Ho recuperato delle lastre fatte a 10 anni e non c'è alcuna scoliosi

Salve,
ho 36 anni, da un paio di settimane avverto un dolore al gluteo sinistro e alla gamba; aggiungo che spesso ho dolori alla schiena, che passano nel giro di qualche giorno.
Ho deciso, su consiglio del modico, di effettuare delle radiografie alla colonna vertebrale, ed ho scoperto che soffro di una forma di scoliosi seria.
Il referto è:
Spiccata scoliosi dorso-lombare ad esse italica con bascullamento e sbilanciamento del bacino e risalita della cresta iliaca di sinistra di circa 21 mm. Ridotta la fisiologica cifosi dorsale. Note spondiliche diffuse con riduzione dello spazio intersomatico tra C5-C, a livello dorsale medio e tra L4-5-S1.
Sono stato da un fisiatra che mi ha spiegato che ho una scoliosi con un angolo di 30 gradi, che non si può recuperare e che devo fare ginnastica e pilates.

La cosa che non mi convince è che da piccolo non ricordo che soffrissi di scoliosi; ho recuperato delle lastre fatte a 10 anni e non c'è alcuna scoliosi.
Come è possibile ritrovarsi con una forma così seria di scoliosi a 36 anni senza avere mai avuto il dubbio di nulla?
Soffro anche di psoriasi, che si manifestra con delle piccole chiazze sulla pelle; lo so che sembra assurdo, ma mi viene il dubbio che le due cose siano collegate...può la scoliosi essere collegata alla psoriasi?
Cosa posso fare per eliminare questo dolore che mi impedisce di camminare tranquillamente?
Il fisiatra mi ha detto che posso fare pilates, ma non sono sicuro che faccia bene alla mia colonna vertebrale...
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
E' strano che possa avere una scoliosi di 30° e che non se ne sia mai accorta, anche guardandosi in uno specchio. Esistono scoliosi che insorgono nell'età adulta e questo potrebbe essere il Suo caso. E' impossibile esprimere pareri generici che siano anche utili: è indispensabile che si rivolga a un ortopedico esperto in Chirurgia vertebrale e più specificamente nel trattamento delle scoliosi per valutare la situazione attuale ma anche per seguirLa nel tempo e decidere di volta in volta il trattamento.
Nel sito indicato sotto alla mia firma può trovare un articolo con utili informazioni in proposito
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Dopo 5 giorni di riposo e di infiltrazioni di antidolorifici va meglio; ho pprenotato la risonanza magnetica, pero' ho ancora parecchio dolore all'altezza del gluteo sininistro quando sto in piedi. Non so che pensare; potrebbe essere collegato allo sbilanciamento del bacino e conseguente sposatmento dell'anca?
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Le ho già detto cosa fare:
"è indispensabile che si rivolga a un ortopedico esperto in Chirurgia vertebrale e più specificamente nel trattamento delle scoliosi"
Fare ipotesi campate in aria non risulta utile per Lei. La RM può servire allo specialista per confermare/escludere una ipotesi o approfondire una diagnosi: al di fuori della visita non serve a nulla.
Quindi prenoti la visita dal Chirurgo vertebrale esperto in scoliosi perché solo lui, DOPO che L'avrà visitata, potrà esprimere un parere anche in base alle immagini RM.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile dottore, il referto della RM ha evidenziato un ernia:

L'esame è stato eseguito in tecnica SE e TSE.
Acquisizioni dipendenti dal T1 e dal T2 nei piani sagittale ed assiale.
Scoliosi dx convessa del rachide dorso-lombare.
Assenti aree focali di alterata intensità del segnale nel contesto dei metameri esaminati.

A livello L4-L5 si apprezza ernia discale retrosomatica,
responsabile di impronta sul sacco durale a sede mediana-paramediana sn; il disco appare ridotto in altezza ed ipotenso
nelle acquisizioni a TR lungo per fenomeni di disidratazione.

A livello l5-s1 si rileva protusione discale retrosomatica, responsabile solo di lieve impronta sul profilo anteriore
del sacco durale a sede mediana.

Assenti aree focali di alterata intensità nel contesto del parechima midollare esaminato.
Regolare l'ampiezza del canale spinale.

