Esiste un tampone specifico per l'a/h1n1?

Gentilissimi dottori, vorrei raccontare un’episodio capitatomi di recente che riguarda la psicosi da suina. Premetto che ad ingigantire “l’evento” contribuiscono, oltre ai mass-media ed alla loro disinformazione, anche alcuni medici di base e pediatri. Uno dei miei 4 figli, V. di 12 anni e perfettamente sano, prende una brutta tosse catarrale e febbre piuttosto alta (39°-39,5°) tenuta sotto controllo con paracetamolo. Al terzo giorno decidiamo farlo visitare prima da un medico di base (amico di famiglia) il quale, dopo averlo auscultato, ci dice che il ragazzo ha probabilmente un principio di broncopolmonite e che lui, non essendo il suo medico, non può prescrivergli nulla, ma consiglia vivamente di farlo visitare dal suo pediatra, cosa che facciamo immediatamente.
Questi, dopo auscultazione e visita di rito, ci dice che assolutamente bisogna portarlo in ospedale (pare sia necessario effettuare un tampone di verifica) perché sicuramente (secondo lui) ha contratto il virus della suina (A/H1N1) e che con un focolaio di broncopolmonite che pare sia in atto (ancora secondo lui) il quadro clinico potrebbe deteriorarsi. Si congeda senza alcun rilascio di ricetta medica (davvero strano). Andiamo in ospedale, visita medica, radiografie, consulenza pediatrica, diagnosi: nessuna broncopolmonite in atto (solo muco catarrale che ha ingannato i dottori che lo hanno visitato) e scopro che a tutt’oggi non esiste un test con tampone per l’influenza suina (A/H1N1), ma solo un test con tampone per tutte le numerose influenze “A” in circolazione.
Altra precisazione del pediatra incontrato in ospedale: anche se dovesse avere la suina nessun allarme, ma solo cautela, mascherina per evitare che la saliva espulsa con la tosse possa infettare altri, spremute d’arancia, frutta, verdura, tachipirina se sale la temperatura, un po’ di aerosol per il catarro. No antibiotici. Il vaccino è superfluo se si è sani.
Mi/Vi chiedo perché, oltre alla solita disinformazione dei media, anche i pediatri ed i medici di base contribuiscono a creare questo “clima di ecatombe”, terrorizzando genitori e ragazzi quando, invece, questa influenza suina risulta essere “banale” e pericolosa solo in concomitanza di altre patologie, così come lo sono state tutte le altre meno “sponsorizzate”?
E' una "influenza mediadica?"
Cosa ne pensate?
GRAZIE
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
L'influenza di tipo A non è piu' pericolosa di quella stagionale. Come giustamente da lei detto, puo' complicare una grave patologia pre-esistente. Per la diagnosi certa di questa nuova influenza c'è uno specifico tampone faringeo. Per quanto riguarda suo figlio, non mi sembra che ci siano motivi di preoccupazione, visto che le indagini radiologiche e la visita medica hanno escluso complicanze come la polmonite. Penso anch'io che ci sia troppo terrorismo mediatico. Cordiali saluti

Dr. Raffaello Brunori

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Utente
Utente
Grazie dottore.
Approfitto della disponibilità per chiedere se l'echinacea e i fermenti lattici vivi possano essere un valido aiuto per combattere questa influenza (e le altre in genere).
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Non credo proprio. Come per ogni influenza, utili semmai, degli immunostimolanti. Chieda al suo Medico Curante
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dopo
Utente
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Gentili dottori, ma a cosa serve davvero fare in ostedale il tampone nasale se poi nessuno di questi è attrezzato per definire con precisione se si tratta di influenza suina(A/H1N1), ma solo se si è stati colpiti da una delle tante influenze A in circolazione?
Per esperienza personale posso raccontare che la prassi adottata mi sembra a dir poco sconcertante: Novembre 2009, arrivo al pronto soccorso (di sera), accertamento dei sintomi, flebo per aiutare la respirazione (avevo una sensazione di occlusione alle vie respiratorie), visita e consulenza medica con le quali si stabilisce che sarebbe il caso di ricoverarsi per accertamenti. Ricovero al reparto Medicina in stanza con altri 3 pazienti (anziani) con patologie diverse dalla mia. Il mattino seguente tampone e ulteriore prelievo di sangue per effettuare gli accertamenti di rito i cui esiti confermano che sono stata colpita dall'influenza A, presumendo (i dottori) che trattasi di A/H1N1, pur non avendone la certezza, perchè solo alcune stutture sanitarie (prevalentemente private) sono in grado di stabilire se trattasi inconfutabilmente di suina.
Mi sembra illogico sia il fatto che senza alcuna precauzione (se non una mascherina di tela datami molte ore dopo il mio ricovero) sia stata allettata con altri pazienti (con altre patologie) che hanno così rischiato di contrarre un virus per loro potenzialmente letale, sia che un'ospedale pubblico (famosissimo) non abbia gli strumenti necessari ed essenziali per diagnosticare il virus A/H1N1.
Non mi sembra un "protocollo" responsabile.
Grazie.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Premesso che l'influenza A non è piu' pericolosa di quella stagionale, devo dire che sono sconcertato da quanto da lei qui riportato. Mi sembra strano che in una Struttura pubblica come quella cui si è rivolta ci sia difficoltà di diagnosticare il tipo di influenza. Sicuramente sono piu' affidabili gli Ospedali che le Strutture private per una diagnosi in questo caso. Non posso che darle ragione. Comunque, è importante è che ne sia guarita. Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottor R. Brunori per il suo interessamento. Si, ne sono uscita da questo incubo, ma mi è stato consigliato di vaccinarmi anche per l'influenza "tradizionale" che arriverà in inverno.
Considerato che il mio medico di base mi ha definita un soggetto a rischio per il fatto che ad aprile 2009 (7 mesi fa) ho subito un'intervento di neurochirurgia per l'asportazione di una cisti epidermoide in fossa cranica posteriore e quindi, seppure il decorso post operatorio sia ottimale, sarei ancora non completamente "ritornata in forma" Lei ritiene che sia il caso di sottopormi a questa vaccinazione?
E se io sono un soggetto a rischio (42 anni con nessuna patologia particolare in essere) per il fatto di aver subito una operazione chirurgica importante bisognerà che si provveda ad informare la gente che i soggetti a rischio sono non solo i soggetti con altre patologie in corso (diabete, obesità, patologie cardio-vascolari...) ma anche chi ha avuto in un recente passato determinati problemi di salute. Parlo di approntare una specie di prontuario che informi tutti sui possibili pericoli che questa influenza suina comporta, perchè sembra banale, ma che risulta comunque subdola ed insidiosa non meno di altre influenze. Non trova?
Grazie ancora.

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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Personalmente, chiederei il Parere del Neurochirurgo circa l'utilità, nel suo caso, della vaccinazione per l'influenza stagionale. Mi dispiace che stia vivendo con ansia questa influenza ma, ripeto, non è piu' aggressiva di quella degli anni passati. Cordialmente