Tendine del dito indice

Gentile Dottore, circa 3 settimane fa in seguito a una caduta ho subito una apparente lussazione del dito indice, a cui non ho dato troppa importanza nei giorni seguenti. Dopo 5 giorni dall'incidente, iniziando a notare lividi sul lato del dito mi sono recato dal medico di famiglia il quale mi ha diagnosticato una lesione al tendine "en boutonniere" e mi ha immobilizzato l'articolazione per i 10 giorni successivi.
Trascorsi i 10 giorni mi è stato consigliato di fare degli esercizi di riabilitazione che consistono nel tener ferma la prima falange ( non so se è la prima, l'articolazione che collega il polso al dito ) e di muovere il dito evitando di sentir dolore. Mi è stato detto che la riabilitazione del dito potrà durare anche due mesi.
A oggi riesco con fatica a piegare il dito di cira 80 gradi.

Ora vengo al punto. E' molto difficile trovare medici specializzati in ortopedia e quindi chiedo qui un altro parere pur considerando che una consultazione on-line difficilmente potrà essere attendibile quanto una visita medica. Sono preoccupato e scocciato da questa situazione poichè essendo un musicista-strumentista ho bisogno di sapere che tipo di danno ho subito e quali sono secondo lei le indicazioni più opportune al quale attenersi.
Mi scuso per averle chiesto di giudicare la diagnosi di un altro professionista ma la prego di non porre limiti alla sua risposta. Ciò che chiedo è un secondo parere che, nel caso sia diverso dal primo, verrà preso in considerazione e ridiscusso davanti a esami piu accurati.
La ringrazio
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Ortopedico attivo dal 2008 al 2013
Ortopedico
Gentile utente come amante della musica sono onorato di risponderle e spero di rendermi utile.
Devo purtroppo manifestare alcune perplessità: in primo luogo sulla diagnosi che spero sia sbagliata in quanto la lesione "en boutonniere" è molto seria e necessiterebbe di intervento chirurgico.
Propendo per l'uso di un termine non ben conosciuto.
Secondo: 10 giorni di immobilizzazione non hanno senso compiuto in quanto la riparazione di lesioni fibrose avviene in 20-25 giorni; si può accorciare i tempi solo sotto controllo e per talune lesioni.
Ho la sensazione che si tratti di una "distorsione" della articolazione a metà dito, fatto abbastanza comune.
In questo caso (e spero sia così) dovrebbe tornare tutto normale, ma trattandosi di piccole articolazioni i tempi possono essere lunghi perché occorre non forzare il movimento pena un irrigidimento dell'articolazione.
Posso sapere che strumento suona? Potrei essere più preciso.
Sarebbe poi stato meglio eseguire una radiografia, considerando il suo lavoro.
[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
La ringrazio per avermi risposto,
avevo avuto anch'io qualche perplessità sulla scelta del termine "en boutonniere" in quanto dopo una breve ricerca ho potuto constatare che questo tipo di lesione ai tendini è sempre collegata a problemi di artrite.
Non soffrendone ho pensato a un semplice scambio di vocaboli da parte del mio medico curante.
Mi sono dimenticato di riferirle che tuttora il dito indice (mano sx) presenta gonfiore.

Suono strumenti a corda, quali chitarra, violoncello, , bouzuki, banjo, basso... ma anche pianoforte, clarinetto.

Non ho eseguito una radiografia perchè credevo che si trattasse di una semplice lussazione.

Grazie ancora.
[#3]
Ortopedico attivo dal 2008 al 2013
Ortopedico
Il sospeto di lussazione "impone" l'esecuzione di radiografia: possono associarsi lesioni ossee vicino all'articolazioen che modificano la prognosi e la terapia.
Il gonfiore è l'ultimo a sparire dopo che il dito ha riacquistato buona mobilità.
Il suonare la chitarra impone una forte flessione della articolazione media del secondo dito, dovrà avere pazienza.
Per essere sicuri che non si tratti di lesione "en boutoniere" deve verificare che quando flette il dito i tre segmenti del dito si muovano nella stesa direzione (in flessione) e che poi la successiva estensione sia equivalente seppur limitata.
Se la radiografia non da partecipazioni ossee tipo fratture rimane il discorso precedente.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Ho verificato che la flessione e l'estensione dei tre segmenti del dito avvengono tutti sullo stesso asse di rotazione, stessa direzione. Confrontandone il movimento con il dito sano della mano destra non ho notato differenze sostanziali.
Cosa mi consiglia di fare? pensa che potrebbe essere utile una radiografia a quasi un mese dall'incidente o è invece il caso di attendere ancora, senza sforzare il dito? o forse esistono altri tipi di esami o controlli?
Devo comunque spendere due parole a favore del mio medico di famiglia che nonostante sia solito cadere in errori grossolani nell'uso di termini, credo che sappia riconoscere un osso rotto, in quanto professionista.
La prego di rispondermi con più sincerità possibile, anche riguardo a quest'ultima affermazione.

La ringrazio ancora una volta per il servizio svolto, per il tempo dedicatomi e per il disinteresse (quello pecuniario) con cui lei e i suoi colleghi svolgete questo lavoro.
[#5]
Ortopedico attivo dal 2008 al 2013
Ortopedico
Se non ha notato differenze sostanziali nell'arco di movimento fra dito sano e malato questo è un buon segno.
Qualche volta la radiografia ha lo scopo, in assenza di sbocchi terapeutici alternativi, di consapevolizzare il paziente sui tempi di recupero.
A distanza di un mese dal trauma non vi sono terapie alternative da considerare se non il recupero funzionale che nel suo caso deve essere il più "morbido" possibile.
L'unico modo per recuperare "morbidamente" è adeguare il movimento all'arco concesso arrivando a percepire un dolore assolutamente sopportabile quasi solo un fastidio, e eseguire questo movimento con regolarità.
Comprendo che le dita le servono per lavorare e che quindi subentri uno stato di attesa della guarigione, ma cerchi di non partecipare troppo emotivamente allo stato del suo dito perchè questo allunga i tempi.
Il riconoscimento delle fratture è un fatto complesso che comporta esperienza specifica, sensibilità, capacità di empatia con il paziente, razionalità. Faccio l'ortopedico da 34 anni e solo in questi ultimi anni riesco a fare diagnosi di frattura alla visita con una approssimazione del 90% con il restante 10% di fratture non sospettate ma che poi risultano di modesta gravità.
Poi ci sono le frature sospettate e che non ci sono, per fortuna.
Uno dei settori nei quali le fratture anche sospettate si presentano con aspetti non previsti è quello delle dita della mano.