Problema flessione 3° dito mano sx

Salve, circa un mese fa in seguito ad un incidente con moto, mi è stata fatta una RX della mano sinistra in quanto presentavo il tipico "dito a martello". La diagnosi è stata "rottura sottocutanea tendine estensore lungo 3°dito mano sx"; ho portato la stecca di zimmer in iperestensione per 27 gg e quando mi è stata rimossa il dito era tornato dritto.L'ortopedico me l'ha fatto muovere e dopo grande sforzo ho sentito uno sblocco e la punta del dito è calata di qualche grado.Ora mi ha prescritto il tutore di Stax per 60 gg.Sono passati 10 gg ed il problema che ora ho notato sin dal primo giorno di rimozione della stecca,è un edema (credo si dica così) nella interfalangea tra 1° e 2° falange e gonfiore del dito in quella zona. Col passare dei giorni sta diminuendo ma io riesco a flettere quella zona solo per circa 30°, poi è come bloccato e se insisto fa male.Un'altro ortopedico senza vedere le RX, mi ha detto di aspettare e provare pian piano a piegarlo. Voglio precisare che io sento la forza sia nella flessione che nell'estensione. Vorrei sapere:
Perchè non riesco a flettere più di così? è dovuto all'edema, alla lunga immobilizzazione?
Devo fare una Risonanza magnetica o altre analisi?
Cosa mi consigliate in generale?
In attesa di una vostra risposta, vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
La rottura sottocutanea del tendine estensore chiede in genere una immobilizzazione in iperestensione molto lunga.
In genere dopo 2 mesi la cicatrizzazione si considera completata
Lo stax si tiene in permanenza, lasciando liberi i fori per la traspirazione; è concessa la rimozione occasionale per pulire la mano ma con tante precauzioni perché basta un solo gesto sbagliato ad esempio con l'asciugamani per compromettere il risultato.
Detto questo, mi lascia un attimo perplesso il fatto che Lei a un mese di distanza dal trauma abbia lo stax, ma poi cerchi di piegare il dito e si lamenti che arriva fino a 30°. L'articolazione non va mossa per 2 mesi, Lei dopo un mese la forza in flessione:sono due cose che non vanno. La sollecitazione in flessione del dito determina una trazione sul tessuto cicatriziale immaturo con la possibilità che poi residui un tendine un po' più lungo con conseguente deficit dell'estensione.
Non si preoccupi del gonfiore dell'interfalangea: è quella la sede della lesione del tendine, quindi è normale che ci sia (e che resti anche per molto tempo)
Penso che sarebbe opportuno che Lei chiarisse bene con l'ortopedico tempi e modi dell'uso dello stax.
Ci faccia sapere

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per i suoi consigli dottore, volevo precisare che la rottura del tendine estensore si è verificata nella punta del dito (dito a martello) e senza frammento osseo. L'edema dell'interfalangea è nella parte sotto del dito.
Mi è stato detto da un suo collega che in quella sede, in questi traumi, si verifica una contusione o distorsione e che è solo necessario attendere che si sgonfi e fare opportuna terapia. Ho ritirato le mie Rx ed il referto dice: "non lesioni osteotraumatiche".
Ora porto lo Stax da 12 gg, il dito sembra meno gonfio e l'edema appena diminuito.
Che tempi di recupero ci sono?
Dovrei fare anche una risonanza o non è necessaria?
Grazie ancora.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non vedo il motivo di fare la RM. Ribadisco che date le incongruità "sarebbe opportuno che Lei chiarisse bene con l'ortopedico tempi e modi dell'uso dello stax"
Cordiali saluti