tibio-tarsica)con avulsione o distacco di frammento del 3° malleolo sono lesioni osteoarticolari che vanno trattate con particolare attenzione e con rigore assoluto; spesso necessitano di un trattamento chirurgico per riparare la lesione cartilaginea o per togliere o reinserire se possibile il frammentino osseo, causa di problemi di funzionalità articolare.
Il tutto ovviamente da valutare dopo attento e same clinico, esame scrupoloso e rigoroso delle radiografie e della rmn e valutazione clinica dello stato della caviglia.
Consulti un ortopedico-traumatologo valido, faccia fisiochinesiterapia appropriata, specifica e completa per altro mese, ma se dovesse continuare ad avere artralgie e limitazioni funzionali serie, rifaccia rmn e riconsulti uno specialista valido e valuti la necessità di un trattamento chirurgico.
Cordialmente

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Caruso,
Grazie per la sua risposta, che mi ha confermato la necessità di continuare a perseguire una cura piuttosto che attendere che di migliorare con solo riposo.

Quest'oggi sono andato da un chirurgo ortopedico specializzato sulla caviglia. Questi mi ha consigliato di attendere altri tre mesi prima di considerare un intervento, e nel frattempo evitare attività ad alto impatto (corsa...) ma continuare, con moderazione, attività che non procurino forte dolore (bicicletta, nuoto, fuoristrada) e che non causino dolori protratti il giorno seguente.

Cordiali saluti,
Gabriele Udeschini