Problema operazione cfa

Buona sera a tutto lo staff, cercherò di esporvi il più sinteticamente possibile il mio problema; sono un ragazzo di 27 anni, dopo la diagnosi di conflitto femoro acetabolare il mio ortopedico mi ha consigliato di operarmi in artroscopia. Quando mi sono tolto i pantaloni per farmi visitare si è messo le mani nei capelli dicendo che mettere in trazione l'arto sarebbe stato tutt'altro che semplice per via della mia notevole massa muscolare ( faccio sport da quando ho imparato a camminare) specificando anche che potrebbe esserci la possibilità che l'intervento fallisca. Ora io sono preoccupato dato che il problema limita notevolmente la mia libertà di fare sport. Secondo voi se attuassi un programma intensivo di stretching di ischio- peroneo-tibiali e quadricipite ( in particolare fascio retto-femorale) potrebbe diminuire il rischio sopracitato? Ringrazio in anticipo cordiali saluti
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Dr. Alberto Nicodemo Ortopedico 114 16
Il rinforzo muscolare e lo stretching non variano generalmente il corso della patologia. Si deve anzi stare attenti a non forzare alcuni movimenti (frequentemente la flessione-intrarotazione) che possono peggiorare il conflitto.
Le terapie fisiche, le infiltrazioni, i farmaci sono tutte terapie valide, ma solo sintomatiche. Possono ridurre temporaneamente il dolore, ma le alterazioni anatomiche che portano al CFA permangono. In questi casi la chirurgia è una forma di prevenzione dell'artrosi d'anca e il suo successo dipende da molti fattori, ma soprattutto da quanto è avanzato il danno cartilagineo.
Per quanto riguarda la tecnica chirurgica, a seconda del tipo di CFA, della sua corporatura e di altri fattori si può discutere se sia il caso di fare un intervento artroscopico, open o mini-open.

Cordiali saluti

Dr. A.Nicodemo
www.ancaebacino.it