Arto inferiore livido dopo frattura

Buongiorno,

Sono stato ingessato per 40gg dopo frattura scomposta di perone e tibia, quest’ultima ridotta con chiodo endomidollare.


Dopodichè, al controllo ortopedico e RX, mi è stato tolto il gesso e sostituito con tutore a gambaletto, poiché il perone è completamente guarito, mentre si deve completare la formazione del callo osseo alla tibia.


In queste condizioni l’ortopedico mi ha lasciato libero di muovere ginocchio e (rimuovendo il tutore) la caviglia, ma non posso assolutamentr caricare il peso del corpo fino a prossimo controllo (altri 30gg).
Inoltre, viste le mie condizioni generali di salute e la relativa mobilità (andatura monopodale sulle stampelle), non devo prendere l’eparina.


Scrivo qui perché mi preoccupa il colore violaceo scuro che assume il piede pochi secondi dopo che pongo la gamba in posizione verticale, anche se - come prescritto dal medico - non carico peso, magari solo seduto alla sedia, o con la gamba penzoloni mentre mi reggo alle stampelle.
Tutto torna alla normalità pochi secondi dopo aver riposto la gamba in posizione orizzontale, parallela al suolo.


C’è da aspettarsi questo comportamento e colorazione dell’arto in questo stadio della guarigione?
Devo evitare la colorazione violacea o posso, quando necessario, tenere un po’ la gamba in verticale (es.
: seduto a tavola per consumare il pasto)?


PS: non posso rivolgermi all’ortopedico che mi ha operato e visitato, mi sono trasferito.


Ringrazio fin d’ora coloro che vorranno lasciarmi un consiglio/parere.


Cordiali saluti.
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Dr. Riccardo Foti Ortopedico 7 1
Buongiorno,
Pur mancando dei dati fondamentali per una valutazione oggettiva, mi sento di tranquillizzarla rispetto alla colorazione cianotica della sua gamba, poiché dopo un periodo di immobilizzazione e in seguito alla frattura, tra l’altro senza poter caricare sull’ arto operato, è normale avere l’arto violaceo.
Questo è dovuto alla mancanza di efficienza dall’azione muscolare che consente il drenaggio del sangue verso l’alto in direzione del cuore.
Per ridurre questa situazione è opportuno tenere l’arto in posizione antideclive e azionare i muscoli della gamba muovendo piede e caviglia. In aggiunta consiglierei in gambaletto elastico a compressione graduata, e ovviamente una valutazione clinica con radiografie recenti.

Dr. Riccardo Foti
Chirurgo Ortopedico e Traumatologo

[#2]
dopo
Utente
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Dr. Foti, la ringrazio per il suo tempo e la sua risposta.
Saluti.