Spalla artz - acido ialuronico

Buon giorno,
soffro da molto tempo dei dolori alla spalla sx. Il mio ortopedico di fiducia, che già mi ha operato anni fa alla spalla dx per una calcificazione al tendine (intervento riuscito magnificamente), afferma che trattasi di uno stato degenerativo del tendine che passa nella cuffia dei rotatori, c’è una periartrite scapolo omerale, ma non ritiene per il momento che sia il caso di intervenire chirurgicamente. Ieri ho fatto la prima infiltrazione di Artz (acido ialuronico). Mi interessano i Vs. pareri sull’efficacia dell’acido ialuronico in tale situazione visto che da quanto leggo è più indicato nella terapia del ginocchio. Se qualcuno ha esperienze di spalle trattate con il suddetto prodotto mi piacerebbe conoscere i risultati.

Grazie a chi risponderà.
Bruno
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Personalmente, ed in particolari condizioni, ho usato l'acido ialuronico quale terapia infiltrativa nella spalla con buoni risultati, soprattutto dal punto di vista sintomatico.
Tanti auguri

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Attivo dal 2006 al 2010
Ex utente
Gent.mo Dr. Milano,
grazie della risposta. Dopo quanti giorni dall'infiltrazione il paziente ha manifestato dei miglioramenti (attenuazione dei dolori)?

Buona giornata
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
la risposta alla terapia è molto soggettiva. Un paziente reagisce in maniera diversa dall'altro.
In genere comunque dopo la 3 infiltrazione si incominciano ad avere benefici
[#4]
dopo
Attivo dal 2006 al 2010
Ex utente
Ho fatto i RX alla spalla e tra 15 gg farò la R.M.
C'è una calcificazione al tendine piuttosto grossa.
Ho fatto la seconda infiltrazione di Artz.
Sino agli esiti della R.M. l'ortopedico non mi fa fare altre terapie.
Vorrei chiedere ai Sigg. Medici, sulla base delle loro esperienze, se un eventuale intervento chirurgico può essere di dubbio esito (mi spaventa il fatto che oltre a pulire la calcificazione poi bisogna aggiustare il buco sul tendine - scusate la mia terminologia) e quali sono i tempi di astensione dal lavoro (non potrei assentarmi per più di 15/20 giorni)e quelli di recupero. Inoltre chiedo se esiste la possibilità di evitare l'intervento magari provando con onde d'urto o che altro.
Grazie a chi vorrà rispondere.
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dopo
Attivo dal 2006 al 2010
Ex utente
Chiedo ai Sigg. medici, se l'acido ialuronico può in qualche misura far regredire le calcificazioni:

Grazie a chi risponderà.
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Gentile utente,
le calcificazioni sono espressione di una infiammazione cronica (il tendine subisce un danno, il danno provoca l'infiammazione, l'infiammazione provoca la calcificazione).
La terapia infiltrativa di qualsiasi tipo non agisce sulle calcificazioni.
Personalmente non amo le onde d'urto (dolorose e di dubbia efficacia), ma è solo il mio parere.
Se nel suo tendine vi è una lacerazione (il buco che lei dice), credo che sia fondamentale eseguire l'intervento chiururgico, soprattutto alla sua età.
I tempi di recupero dopo l'intervento sono di circa due mesi.

Spero di essere stato esaustivo.
Tanti auguri
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dopo
Attivo dal 2006 al 2010
Ex utente
Buon giorno, Egr. Dott. Milano
Sì, la Sua risposta è stata esaustiva.
Però aggiorno un pò la situazione.

Ho fatto la risonanza magnetica + Rx. L'ortopedico reputa che non è il caso di intervenire chirurgicamente poichè il tendine è integro anche se mostra un evidente stato degenerativo con relativa infiammazione. Non ritiene nemmeno di fare la terapia con onde d'urto in quanto le calcificazioni, presenti proprio sul tendine, sono piuttosto piccole e dice che tale terapia è più appropriata nel caso di calcificazioni più grosse.
Il cortisone non me lo vuole fare perchè teme che potrebbe causare più danni che benefici.
Mi ha fatto una terza infiltrazione di acido ialuronico e la prossima settimana inizierò delle sedute fisioterapiche finalizzate a recuperare l'elasticità del tendine.
Temo però che un'azione fisioterapica persistendo uno stato infiammatorio possa essere dannosa, ma d'altro canto ritengo che sia il medico ortopedico che il fisioterapista sappiano quello che fanno.
Ciò che mi preoccupa è, oltre il dolore persistente e la non completa mobilità della spalla, quello che che potrà essere il futuro della mia spalla e del mio tendine.
Ho qualche speranza che il quadro clinico possa migliorare anche se non nell'immediato? Mi accontenterei di meno dolori ed un pò più di mobilità, non pretendo di tornare al 100%.
Pratico diverse attività fisiche (nuoto, ciclismo, mtb, nordic walking) e desidererei riprenderle in maniera soddisfacente.
Quali altri accorgimenti potrei usare per migliorare la mia situazione?
Buona giornata.
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Alla prima domanda rispondo si. Ci sono buone speranze che la situazioni migliori
Alla seconda domanda le rispondo: non faccia nulla di più di quello che le è stato consigliato
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dopo
Attivo dal 2006 al 2010
Ex utente
Egr. Dott. Milano, è più veloce della luce!
Ringrazio davvero di cuore del parere e del consiglio.
In questi casi anche una sola parola aiuta molto soprattutto moralmente.

Buona serata.
Bruno
[#10]
Dr. Cosimo Maria Piazzolla Medico dello sport, Radiologo, Radiologo interventista 7
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Dr. cosimo piazzolla

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Dr. Cosimo Maria Piazzolla Medico dello sport, Radiologo, Radiologo interventista 7
volevo rispondere all'utente 10701 che esiste una nuova tecnica per risolvere definitivamente il suo problema ed è il trattamento percutaneo ecoguidato che io faccio con estremo successo.
La tecnica consiste sotto guida ecografica nell'introduzione di 2 aghi e con soluzione fisiologica si rimuove la calcificazione in 10 minuti e le strarà benissimo
saluti
[#12]
dopo
Attivo dal 2006 al 2010
Ex utente
Egr. Dr. Piazzolla,
è molto interessante ciò che scrive. Mi permetta di chiederle se il trattamento prevede una fase successiva di riabilitazione e se ci può essere tuttavia il pericolo che il tendine venga in qualche modo lesionato.
Cordiali saluti.