Lombalgia in cedimento lieve l3

Buongiorno,
la mia mamma (70 anni) a seguito del sollevamento di un pacco molto pesante ha cominciato a percepire un dolore alla schiena, che nel corso dei giorni successivi all'evento si è intensificato fino ad arrivare dopo 5 giorni ad essere veramente molto forte, e ad impedirle di camminare. Spaventati siamo andati al ps dove le è stato riscontrato quanto segue:
rachide lombare: dolore paravertebrale , lieve spinalgia percussoria , limitazione dei rom articolari non deficit v/n periferici in atto. Lombalgia in cedimento lieve L3.
Le è stato prescritto contramal gocce (20 alla sera) e Depalgos 5mg al giorno ( è allergica ai fans) per 4/5 giorni e riposo. Dopo due giorni dalla visita la situazione è leggermente migliorata nel senso che riesce a camminare appoggiandosi, ma il dolore si fa sentire ancora piuttosto forte.
Innanzi tutto vorrei capire cosa significa la diagnosi e qual'è entità del problema. Ho provato a chiedere al medico di spiegzarmi ma non ho cavato un ragno dal buco.
Preciso che l'ultima moc è stata fatta nel 2008 e non evidenziava problemi particolari, tutto era in linea con l'età e non mi sembra ci fossero problemi di calcio delle ossa.
Cosa si intende per cedimento lieve? é grave?
Posto che il danno è fatto volevo capire esattamente se la situazione è recuperabile e in che termini. Con il riposo il cedimento può rientrare? Io sto insistendo per farla stare sdraiata almeno fino a quando termina la fase acuta del dolore, e inoltre credo sia opportuno indossi un bustino, come consigliatoci dal medico del ps, ma dopo casa mi consiglia di fare ?
Posso ragionevolmente pensare che possa tornare a fare la vita di prima? (con ovviamente maggior riguardo all'utilizzo della schiena e al sollevamento dei pesi).
Ringrazio anticipatamente per la vostra risposta
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Gentile signorina
per "cedimento" di solito si intende una frattura, in questo caso del soma (corpo) della vertebra L3.
Pertanto non la faccia camminare, la tenga a letto e senta al piu' presto la valutazione di un ortopedico per stabilire il trattamento migliore.
Mantenerla in piedi senza protezione adeguata potrebbe incrementare la deformita' (a suo dire modesta) della vertebra lesionata.
Tenga conto che a 70 anni la MOC puo' dare scostamenti dei valori rispetto alla realta' soprattutto in alcuni segmenti del corpo come le vertebre. In ogni caso e' presente uno sforzo per sollevamento che evidentemente era in eccesso per la condizioni attuali della struttura ossea di sua madre.
Cordialita'
Dr.A.Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta.
Al pronto soccorso è stata visitata dall'ortopedico che si è limitato a prescrivere 10 giorni di riposo, esami del sangue e come dicevo prima Contramal 20 gc al giorno e Depalgos 5 mg al giorno e pastiglie di calcio più l'utilizzo di un bustino.
Oggi il dolore si è attenuato e mia mamma mi riporta che a differenza dei giorni scorsi riesce a camminare senza sentire "stilettate" alla schiena.
La frattura si può rimarginare con il riposo, oppure una volta evidenziatasi non si può fare nulla? ( anche eventulamente prendere in considerazione trattamenti di tipo chirurgico).
Cosa posso fare per acelerare o migliorare il processo di guarigione?.
Si può ragionevolmente pensare che la diminuzione del dolore indichi un inizio di guarigione o le due cose sono indipendenti?.
Mi scuso per la quantità di domande ma sono preoccupata e soprattutto non vorrei porre in essere atteggiamenti che possano peggiorare la situazione.
Cordialmente
AM
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Le ripeto, proprio per ottenere una risposta seria alle sue domande, di sentire un collega ortopedico in Milano.
Cordialmente
Dr. A. Valassina