Tinnito/acufene post concerto
Buonasera.
Sono a chiedere un consulto.
Spiego la vicenda:
Circa 10 giorni fa assisto a una sorta di concerto, e mi trovo esattamente a uno-due mt da una delle casse, per circa 3 ore.
Mi accorgo subito che il rumore è molto forte e di un fastidio alle orecchie, maggiormente a quello rivolto verso la cassa (il sx).
Il giorno dopo percepisco lieve ovattamento a sx e un lieve acufene/tinnito, variabile e fastidioso solo nel silenzio, a entrambe le orecchie ma maggiormente a dx.
Tali sintomi permangono fino a due giorni dopo.
Il terzo giorno va meglio per quanto riguarda l'ovattamento, non sento quasi nessuna differenza tra le due orecchie.
Permane invece acufene, sempre maggiore a dx.
Chiedo un consulto informale a una collega orl (sono medico anche io, specializzanda in psichiatria) che mi manda a fare audiometria, risultata normale.
La collega orl ("disturbata" informalmente mentre lavorava, quindi non un consulto classico) mi da una occhiata rapida con otoscopio dicendomi che se ci sento allora è tutto ok.
Mi dimentico quasi della cosa per un paio di giorni, seppur permanga il tinnito, invece poi a circa 5 giorni dal concerto torna di nuovo la sensazione di ovattamento a sx, che dura qualche giorno (con intensità variabile).
Oggi, a circa 10 giorni, per la prima volta va di nuovo meglio l'ovattamento a sx.
Nel complesso però avverto peggiorato il tinnito/acufene, ora uguale in entrambe le orecchie (forse adesso maggiormente a sx), che sento abbastanza fastidioso nel silenzio, sebbene nel rumore non lo avverto se non ci faccio caso.
In tutto ciò, ho anche avuto una sorta di raffreddore per cui non da escludere una concausa per quanto riguarda l'ovattamento dell'orecchio sx.
Anche se questo era migliorato in un momento in cui il raffreddore era peggiore, e peggiorato quando il raffreddore stava guarendo.
La mia domanda in sostanza è: presumendo un danno, o comunque un affaticamento, della coclea, avrebbe senso tentare una terapia essendo passati 10 giorni, per favorire la scomparsa del tinnito/acufene?
Ho letto di terapie con deltacortene e farmaci vasoattivi che però sarebbero da iniziare molto precocemente.
La collega specializzanda orl non mi ha minimamente proposto nulla del genere.
La seconda domanda è: l'ovattamento, essendo stato fluttuante, può essere comunque connesso a un trauma acustico?
Oppure se lo fosse sarebbe stabile nel tempo, e al massimo migliorerebbe gradualmente?
Per quanto riguarda il mio stato attuale, al momento non sento un ovattamento dell'orecchio sx (che sentivo fino a ieri) , però ho questo acufene bilaterale, debole e a frequenza acutissima, fastidioso nel silenzio, lievemente peggiorato rispetto ai primi giorni dopo l'esposizione al suono.
Talvolta nell'orecchio sinistro pare come "sovrapporsi" un acufene a frequenza più bassa, lievemente più intenso, che però poi cessa spontaneamente.
Ho 31 anni.
Sono a chiedere un consulto.
Spiego la vicenda:
Circa 10 giorni fa assisto a una sorta di concerto, e mi trovo esattamente a uno-due mt da una delle casse, per circa 3 ore.
Mi accorgo subito che il rumore è molto forte e di un fastidio alle orecchie, maggiormente a quello rivolto verso la cassa (il sx).
Il giorno dopo percepisco lieve ovattamento a sx e un lieve acufene/tinnito, variabile e fastidioso solo nel silenzio, a entrambe le orecchie ma maggiormente a dx.
Tali sintomi permangono fino a due giorni dopo.
Il terzo giorno va meglio per quanto riguarda l'ovattamento, non sento quasi nessuna differenza tra le due orecchie.
Permane invece acufene, sempre maggiore a dx.
Chiedo un consulto informale a una collega orl (sono medico anche io, specializzanda in psichiatria) che mi manda a fare audiometria, risultata normale.
