Artrosi sacro-illiaca

Buongiorno,
scrivo per conto di mia mamma che ha 70 anni,1.60cm,48 kg.
3/4 volte all'anno soffre di forti dolori nella zona inguinale che si propagano fino al gionocchio attraversando l'intera gamba.
ha fatto una RX ANCA DESTRA+BACINO e il referto e':
Non lesioni strutturali delle componenti scheletriche,Artrosi della sincondrosi sacro-illiaca destra nel comparto inferiore.incipienti segni di coxaartrosi con riduzione di ampiezza degli spaziarticolari mediali e segni di sclerosi subcondrale delle cavita'acetabolari, Calcio nei limiti.
in attesa di andare dal medico potrebbe spiegarmi in poche parole di cosa si tratta e la cura che di solito viene prescritta?
grazie mille
saluti
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Gentile signora
si tratta di un'artrosi dell'articolazione che si trova tra il sacro e l'osso iliaco nella regione postero-laterale del bacino. Inoltre sono presenti alterazioni sempre su base artrosica anche a carico delle anche dove si evidenziano segni di usura ("riduzione di ampiezza degli spaziarticolari mediali"). Gli spazi articolari che si vedono sull'esame Rx si riducono proprio perche' diminuisce lo spessore della cartilagine (trasparente e non visibile ai raggi X) ivi contenuta.
La diagnosi pero' non e' solo radiologica ma soprattutto clinica ed e' fondata su tre elementi:
- rigidita'articolare
- dolore al movimento
- autonomia funzionale (che riassume i due precedenti = per quanti metri riesce a camminare senza fermarsi / riesce a salire-scendere le scale/ riesce ad allacciarsi le scarpe ecc.)).
Tenga conto che spesso il grado di lesione radiologica non corrisponde a quello clinico.
E' indispensabile pertanto una valutazione clinica tramite una visita. Dalla valutazione diretta del medico che la visitera' derivera' la diagnosi finale e la terapia.
Nulla di questo puo' essere compiuto via internet.

Cordialmente
Dr.A.Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante