Dolori anca, inguine e gluteo

Da lungo periodo avverto dolori all'anca che si accentuano stando seduto (e io lavoro seduto ad una scrivania, purtroppo).
Questi dolori si irradiano anche all'inguine ed al gluteo e spesso all'anca avverto anche bruciore, mentre stando completamente sdraiato non avverto alcun problema.
Poichè tutte le cure fatte finora (cortisone, antinfiammatori, antidolorifici, farmaci per il dolore neuropatico) sono state inutili e la situazione è peggiorata fino a diventare invalidante quasi totalmente poichè da quasi due mesi non vado più neanche a lavorare ho cercato su internet e mi sono imbattuto nellimpingement femoro-acetabolare ed ho notato che questa malattia ha tutti i connotati che corrispondono ai miei dolori.
Come fare a capire se si tratta di questa problematica?
Grazie.
[#1]
Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Caro utente,

mi permetta un appunto:
normalmente prima si fa diagnosi, poi una terapia adeguata.
Nel Suo caso mi sembra che si sia proceduto al contrario, instaurando terapie anche molto pesanti senza una vera diagnosi.
Ha mai eseguito una RX del bacino con proiezioni assiali delle anche?
Il primo passo è mostrarla opssibilmente ad un chirurgo dell'anca piuttosto che ad un ortopedico generico, poiché -come avrà letto su internet- si tratta di una patologia ancora poco conosciuta.
il chirurgo dell'anca potrà confermare o smentire i Suoi sospetti, ma soprattutto potrà farLe DIAGNOSI: il primo imprescindibile presupposto per poter intraprendere una terapia che abbia speranza di avere efficacia.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Le chiedo scusa se ho esposto il mio caso in maniera molto superficiale.
In sommi capi Le riassumo la mia situazione:
Sono affetto fin da ragazzo da grave scoliosi dorso-lombare (35°-50°) curata con busto ortopedico lyonese fino ai 19 anni.
Praticamente, dopo una lunga passeggiata di circa 4 ore ho accusato dolori tipo sciatica, curati inizialmente con RIVOTRIL GOCCE con risultati pessimi.
E' seguito consulto neurochirurgico e relativa diagnosi di problemi artritici e reumatici da superare con cortisone MEDROL.
Inutile anche questo.
Dopo circa un altro mese è arrivato improvvisamente un bruciore allucinante localizzato alla testa del femore.
Alcune sedute di HUMAN TECAR hanno lievemente migliorato la sensazione di bruciore.
Da allora a tutt'oggi, e sono passati ormai 9 mesi (di cui due a casa senza andare al lavoro), in cui sono impossibilitato ormai a stare seduto (solo su sedie rigide ci riesco ma per brevissimi periodi) e l'unica posizione che non mi provoca dolore e fastidi è quella di completamente steso; difatti, al risveglio non accuso mai alcun tipo di dolore, ma basta sedermi per fare colazione che subito i dolori si presentano; è come se ci fosse una COMPRESSIONE a livello della testa del femore CHE SI IRRADIA poi fino al gluteo ed all'inguine.
A seguito di risonanza magnetica dell'anca il mio medico di base e una sua collega reumatologa, dopo aver definito pessima la risonanza che refertava "non si apprezzano alterazioni morfostrutturali o di segnale a carico dei segmenti scheletrici esaminati, conservati i rapporti articolari coxofemorali con regolare delineazione delle superfici articolari ed i profili cefalici, assenza di versamento intrarticolare" hanno diagnosticato una presumibile necrosi ossea da temponare con LYRICA e CLASTEON.
Inutile anche questo.
Segue visita da un chirurgo dell'anca che mi dice che secondo lui l'anca è a posto e mi consiglia una visita ortopedica per scoliosi aggiungendomi una massiccia dose di cortisone, antinfiammatori e antidolorifici che non hanno sortito alcun effetto.
Dopo queste medicine, ed in attesa di avere la prenotazione dallo specialista per la scoliosi, mi rivolgo nuovamente ad un neurochirurgo, che, dopo avermi fatto fare una seconda risonanza stavolta eseguito con sequenza SPIR e SE t1-dipendenti orientate secondo piani trasversali e con sequenze GRE T2*-dipendenti su piani coronali con il seguente esito: "Conservata l'interlinea articolare delle sincondrosi sacro iliache. Assenti alterazioni del segnale a carico dei mm. piriformi. Non si rilevano aree focali di alterato segnale a carico delle strutture ossee indagate; in particolare sono di normale morfologia e segnale le teste femorali. Congruità delle superfici articolari coxo-femorali" mi parla di una forte infiammazione del gran trocantere e mi ha prescritto TARGIN, LYRICA e BRUFEN.
Lo specialista di scoliosi di Lione ha evidenziato un modesto peggioramento della mia già grave scoliosi (doppia curva 40° e 55°) ma non ha ritenuto fosse da operare consigliandomi di aggiungere ai farmaci un corsetto lombare per due mesi che dovrebbe aiutare una decompressione della parte interessata a questa algia ormai diventata insopportabile.
Inutile dire che anche tutto questo si è rivelato inutile.
Anzi la situazione continua a peggiorare.
Da tutto quanto le ho descritto può ben immaginare lo stato psico-fisico in cui mi trovo.
Ringraziandola anticipatamente, le porgo cordiali saluti.