La collega orl ("disturbata" informalmente mentre lavorava, quindi non un consulto classico) mi da una occhiata rapida con otoscopio dicendomi che se ci sento allora è tutto ok.
Mi dimentico quasi della cosa per un paio di giorni, seppur permanga il tinnito, invece poi a circa 5 giorni dal concerto torna di nuovo la sensazione di ovattamento a sx, che dura qualche giorno (con intensità variabile).
Oggi, a circa 10 giorni, per la prima volta va di nuovo meglio l'ovattamento a sx.
Nel complesso però avverto peggiorato il tinnito/acufene, ora uguale in entrambe le orecchie (forse adesso maggiormente a sx), che sento abbastanza fastidioso nel silenzio, sebbene nel rumore non lo avverto se non ci faccio caso.
In tutto ciò, ho anche avuto una sorta di raffreddore per cui non da escludere una concausa per quanto riguarda l'ovattamento dell'orecchio sx.
Anche se questo era migliorato in un momento in cui il raffreddore era peggiore, e peggiorato quando il raffreddore stava guarendo.
La mia domanda in sostanza è: presumendo un danno, o comunque un affaticamento, della coclea, avrebbe senso tentare una terapia essendo passati 10 giorni, per favorire la scomparsa del tinnito/acufene?
Ho letto di terapie con deltacortene e farmaci vasoattivi che però sarebbero da iniziare molto precocemente.
La collega specializzanda orl non mi ha minimamente proposto nulla del genere.
La seconda domanda è: l'ovattamento, essendo stato fluttuante, può essere comunque connesso a un trauma acustico?
Oppure se lo fosse sarebbe stabile nel tempo, e al massimo migliorerebbe gradualmente?
Per quanto riguarda il mio stato attuale, al momento non sento un ovattamento dell'orecchio sx (che sentivo fino a ieri) , però ho questo acufene bilaterale, debole e a frequenza acutissima, fastidioso nel silenzio, lievemente peggiorato rispetto ai primi giorni dopo l'esposizione al suono.
Talvolta nell'orecchio sinistro pare come "sovrapporsi" un acufene a frequenza più bassa, lievemente più intenso, che però poi cessa spontaneamente.
Ho 31 anni.
Cara collega, premetto che in caso di acufene sono ovviamente da escludere tutte le condizioni di pertinenza ORL che lo possano causare. Personalmente mi occupo di acufene cronico, persistente e refrattario ad altri trattamenti. Molti miei pazienti sono musicisti, anche noti. Una esposizione prolungata a 100dB di intensità sonora, oppure una esposizione momentanea a 104dB possono creare un danno permanente dell'orecchio. Speriamo non sia questo il tuo caso, ma non si può ovviamente escludere.
Nei casi resistenti si interviene con la radiofrequenza dei nervi che possano potenziare il sintomo, in particolare dei nervi auricolotemporali. Procedura non lesiva, che offre grandi soddisfazioni professionali a me e un impressionante miglioramento della qualità di vita del paziente.
Prima di pensare ad un tale percorso, ti consiglierei in ogni caso un trattamento aggressivo con Deltacortene. Se a distanza di un mese il sintomo persiste, non esitare a contattarmi via mail o whatsapp. Maggiori informazioni potresti trovare sul mio sito.
Cordiali saluti,
Panagiotakos
Nei casi resistenti si interviene con la radiofrequenza dei nervi che possano potenziare il sintomo, in particolare dei nervi auricolotemporali. Procedura non lesiva, che offre grandi soddisfazioni professionali a me e un impressionante miglioramento della qualità di vita del paziente.
Prima di pensare ad un tale percorso, ti consiglierei in ogni caso un trattamento aggressivo con Deltacortene. Se a distanza di un mese il sintomo persiste, non esitare a contattarmi via mail o whatsapp. Maggiori informazioni potresti trovare sul mio sito.
Cordiali saluti,
Panagiotakos
Dr. Evangelos Panagiotakos
Anestesista Rianimatore,
specialista in Terapia del Dolore
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 336 visite dal 13/02/2025.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.
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