Ernia al disco e yoga

Salve, ho da poco superato una inverno con costante sciatica e contratture e quant'altro per una brutta ernia L5-S1, che sembra essersi riassorbita.
Ho fatto tanta fisioterapia e ginnastica posturale,oltre un lungo ciclo di farmaci, e quando chiedevo se era possibile nel mio caso praticare yoga mi veniva sconsigliato.
Chiedo: lo yoga è controindicato "a vita", essendo quella una zona per me ormai a rischio? Eppure il neurochirurgo mi aveva garantito che una volta guarita ho le stesse probabilità che si rinfiammi di chiunque non l'abbia mai avuta...
Però forse quel tipo di pratica lavora troppo su quella zona...
Vorrei dei chiarimenti, perchè dal punto di vista psicologico avrei un gran bisogno di dedicarmi a questo tipo di attività.
P.s. nel frattempo faccio piscina come mantenimento, come da prescrizione medica.
Grazie dell'attenzione
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
In realtà non si "guarisce". Recede solo l'episodio infiammatorio, resta la lesione discale.

La malattia discale, infatti, è evolutiva con aspetti diversi da individuo a individuo su base genetica.
La posizione del loto obbligando il rachide lombare ad una flessione forzata sulla pelvi impone al disco L5/S1 (in particolare, ma non solo...) una concentrazione dei carichi enorme provocando un aumento della pressione intradiscale e, pertanto, una maggiore sporgenza del disco posteriormente.
Tutto questo vale per il periodo della vita in cui disco è ancora relativamente giovane (= ricco di acqua). Nelle fasi avanzate della vita o della malattia discale aumentando progressivamente i fenomeni degenerativi diminuisce al contempo il quantitativo di acqua e il rischio di protrusioni/ernie diminuisce fino a scopmparire.
Resta però lo stress sui legamenti e sulle faccette articolari.
Se lei può praticare lo yoga evitando la posizione del loto e favorendo le pratiche in poszione semisdraiata/semiseduta possibilemnete mantenute solo per perioso brevi sarebbe certo meglio per lei e per il suo disco.

Cordialità
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille, il chiarimento mi ha confermato nella mia prudenza.
Volevo a questo punto chiedere, visto che la lesione resta, se si può evitare con pratiche "preventive" che si rinfiammi, considerato che ho 38 anni, a parte le corrette posture nella vita quotidiana su cui sono abbastanza documentata. Oppure se, come mi aveva detto lo specialista, non devo fissarmi su una probabilità remota come chi non ne ha mai sofferto.
E' vero che il cambio di tempo incide (non mi è chiara la spiegazione scientifica di questo)?
Grazie ancora