Frattura composta v metatarso piede sx, gesso tolto dopo 20 giorni

Buonasera a tutti.

Uomo, 25 anni, 190’ normopeso, svolgo regolarmente attività fisica.

Circa 18gg fa ho messo male il piede su uno scalino risultato frattura composta base V metatarso piede sinistro.

Decisamente è andata bene, la caviglia non è lesionata e la frattura è piccola.

Il medico del pronto soccorso, dopo aver visto la lastra, ha refertato l’utilizzo di un tutore per 7/10gg per poi riprendere gradualmente a camminare.

L’ortopedico che ha letto il referto del medico precedente invece ha optato per un gesso senza carico per 30gg.

Oggi sono al 18 giorno, riesco a rimanere in piedi e a fare piccoli passi (per quanto possibile, la caviglia è gessata quindi non c’è una completa flessione del piede)
Riesco a muovere il piede dalla parte lesionata e sento solo una lieve pressione/fastidio ma mai nulla di più.

Fin dal giorno del trauma riuscivo a tenermi in piedi sul tallone e parzialmente sulla punta del piede.

Mi chiedevo quali potrebbero essere le conseguenze di una rimozione gesso prematura di circa 10 gg.

Purtroppo complice l’età e il mio stile di vita sta iniziando ad essere insopportabile non poter fare niente, spero sia comprensibile e non solo incosciente.

Sicuramente se dovessi rimuovere il gesso in autonomia continuerei ad usare le stampelle e tra qualche giorno inizierei una riabilitazione dedicata tramite fisioterapista.

Che ne pensate dottori?
Vista la mia anamnesi è possibile che l’ortopedico sia stato forse troppo precauzionale e che quindi possa giá iniziare il recupero dell’arto?

Grazie a tutti.
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Dr. Efisio Musu Ortopedico 827 54
Non sarebbe corretto da parte mia ipotizzare le conseguenze di una rimozione prematura di un apparecchio gessato dopo che uno specialista le ha consigliato di tenere per 30 gg.
Se proprio ritiene di volerlo rimuovere si rivolga al sanitario che gliel’ha confezionato.
La saluto.