Continua nausea dopo tonsillectomia
Salve. Vi espongo la mia situazione in modo chiaro e preciso.
Ho 22 anni. Sin da bambino ho sempre sofferto di problemi alle tonsille. Mi ammalavo, dall'età di 5/6 anni in poi, almeno 7/8 volte l'anno: iniziavo con l'accusare un semplice mal di gola, poi comparivano delle placche biancastre enormi, non riuscivo ad ingoiare per giorni senza accusare un estremo dolore, ed ovviamente mi saliva la febbre a 39/39,5.
I vari otorini, per anni, mi hanno sempre detto di non asportarle, perchè non significativamente grandi. In realtà mi recavo da loro solo quando ormai ero guarito o quasi, ma durante i giorni in cui stavo male, le tonsille apparivano enormi. Mi fecero provare di tutto, antibiotici di ogni tipo, comprese una cura in punture (fatte verso i 9/10 anni di età) che mi paralizzavano totalmente la gamba (se non erro si trattava di diaminocillina). Niente il problema è andato avanti per anni. Al compimento dei 19 anni ho deciso di andare in ospedale, in quanto frequentando il quinto anno di liceo scientifico, le continue influenze mi portavano un discreto numero di assenze. L'otorino dell'ospedale decise di operarmi. Ho passato un decorso post-operatorio orribile: vedevo i bambini operati che il giorno dopo stavano bene a mangiarsi il loro ghiacciolo, mentre io per 2 settimane non ho potuto neanche parlare e spesso sputavo sangue, dovendo mangiare solo cibi liquidi. Tuttavia il problema è sparito, non soffro più di influenze e mal di gola continui e sono ben 3 anni che non mi ammalo.
Subito dopo la guarigione, però, ho incominciato ad accusare dei sintomi alquanto strani: ogni qual volta che dovevo sostenere un'interrogazione, la "normale" paura/ansia mi provocava lo stimolo del vomito, una continua nausea cui faceva seguito la formazione (in bocca) di muchi. Non mi era mai successo. Sono un tipo un po' ansioso, però mai avevo accusato una nausea del genere. Il problema è andato avanti anche all'università, sino a qualche mese fà, quando ho deciso di farmi una visita da un ulteriore otorinolaringoiatra di Matera. Il dottore mi ha fatto un esame endoscopico: mi ha infilato un tubicino nel naso ed ha riscontrato delle formazione adenoidee enormi, le quali, a Suo dire, producono ovviamente del muco che cola sin dietro la gola.Mi ha detto, vedete che fortuna, che non sono di recente formazione e che il chirurgo che mi ha operato, avrebbe dovuto accorgersene facilmente. Addirittura se mi guardo nello specchio, le riesco a vedere, sono enormi,rosse e grandi quanto i fori nasali. Il problema della nausea, secondo l'otorino, sarebbe dovuto a questo muco che cola continuamente dietro la gola: lo stato ansioso porta il cosiddetto nodo in gola e la presenza di quei muchi mi porta la nausea. Ora vorrei sapere se, secondo voi, la diagnosi può essere corretta e se è necessario intervenire di nuovo chirurgicamente o se ci sono degli interventi laser che possono risolvere il problema. Grazie per l'attenzione, attendo.
Ho 22 anni. Sin da bambino ho sempre sofferto di problemi alle tonsille. Mi ammalavo, dall'età di 5/6 anni in poi, almeno 7/8 volte l'anno: iniziavo con l'accusare un semplice mal di gola, poi comparivano delle placche biancastre enormi, non riuscivo ad ingoiare per giorni senza accusare un estremo dolore, ed ovviamente mi saliva la febbre a 39/39,5.
I vari otorini, per anni, mi hanno sempre detto di non asportarle, perchè non significativamente grandi. In realtà mi recavo da loro solo quando ormai ero guarito o quasi, ma durante i giorni in cui stavo male, le tonsille apparivano enormi. Mi fecero provare di tutto, antibiotici di ogni tipo, comprese una cura in punture (fatte verso i 9/10 anni di età) che mi paralizzavano totalmente la gamba (se non erro si trattava di diaminocillina). Niente il problema è andato avanti per anni. Al compimento dei 19 anni ho deciso di andare in ospedale, in quanto frequentando il quinto anno di liceo scientifico, le continue influenze mi portavano un discreto numero di assenze. L'otorino dell'ospedale decise di operarmi. Ho passato un decorso post-operatorio orribile: vedevo i bambini operati che il giorno dopo stavano bene a mangiarsi il loro ghiacciolo, mentre io per 2 settimane non ho potuto neanche parlare e spesso sputavo sangue, dovendo mangiare solo cibi liquidi. Tuttavia il problema è sparito, non soffro più di influenze e mal di gola continui e sono ben 3 anni che non mi ammalo.
