Ernia discale posterolaterale

Buonasera,
da circa 6 mesi avverto un dolore notturno o dopo uno sforzo alla gamba destra, mi sono recata dal medico ortopedico che mi ha consigliato di eseguire una risonanza lombosacrale.
Ho eseguito questa due giorni fa, ma l'ortopedico che mi segue è in ferie, chiedo quindi consiglio sul referto di questa, che riporto qui di seguito.
Ho 39 anni, non pratico sport ma svolgo un lavoro che mi porta a stare molte ore in piedi.

Risonanza magnetica rachide lombosacrale:
Il canale rachideo mostra regolari ampiezza e morfologia.
Presenza di ernia discale posterolaterale destra in L5-S1 con effetto compressivo sul contenuto rachideo : a tal proposito potrebbe essere utile integrazione con esame funzionale di EMG arti inferiori.
Indenni i restanti livelli intersomatici esaminati.
Moderata ipertrofia degenerativa dei processi articolari ineterapofisari.
Normali per morfologia e struttura i corpi vertebrali.
Normali gli spazi liquorali e le strutture della cauda.

Vi chiedo quindi una delucidazione sul referto, cosa comporta questo tipo di ernia discale?
Cosa sarebbe la moderata ipertrofia degenerativa dei processi interapofisari ?

Vi ringrazio anticipatamente per il vostro consulto, cari saluti.
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Dr. Ibrahim Akkawi Ortopedico 1.2k 114 8
Buongiorno. L'ernia comprime le strutture nervose che causa dolore, alterazione della sensibilità e motilità delle gambe. I processi interapofisari sono le articolazioni tra due vertebre contigue dove passano le radici nervose. Si ipertrofizzano con l'età e causano la compressione dei nervi. L'indicazione all'intervento c'è quando in seguito al trattamento conservativo (farmaci, calo ponderale, ginnastica, terapie fisiche, ozonoterapia, infiltrazione epidurale...) il dolore persiste per più di sei mesi (costante), perdita della sensibilità e motilità delle gambe. Saluti

Dr. Ibrahim Akkawi
Specialista in Ortopedia e Traumatologia

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Concordo con quanto scrive il collega, ma ritengo che non bisogna aspettare la" perdita di motilità alle gambe" per intervenire.