Risonanza magnetica menisco

Carissima Equipe
vi chiedo di spiegarmi un problema che va avanti ormai da gennaio di quest'anno. Mio fratello di 14 anni,a seguito di un infortunio si è dovuto operare l'11 marzo ad entrambi i menischi del ginocchio destro. Dopo la riabilitazione gli hanno detto che poteva tranquillamente giocare a calcio o a qualsiasi altro sport,ma dopo circa 15 giorni di attività sui campi di calcetto,si è fatto male di nuovo. La dinamica è stata però totalmente estranea al gioco del calcio,infatti mentre era a scuola,si è fatto indietro con la schiena e,secondo quanto riferito da lui,ha sentito che il menisco aveva fatto qualche movimento all'interno del ginocchio,in quanto non riusciva più a stendere la gamba.
Lo abbiamo accompagnato dal dottore che lo ha operato,che io a mio modesto parere ritengo un emerito ignorante (gli ha operato entrambi i menischi quando 4 specialisti avevano detto che doveva essere corretta una lesione solo del menisco laterale,ma magari ha avuto ragione lui...se ha di nuovo dolore però è di certo colpa sua). Ritornando al discorso di prima,il dottore gli ha detto di sottoporsi nuovamente a risonanza magnetica,effettuata il 19 Maggio e consegnataci il 26. Non ho ancora avuto notizie da questo dottore,in quanto l'ho chiamato e mi ha detto di andare al suo studio,ho fissato un appuntamento,ma tutte le persone che venivano mi passavano davanti...non si sa perchè,forse perchè a me la visita era gratuita e agli altri prendeva la bellezza di 100€,per di più senza rilasciare scontrino o altro.
L'esito della risonanza è il seguente:
Esiti di meniscectomia laterale subtotale, con residuo del corno anteriore: presenza, nella spongiosa tibiale sottostante, di un'area di elevato segnale nelle sequenze T2*w e STIR, ascrivibile, verosimilmente, ad edema trabecolare osseo su base distrofica. Concomita ispessimento capsulare del comparto esterno, includente il collaterale che appare edematoso.
Piccola area di elevato segnale in STIR nella spongiosa sottocorticale metafisaria posteriore della tibia, riferibile a difetto fibroso: regolare la corticale contigua, non significativa reazione periostale.
In sede il menisco mediale,che appare tuttavia assottigliato e disomogeneo. Rotula in sede, presenza di modico idrarto con parziale distensione del recesso sovrarotuleo.
Note sinovitiche,più evidenti al comparto anteriore ed al pivot centrale.
Regolari per morfologia, segnale e decorso, i legamenti crociati ed i complessi capsulo-legamentosi e muscolo tendinei dei comparti mediale ed anteriore.
Vi chiedo se è necessario un nuovo intervento e in quanto tempo potrà tornare a giocare a calcetto. Magari potete consigliarmi quale attività può fare o altro. Grazie infinite per l'attenzione!
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Gentile utente,
mi consenta di risponderle che non si tratta di un caso facile dal momento che il paziente, peraltro molto giovane, e' gia' stato sottoposto ad intervento chirurgico.
La difficolta' di fornire pareri di tale tipo attraverso un consulto on-line e' legata alla impossibilita' di visitare il ginocchio e di procedere ad un esame diretto della Risonanza Magnetica.
Leggendo il refero RMN che lei pone alla nostra attenzione non emerge nulla di preoccupante e, quanto e' riportato, e' compatibile con il recente intervento al ginocchio.
Sono portato a pensare, con il limite non trascurabile di non aver mai visitato il ginocchio ne' tantomeno di aver visto la risonanza magnetica, che il ragazzo sia tornato in campo senza una adeguata preparazione dal punto di vista muscolare!!!
Dunque per prima cosa, se ha dolore, curerei l'infiammazione:
1) Ghiaccio locale
2) Cerotto antiinfiammatorio tutte le sere prima di coricarsi per i prossimi 20 - 30 gg.
3) Laserterapia
Successivamente, quando ci sara' meno dolore locale eseguirei almeno 3 settimane di potenziamento in acqua:
1) Nuoto a stile libero
2) Nuoto con tavoletta natatoria
3) Ginnastica in acqua alta almeno sino a livello de torace del ragazzo.
Infine inizierei un programma misto di stretching globale della muscolatura dell'arto inferiore e di potenziamento progresivo con pesi ed elastici.
Tale programma di potenziamento dovra' durare almeno 1 altro mese.
Lo so sembra molto tempo ma allo stato delle cose mi sembra cio' che di meglio si possa fare.
Se il sisntomo persiste utile una rivalutazione accurata specialistica.
Cordiali saluti.

Dr. Roberto LEO

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio sentitamente!
Stamane sono andato dall'ortopedico con mio fratello...ma come pensavo non è stato granchè esaustivo,praticamente mi ha spiegato che è un problema dovuto al ginocchio che non si è ancora assestato dopo l'intervento.
Si,mio fratello ha fatto qualche partita a pallone,è vero,ma in qualità di portiere nel campo da calcetto sotto la mia supervisione,in quanto gestore e non ha fatto di certo sforzi fisici eccessivi...cioè oltre a fare un salto di 10cm ogni tanto e qualche piegamento sulle ginocchia non si è tuffato,perchè dopotutto è irresponsabile fino a un certo punto,sa bene che rovinarsi le ginocchia a 14 anni è una cosa da non sottovalutare minimamente.
Colgo ancora l'occasione per ringraziarLa per la sua cortesia e disponibilità a rispondermi,se possibile però vorrei chiederle un ulteriore chiarimento (una mia curiosità...)
è possibile che il dolore sia causa di un'operazione andata male? se le scrivo anche il referto della prima risonanza magnetica,sarebbe possibile per Lei capire se si dovevano operare entrambi i menischi o ci vorrebbe una visita?
ps. se si trova dalle mie parti,costiera amalfitana e posillipo,sarei ben lieto di offrirLe una partita! :)
Ancora grazie
[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Comunque mio fratello dice di non avere molto dolore,solo un pò di fastidio quando per esempio piega tutto il ginocchio...poi dice di temere un blocco quando per esempio è steso sul divano e perciò non vuole piegare il ginocchio o muoversi bruscamente...è possibile che vada incontro al rischio di "bloccare" il ginocchio facendo dei movimenti bruschi?
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Ritengo improbabile, alla luce della storia clinica, la possibilita' di un blocco articolare.
Tutto cio' ovviamente con i limiti gia' citati nel post precedente.
Saluti