Esito artro rm anca sx - la protesi è l'unica soluzione per un 25enne?

Salve sono un ragazzo di 25anni che lamenta dei dolori all'inguine(ed in tutta la zona dell'anca).Inanzittutto è doveroso chiarire che all'età di 16anni ho sofferto di algodistrofia alla testa del femore(causata da trauma durante una caduta in una partita di calcio) che non ho curato per ben 2anni in quanto i medici non se ne erano accorti perchè non mi avevano fatto fare RM ma solo raggi; in questa fase i dolori erano fortissimi,come una vena che pulsava internamente all'inguine o un ago che continuamente mi pungeva.Poi ho trovato ildott.Ceccarelli(terapista del dolore) a padova che mi ha trattato con elettrostimolazione del simpatico e che in teoria mi ha fatto 'guarire'(almeno così mi avevano detto:gli ho creduto tanto da essere tornato a praticare calcio anche se inizialmente mi faceva ancora maletto).In questa fase il dolore è diminuito notevolmente andando a stabilizzarsi nei valori attuali anche facendo sport!
Circa 7mesi fa ho deciso di risolvere questi 'problemini' rimasti dopo aver fatto dei raggi all'anca sx e dx il dott.Barbera di vicenza mi ha consigliato di fare pure un'artro RM con liquido di contrasto per poi andare a richiedere un parere a specialisti di artroscopia(evidentemente il mio problema secondo lui si poteva risolvere senza protesi) e questo è l'esito:
"Marcate alterazioni artrosiche della testa femorale sx che mostra aspetto ad ogiva con osteofitosi marginale inferiore area di sclerosi bottoniforme,focale,al tezo supeo posteriore(IV° cronico d circa 2cm),senza deformazione del profilo corticale e senza segni attuali di edema della spongiosa.
Deformazione,sfuggenza e alterazioni del complesso condrolabrale di aspetto calcifico in particolare al terzo supero anteriore.Aspetto ipertrofico del profilo corticoperiostale anteriore del femore sx espressione di BUMP osseo.
Posteriormente elementi di lieve sovraccarico del profilo glenoideo sede di calcificazione del labbro e modesta sclerosi della corticale,non si osservano note di edema della spongiosao ossea acetabolare.La rima è omogeneamente ridotta come da condropatia di II-III grado.
Non si apprezzano alterazioni di segnale a carico delle componenti inserzionali del piccolo e grande trocantere.
Non ispessimenti patologici o segni di sofferenza del tensore della fascia lata o segni di borsite peritrocanterica.Angolo alfa di 95, antiversione 4°.
Il quadro depone per un FAI di tipo CAM con BUMP osseo e con osteofitosi marginale inferiore della testa femorale,condropatia di IIdiffusa e IVgrado,focale e cronicizzata della testa femorale".
Ieri ho fatto una visita con F.Randelli e questo mi ha 'ucciso' dicendomi che necessito di protesi totale dell'anca e che al massimo potremmo provare prima con una superficiale(senza darmi molte speranze) perchè sono molto giovane.
Ora vorrei capire cosa è successo alla mia articolazione e se sono trattabile con altre modalità(tipo trapianti o ricostruzione della cartilagine).Lo richiedo perchè vorrei giocare a calcio ancora nella mia vita!
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Dr. Gianluca Cusmà Ortopedico 122 9
Buongiorno,
Filippo Randelli è come me un grande sostenitore dell'artroscopia di anca come metodo di trattamento del conflitto femoro acetabolare ma nel suo caso la situazione è ormai evoluta troppo verso una franca coxartrosi secondaria da rendere un approccio artroscopico assolutamente inutile.
Di conflitto FA (FAI per gli inglesi) si parla solo da pochi anni ma un artroscopia nel suo caso avrebbe avuto un senso preventivo 8 anni fa.

A parte il fatto che l'esordio dei suoi sintomi, dalla descrizione che lei ne fa, assomiglia a quello di una sofferenza necrotica della testa da sovraccarico (e non di un'algodistrofia, sono 2 cose diverse).

Comunque le sue preoccupazioni riguardo le possibilità di fare regolare attività fisica con una protesi d'anca sono infondate: ormai operiamo con tecniche molto meno invasive sull'osso e praticamente non invasive sui muscoli che muovono l'anca. Molti pazienti under 50 chiedono di tornare allo sport e le assicuro che ho visto recentemente con i miei occhi un paziente con una protesi di rivestimento arrampicare su roccia (sul mio blog la foto a breve).

Un mio amico e collega, il Dr. Caldarella, ha pubblicato proprio qui su MI un articolo minforma sulla protesi d'anca nel paziente giovane che le consiglio di leggere.

Un saluto,

Dr. Gianluca Cusmà
Chirurgia Protesica ed Artroscopica
di Anca e Ginocchio www.orthopedia.it

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dopo
Utente
Utente
la ringrazio della risposta e cercherò subito l'articolo di cui parla!
il mio problema principale riguarda il calcio in quanto con una protesi totale da quel che ho capito non potrò più praticarlo perchè un eventuale urto laterale potrebbe rompere la protesi o la parte di osso che la avvolge.A riguardo di quest'ultima cosa, anche con una protesi di superficie avrei sempre questo rischio o con il fatto che si crei solamente una copertura metallica della testa femorale le possibilità si riducono?