Sinusite seni frontali
Salve,
a seguito di un raffreddore e facendo pesca subacquea, ho contratto una sinusite che si è aggravata per via dell'acqua di mare poco pulita e sforzando un po’ la compensazione dei seni paranasali frontali.
La terapia che ho seguito per 2 settimane è stata:
amoxillina e acido clavulanico
clenin e fluibronc aerosol
con buon risultati .
Attualmente ho un po’ di dolore se comprimo con le dita le cavità frontali all’altezza delle sopraciglia.
Ho provato ad immergermi in apnea, ma la compensazione avviene a tratti poiché gli osti sono ancora parzialmente chiusi ed infiammati.
Esiste un farmaco o una terapia capace di aprire gli osti?
Oppure, cosa posso fare per guarire definitivamente e riprendere con le immersioni?
Grazie.
a seguito di un raffreddore e facendo pesca subacquea, ho contratto una sinusite che si è aggravata per via dell'acqua di mare poco pulita e sforzando un po’ la compensazione dei seni paranasali frontali.
La terapia che ho seguito per 2 settimane è stata:
amoxillina e acido clavulanico
clenin e fluibronc aerosol
con buon risultati .
Attualmente ho un po’ di dolore se comprimo con le dita le cavità frontali all’altezza delle sopraciglia.
Ho provato ad immergermi in apnea, ma la compensazione avviene a tratti poiché gli osti sono ancora parzialmente chiusi ed infiammati.
Esiste un farmaco o una terapia capace di aprire gli osti?
Oppure, cosa posso fare per guarire definitivamente e riprendere con le immersioni?
Grazie.
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Prof. Giorgio Bandiera
Otorinolaringoiatra, Foniatra
60 2
prima di tutto le consiglio di sospendere le immersioni fino a quando la situazione non si sarà completamente normalizzata. il perdurare della sintomatologia è verosimilmente legata al permanere di uno stato infiammatorio della mucosa del meato medio. le consiglio un periodo di almeno 20 gg di terapia con uno steroide topico. dopo la terapia sarebbe opportuno eseguire una tc cranio in proiezione assiale e coronale per lo studio del complesso ostio meatale. tale esame permetterà di orientare altre successive terapie o permetterle di ricominciare tranquillamente la sua attività subacquea.
Prof. giorgio bandiera
direttore U.O. chirurgia endoscopica rinosinusale
policlinico SantAndrea
università "Sapienza" Roma
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8.8k visite dal 23/08/2009.
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