Distorsione caviglia e soluzione chirurgica

Maschio, 44 anni, 78 chili, piedi piatti e uso di plantare. Ho rimediato l'ennesima distorsione alla caviglia destra, la diagnosi recita trauma distorsivo tbt dx, gli rx dicono rapporti articolari nei limiti, esiti di pregressi traumatismi, tumefazioni dei tessuti molli perimalleolari.
In breve io prendo distorsioni da 25 anni, quasi ogni anno, la caviglia è molto instabile, ogni volta si "risistema" e non lascia dolore o gonfiore, ho un ottima muscolatura ma è vulnerabile, per altro oltre ai "legamenti lassi" come mi è stato detto, ho subito (molti anni fa, a calcio) il distacco dell'apice mediale del malleolo interno. L'altro giorno, visitato al pronto soccorso per questo episodio, per la prima volta mi è stato detto di valutare l'ipotesi dell'intervento, a cielo aperto perchè l'atroscopia forse è inefficacie in questi casi, una volta finita la terapia che ho in corso. Se fosse risolutiva, l'idea che sia a cielo aperto non mi spaventa. Mi aiutate a capire che efficacia ha la chirurgia in casi del genere? grazie
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Dr. Alberto Picinotti Ortopedico 324 21
Buongiorno, da quanto scrive non si comprende se il problema è sul versante esterno o interno dell'articolazione. Comunque La ricostruzione chirurgica generalmente da buoni risultati e duraturi nel tempo anche se le tecniche sono diverse a seconda della gravità.
La tecnica artroscopica è spesso utilizzata insieme a quella OPEN per eseguire sia una toilette delle lesioni cartilaginee spesso associate sia per eliminare l'eventuale impingement presente. La presenza di piede piatto non inficia il risultato della chirurgia, anche se spesso comporta l'uso di plantari nel post-operatorio.

Dr. alberto  picinotti

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dopo
Utente
Utente
La distorsione attuale riguarda la parte esterna della caviglia dx, il distacco malleolare pregresso riguarda invece l'interno, se intendo bene l'assenza dell'apice mi rende più instabile e i legamenti lassi non riescono a tenere la caviglia quando appoggio male. Non ho capito invece se l'intervento preveda anche la ricostruzione dell'apice o agisca solo sui legamenti. L'altro dubbio è se la stabilizzazione voglia dire perdita di elasticità o maggior rischio di rottura del legamento, che immagino venga "riteso". Grazie ancora
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Dr. Alberto Picinotti Ortopedico 324 21
andiamo per ordine:
la lesione esterna prevede una ricostruzione o con un lembo di peristio (la membrana che ricopre l'osso) o con un trasferimento tendineo (su internet puo' trovare con facilità le varie tecniche).
La lesione mediale spesso richiede un ritensionamento che in effetti all'inizio determina una certa rigidità, ma poi la elasticità (nel sua caso lassità - lo dimostra il piede piatto)comporterà una progressiva ripresa della normale motilità della caviglia.

Tutto sommato non è un problema il distacco osseo. esso ha valore indiretto solo per indicare che c'è stata una lesione legamentosa.