Rottura dello scafoide: ingessatura sin sotto le ascelle?

Mia sorella si è rotta lo scafoide, i medici le hanno detto che molto probabilmente le metteranno un gesso che parte dalla mano sino a sotto le ascelle, e che dovrà tenere questo gesso per due mesi, più un periodo di riabilitazione.
Venerdì saprà l'esito delle radiografie, quindi eventualmente i medici agiranno nel modo già preannunciato.

Vorrei chiedervi se nella norma l'ingessatura si fermi al gomito o alle ascelle.

Quali altri accorgimenti bisogna prendere in caso della rottura dello scafoide?
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Per immobilizzare un osso bisogna immobilizzare sia l'articolazione prossimale che quella distale. La frattura dello scafoide richiede un gesso che comprende il gomito.
Mi sembra strano che se sa già che lo scafoide è rotto non sia stata già ingessata. Le radiografie vengono lette appena eseguite, soprattutto in caso di frattura.
Gli accorgimenti sono semplicemente di seguire con massimo scrupolo le indicazioni dello specialista; lo scafoide è già di per sè un osso di difficile guarigione, se poi si commettono imprudenze le cose si complicano
E' bene che venga seguita da un Chirurgo della Mano. Alcuni specialisti in Chirurgia della Mano (solo quelli iscritti alla Società) sono elencati qui http://www.sicm.it/regioni_soci.html?sigla=%28PA%29&re=15
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
La ringrazio per la sua risposta.

Prima di inviare questa richiesta di consulto ho letto su questo sito di persone che per una frattura più o meno grave dello scafoide si sono sottoposti a magnetoterapia, e in alcuni casi anche ad un intervento chirurgico. Alcuni hanno tenuto un gesso/tutore per 70 giorni, e dopo un lungo periodo si sono lamentati della persistenza del dolore. Questi utenti si sono espressi male oppure è vero che non si può guarire completamente?
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Le ho scritto infatti "lo scafoide è già di per sè un osso di difficile guarigione". I tempi medi che applico io sono in genere 45 gg con un gesso lungo (sopra al gomito) e 45 gg con un gesso corto (sotto al gomito).
La particolare vascolarizzazione dello scafoide può pregiudicare la consolidazione della frattura, ma ogni caso e a sè stante, senza contare che nulla è standardizzabile, in quanto dipende dal tipo di frattura (composta, scomposta, ecc) e dal livello di frattura. In alcuni casi si decide per il trattamento incruento in gesso, in altri si deve scegliere quello chirurgico. Nel caso di mancata consolidazione poi si utilizza la magnetoterapia (effettuata con apparecchi idonei 8 ore al giorno) e si può ricorrere all'intervento chirurgico.
E' inutile fasciarsi la testa prima del tempo, però è opportuno che il problema venga affrontato da chi poi sia anche in grado di provvedere ai successivi trattamenti. Non so dove Lei abiti, ma confermo il suggerimento di rivolgersi a un Chirurgo della Mano
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Mia sorella abita ad Ancona, venerdì le verrà fatta una radiografia. Al momento le è stata fatta un'ingessatura temporanea.

La ringrazio per la sua risposta, nel fine settimana le potrò parlare più dettagliatamente del caso specifico.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Su Ancona è più facile: UF Chirurgia della Mano e Microchirurgia (UOS)- Clinica di Chirurgia Plastica (UOC) dell'Umberto I di Ancona http://www.ao-umbertoprimo.marche.it/Dettaglio.asp?wCodice=1100055&wTipologia=5
Cordiali saluti