Discreta artrosi gleno-omerale ed acromion-claveare borsite calcifica subacromion-deltoidea

Maschio 51 anni sedentario.
Circa due mesi fa ho iniziato ad avvertire dolori persistenti ma sopportabili al deltoide dx. Un mese fa è esploso il dolore a principalmente livello scapolare ma migrante verso deltoide, clavicola anteriore, braccio, avambraccio e polso. In seguito coinvolto anche il collo.
Non ci sono stati eventi traumatici, ma un uso molto intenso (10/12 ore giorno) del mouse.
Dolori molto forti che ormai persistono da un mese: prima diagnosi di tendinite alla cuffia dei rotatori, trattata con antidolorifici (Toradol + Contramal) e poi con infiltrazioni cortisoniche.
Esiti davvero scarsi. Rare fasi di sollievo. Dolori anche durante la notte quasi in qualsiasi posizione.
I dolori sono invalidanti perché devo usare il PC e guidare.
Oggi finalmente ho i referti della Rx e della R.N.M.

Referto RX spalla destra
Proiezioni standard ed arch-view.
Discreta artrosi gleno-omerale ed acromion-claveare.
Acromion conformato a tipo II in proiezione arch-view. Non segni conclamati di conflitto subacromiale. Grossolana calcificazione borsitica sopratrochitaria attribuibile a borsite calcifica subacromion-deltoidea.
Piccoli geoidi artrosici pericervicali omerali.
Trofismo osseo proporzionale all’età.

Referto R.N.M. Spalla destra
Regolare trofismo dei muscoli componenti la cuffia che non presenta alterazioni morfologiche o di intensità di segnale riferibili a rotture né retrazione di ventri muscolari.
Indissociabile dal versante bursale del sovraspinato borsite calcifica.
Regolarmente posizionato il C.L.B., normale per morfologia ed intensità di segnale nelle varie pesature senza segni di tenosinovite.
Ipertrofia acromion-claveare.
Non falde di versamento endoarticolare né sovradistensione delle borse loco-regionali.
Note artrosiche della testa omerale e scapol omerale con qualche irregolarità presumibilmente su base degenerativa dell’apparato di contenzione gleno-omerale.
Se non già eseguita si consiglia valutazione Rx a completamento diagnostico.

Chiedo suggerimenti per un trattamento efficace.
Grazie.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Gentile Utente,

il quadro Rx e RMN depone sicuramente per un quadro artrosico dell'articolazione scapolo-omerale e acromio-claveare. La brosite calcifica e' molto probabilmente il retaggio delle infiltrazioni che, nonostante diminuiscano il dolore, favoriscono la deposizione di sali di calcio e hanno un'azione degenerativa sui tendini. Il primo suggerimento e' di non farne piu'.
Per il resto, visto anche il tipo di sintomatologia che lei riferisce, indagherei anche il rachide cervicale. La sua sintomatologia, oltre ad un problema di spalla, puo' far pensare anche ad una cervico-brachialgia da irritazione delle radici nervose cervicali. E' ovviamente importante stabilire esattamente l'origine del suo dolore per poter instaurare una corretta terapia.
Ammettendo che il suo problema sia solo a carico della spalla, vista l'integrita' della cuffia dei rotatori, una possibilita' e' provare un trattamento fisioterapico di mobilizzazione, trazioni della spalla e terapia antalgica.
Se questa terapia non dovesse dare risultati accettabili, potrebbe essere prea in considerazione la possibilita' di eseguire un'artroscopia di spalla. Sicuramente la sua cuffia dei rotatori, anche se intatta, risente dell'artrosi acromio-claveare e della conformazione curva del suo acromion (tipo II di Bigliani).
L'artroscopia oltre a permettere una valutazione piu' precisa dell'articolazione, permetterebbe di intervenire sull'articolazione acromio-claveare e sull'acromion, aumentando lo spazio sub-acromiale e migliorando lo scorrimento dei tendini della cuffia.
Un cordiale saluto.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore.
In che cosa consiste esattamente un "trattamento fisioterapico di mobilizzazione"? In quanto tempo si potrà risolvere? Il dolore è tale da essere invalidante e non posso permettermelo, così come non credo che io possa andare avanti a lungo con il Toradol.
Non conviene quindi fare subito l'artroscopia che, se ben capisco, non sarebbe solo diagnostica ma anche un intervento per migliorare la situazione.
Grazie di nuovo.
[#3]
Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Consiste in trazioni della spalla per cercare di liberare la spalla da aderenze e, nel contesto, di esercizi di mobilizzazione attiva e attivo assistita per recupeare il movimento.
Sicuramente l'artroscopia non sarebbe solo un intervento diagnostico, anche perche' la RMN e' gia' esplicita sui problemi che lei ha.
La saluto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
L'ortopedico al quale mi sono rivolto, dopo l'esame visivo di RX e RNM, ritiene che tutto derivi dalla "Grossolana calcificazione borsitica sopratrochitaria attribuibile a borsite calcifica subacromion-deltoidea". Pertanto mi ha suggerito di eseguire tre sedute di onde d'urto presso un centro che abbia una macchina "potente" ovvero idro o elettro pneumatica. Così ho fatto: peccato la prima seduta sia stata fissata fra due settimane. Nel frattempo continuare con il toradol e con la borsa del ghiaccio.
Condivisibile?
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
In parte.
Spesso queste calcificazioni sono asintomatiche.
Comunque il collega l'ha potuta visitare, pertanto e' attendibile la sua diagnosi.
Alla fine della terapia avra' la risposta.
La saluto.