Frattura composta terzo medio scafoide carpale

Salve,

45 giorni fa, a seguito di una brutta caduta, mi sono fratturato lo scafoide carpale della mano destra all'altezza del terzo medio.
Al pronto soccorso, è stato deciso dall'ortopedico di procedere con un trattamento conservativo e mi è stato applicato un gesso "antibrachio-metacarpo-digitale".


Ieri ho effettuato la rimozione del gesso e la visita di controllo in ospedale. Il medico scrive:

"polso fresco e asciutto, rigidità articolare da immobilizzazione, non dolore alla PP in sede della tabacchiera anatomica, non deficit vnp".
"Rx odierno si apprezza iniziale apposizione di callo osseo".

Indicazioni:
inizia mobilizzazione polso per recupero articolare, evitare attività a rischio traumatico per ulteriori 20gg, controllo RX tra 30-40 giorni circa.

E fin qui sembrerebbero buone notizie. Se non fosse che, leggendo il referto del radiologo, riporto testualmente
"Rispetto all'analoga indagine eseguita il 6 maggio 2018 (che sarebbe il giorno in cui mi sono fatto male) permane ancora apprezzabile noto focolaio di frattura composta del terzo medio del corpo dello scafoide carpale di destra in presenza di lievi segni riparativi. Noti e invarianti i restanti reperti"

Mi pare di capire che la frattura c'è ancora e che ci siano LIEVI segni riparativi. A fronte di questo "lieve", vorrei capire se la scelta di non continuare ad immobilizzare il polso sia condivisibile o meno. Ovviamente, il polso mi fa male se effettuo determinati movimenti e non riesco a fletterlo per oltre 40-45°.

Grazie mille
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

forse 45 giorni sono insufficienti.

Va verificato che ci sia una consolidazione prima di muovere il polso.

Buona giornata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale