Coxalgia sinistra associata ad osteosclerosi acetabolare e lesione testa femore sinistro

Sono un ragazzo di 31 anni, peso 90Kg e sono alto 1,90 mt. Nell’estate del 2008 comincio ad avvertire un dolore alla gamba sx specialmente di notte quando era in stato di riposo, ed ad ogni movimento sentivo come se le ossa stesse fossero distaccate al livello della testa della gamba; oppure quando stando seduto per un po’ di tempo mi alzavo con forte dolore quasi trascina domi su me stesso. Mi rivolgo ad un ortopedico il quale mi consiglia una RM bacino anca sx con il seguente referto: Esame eseguito con sequenze TSET1 , FFET2, secondo piani di scansione assiali e coronali. In corrispondenza del profilo anteriore della testa femorale di sx, al passaggio con il collo si apprezza piccola area dì alterato segnale, circa 1 cm, ipointensa in T1 e lievemente iperintensa in T2, a margini sclerotici, compatibile in prima ipotesi con 'herniation pit' o con piccola lesione osteocondrale. Si associa sclerosi dell'acetabolo omolateralmente con piccoli osteofiti dell'angolo anteriore.Nulla da segnalare a carico della coxo-femorale d x .Nella norma il segnale delle strutture proprie del bacino.Nelle norma le artico azioni sacro-iliache.Non versamento coxo-femorale bilateralmente.Al quale segue infiltrazione diretta nel femore e terapia con: -TAUXIB in compresse per 10gg -REMILASE in bustine per 30gg . Oltre che a: - n. 10 magnetoteraopie - n. 10 tens. Conclusione del ciclo circa aprile 2009 senza alcun risultato migliorativo. Nuova vista ortopedia, nuova infiltrazione in sala operatoria, terapia successiva: n. 10 ultrasuonoterapia. Mese di giugno continua il dolore e a seguito visita ortopedica nuova RM BACINO con il seguente referto: Esame eseguito con sequenze TSET1 , QUAL FFET2 e SPIR secondo piani di scansione assiali e coronali. Al controllo odierno, confrontato con analogo precedente eseguito in data 02/12/08, appare sostanzialmente invariata per volumetria e caratteristiche di segnale, la piccola area segnalata al passaggio tra testa e collo femorale a sinistra, compatibile con “herniation pit". Non si apprezzano alterazioni di segnale a carattere focale o diffuso a carico delle ossa del bacino e del terzo superiore del femore destro. Modesti segni di sclerosi del tetto acetabolare sinistro. Nella norma le articolazioni sacro-iliache. Assenza di versamento articolare.Poi segue intervento chirurgico con la seguente lettera di dimissione: Diagnosi di: Coxalgia sinistra associata ad osteosclerosi acetabolare e lesione testa femore sinistro. Il paziente è stato sottoposto in data 26/10/2009 a Artroscopia anca SX e infiltrazione di acido ialuronico. Terapia praticata in reparto: Profilassi Antibiotica; Clexane 4000 1 ti sc/die; terapia antidolorifica al bisogno; Pantoprazolo 40mg 1t1/die. Prognosi: 30 gg .Controllo ortopedico ad 1 mese dall’intervento: nessun risultato migliorativo, tentando con nuova infiltrazione, terapie da fare per rimandare la protesi, ed scintigrafia triparica non prima di 3-4 mesi. Chiedo lumi e consigli in merito. Grazie
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Il quadro descritto è indicativo di una patologia articolare a livello dell'articolazione dell'anca.
Non potendola visitare e non potendo visionare le immagini, è difficile capire quale tipo di alterazione anatomica sia alla base del problema.
Le alterazioni anatomiche -oltre a dare i disturbi in acuto che lei ben conosce- predispongono la sua anca ad una possibile degenerazione precoce.
L'attenta analisi della storia clinica, dell'esame obiettivo e delle lastre serve a valutare se esiste, nel Suo caso, la possibilità che la Sua patologia abbia carattere evolutivo, e possa portare, nei prossimi anni, a necessità di interventi chirurgici più invasivi (protesi dell'anca).
L'artroscopia dell'anca consiste nell'introdurre in articolazione uno strumento (artroscopio)per visionare le strutture endoarticolari. A questo punto è possibile intervenire direttamente sulle strutture patologiche con degli strumenti miniaturizzati. Purtroppo nella Sua lettera di dimissione non è specificato che tipo di procedura chirurgica sia stata eseguita durante la Sua artroscopia dell'anca, pertanto è impossibile dire quale fosse lo scopo di tale procedura e cosa aspettarsi dal decorso.
Esistono diverse procedure artroscopiche che possono essere effettuate, a seconda dei casi, per ridurre la sintomatologia e per ritardare anche di decenni un eventuale intervento di protesi.
Le consiglio pertanto, in caso di dubbi, di rivolgersi ad un centro specializzato in chirurgia dell'anca, che si occupi specificamente di artroscopia.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per l'attenzione.
Le chiedo gentilmente comunque se serve sottopormi ad scintigrafia triparica, e se è consigliata se devo aspettare nel dolore i 4 mesi per poterla eseguire.
Inoltre chiedo consiglio e nominativi di centri specializzati in chirurgia dell'anca nello specifico di artroscopia.
Ringraziandovi anticipatamente, distinti saluti.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Purtroppo mancandomi il quadro clinico non Le so dire il motivo per cui Le è stata prescritta la scintigrafia.
In ogni caso, esistono dei farmaci che il Suo medico può prescriverLe per lenire i dolori e migliorare la funzionalità durante l'iter diagnostico. Purtroppo non conosco chirurghi dell'anca nella Sua zona, ma sono certo che con una rapida query in un qualunque motore di ricerca troverà i risultati sperati. In alternativa le posso segnalare il Dr. Zini a Cotignola (Ravenna), oppure segnalarLe direttamente l'unità operativa di chirurgia dell'anca dell'Istituto Clinico Humanitas di Milano, della quale io faccio parte.

Distinti saluti.