La scoliosi pare che non sia l'origine del mio dolore, che è dovuto all'ernia discale.

Il medico mi ha prescritto riposo e punture di antinfiammatori; solo che sono a letto da 10 giorni e quando mi alzo avverto ancora dolori alla gamba sinistra, la quale ha perso un pò di tono muscolare.

Per questo non ho ancora sentito una specialista.

Sono molto confuso, vorrei prenotare una visita specialistica, ma non so se rivolgermi ad un ortopedico, ad un fisiatra o ad un chirurgo vertebrale.

Il medico della risonanza mi ha detto che questa ernia non si deve operare, ma io sono un pò preoccupato per la gamba...

Ho delle speranze che questa ernia si riassorba o si asciughi? Meglio operarsi?

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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
1) "La scoliosi pare che non sia l'origine del mio dolore, che è dovuto all'ernia discale."
Questo lo stabilisce l'ortopedico DOPO averLa visitata e aver visto le immagini e non certo Lei (né nessun altro) solo leggendo un referto
2) "Il medico della risonanza mi ha detto che questa ernia non si deve operare"
Il Radiologo (e qualsiasi altro medico) non può e non deve decidere un trattamento a meno che non abbia visitato il paziente.
3) E' possibile che il dolore sia dovuto all'ernia, vista la coincidenza di lato e di territorio del dolore, ma per stabilirlo occorre che l'ortopedico, meglio se esperto in chirurgia vertebrale, L'abbia visitata.
4) Il trattamento dell'ernia L4-5 è IN GENERE prima di tutto conservativo, quindi con terapie mediche e fisiche; è chirurgico solo se il dolore costringesse ad assumere a lungo FANS e cortisone o se si rendessero evidenti deficit neurologici. Quindi l'unico che può valutare l'opportunità di un intervento è l'ortopedico che L'avrà visitata, e lo potrà decidere adesso o fra alcune settimane/mesi.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore per le sue risposte; tra due giorni vado dall'ortopedico, poi vediamo come proseguire.
So che è una domanda difficile, ma, a prescindere dalle specificità della mia situazione, che probabilità ci sono che si possa "guarire" senza intervento e con una terapia conservativa?
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Senza averLa visitata e senza aver visto Rx e RMN, e, soprattutto, senza poter predire il futuro, qualsiasi numero dicessi sarebbe un numero a caso e quindi inutile. Nella gran maggioranza i sintomi dell'ernia del disco si risolvono senza intervento. Speriamo che sia anche il Suo caso.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Dottore buongiorno, la ringrazio per le risposte al consulto. Sono passate 5 settimane; il dolore alla gamba è scomparso e non assumo FANS da una settimana.

Il referto della RM identifica l'ernia come mediana-paramediana, l'ortopedico, guardando la RM, l'ha classificata come extraforaminale.

Muovo il piede sinistro, cammino anche per mezz'ora, però i muscoli della gamba sinistra si sono ridotti un pò. Sto facendo la fisioterapia per riabilitare la gamba, con buoni risultati; il miglioramento si vede anche nel fatto che riesco a camminare pò sui talloni. Le vorrei chiedere se la scomparsa del dolore coincide con la fine della compressione del nervo, oppure se la compressione del nervo fa parte del tessuto erniato può continuare anche dopo la scomparsa del dolore.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Dipende: se la scomparsa del dolore non è accompagnata da deficit neurologici (assenza di un riflesso, paralisi di uno o più muscoli, ecc), allora vuol dire che l'ernia non irrita più la radice quindi non c'è più compressione (anche se si può ripresentare). Se invece con la scomparsa del dolore sono comparsi anche deficit neurologici allora questo sta a indicare che l'ernia comprime fortemente la radice tanto da paralizzarla per cui non sono più consentiti né il passaggio degli stimoli dolorosi né quelli che servono a muovere i muscoli (è detto male, ma per farmi capire meglio).
Nel Suo caso bisogna valutare qual era l'ernia che provocava il dolore e se occorra una riabilitazione mirata, ma questo Glielo può dire solo l'ortopedico che La segue.
Cordiali saluti