Subito dopo la guarigione, però, ho incominciato ad accusare dei sintomi alquanto strani: ogni qual volta che dovevo sostenere un'interrogazione, la "normale" paura/ansia mi provocava lo stimolo del vomito, una continua nausea cui faceva seguito la formazione (in bocca) di muchi. Non mi era mai successo. Sono un tipo un po' ansioso, però mai avevo accusato una nausea del genere. Il problema è andato avanti anche all'università, sino a qualche mese fà, quando ho deciso di farmi una visita da un ulteriore otorinolaringoiatra di Matera. Il dottore mi ha fatto un esame endoscopico: mi ha infilato un tubicino nel naso ed ha riscontrato delle formazione adenoidee enormi, le quali, a Suo dire, producono ovviamente del muco che cola sin dietro la gola.Mi ha detto, vedete che fortuna, che non sono di recente formazione e che il chirurgo che mi ha operato, avrebbe dovuto accorgersene facilmente. Addirittura se mi guardo nello specchio, le riesco a vedere, sono enormi,rosse e grandi quanto i fori nasali. Il problema della nausea, secondo l'otorino, sarebbe dovuto a questo muco che cola continuamente dietro la gola: lo stato ansioso porta il cosiddetto nodo in gola e la presenza di quei muchi mi porta la nausea. Ora vorrei sapere se, secondo voi, la diagnosi può essere corretta e se è necessario intervenire di nuovo chirurgicamente o se ci sono degli interventi laser che possono risolvere il problema. Grazie per l'attenzione, attendo.
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Prima di tutto, per una conferma della diagnosi formulata, occorre necessariamente una RX del cavo rinofaringeo. Probabilmente utile una tac del rinofaringe senza mezzo di contrasto, ma questo lo deciderà lo Specialista. Una volta in possesso del referto, cercheremo di arrivare ad una decisione piu' favorevole per il tuo caso. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Salve, grazie anzitutto per la risposta. Volevo sapere se le è mai capitato un caso del genere e quale potrebbe essere, a Suo parere, la causa del mio malessere. Mi spiego meglio: se a visitarmi fosse stato Lei, ovviamente mi avrebbe prescritto gli esami di cui sopra, ma alla mia domanda "Da cosa potrebbe scaturire tutto ciò?", cosa avrebbe risposto?
Inoltre per Specialista intende un otorinolaringoiatra, giusto?sicuramente non potrò recarmi dal precedente, in quanto ha ritenuto sufficiente l'esame endoscopico. Sono disperato perchè non so proprio a chi rivolgermi.
Attendo un aiuto. Grazie ancora.
Inoltre per Specialista intende un otorinolaringoiatra, giusto?sicuramente non potrò recarmi dal precedente, in quanto ha ritenuto sufficiente l'esame endoscopico. Sono disperato perchè non so proprio a chi rivolgermi.
Attendo un aiuto. Grazie ancora.
[#3]
Casi come il tuo capitano di frequente: non è raro visitare ragazzi con residui adenoidei che danno, appunto, la sintomatologia da te descritta. Al tuo posto, inizierei con il farti prescrivere dal tuo medico di famiglia le indagini radiologiche prescritte. Le risposte devono essere lette, ovviamente da un otorinolaringoiatra. Puoi sempre chiedere al Tuo Medico il nominativo di uno specialista di sua fiducia o puoi recarti presso l'Ambulatorio Otorinolaringoiatrico dell'Ospedale della tua città.
[#4]
Utente
Quindi ricapitolando dovrei rivolgermi al mio medico di famiglia e chiedergli di prescrivermi una RX del cavo rinofaringeo ed una tac del rinofaringe senza mezzo di contrasto, giusto?come faccio, però, a motivare al mio medico curante la richiesta di tali esami?inoltre mi da conferma che la sintomatologia da me descritta (soprattutto la nausea quando ho degli stati d'ansia) può essere causata da residui di adenoidi?come si risolve il problema in tal caso?La ringrazio vivamente, è stato gentilissimo!
[#5]
Inizierei, dapprima, con una semplice RX del cavo rinofaringeo per sospetta ipertrofia adenoidea. Una volta ricevuta la risposta, vedremo se sarà necessaria la tac. Ne caso si dovesse evidenziare la presenza di tessuto adenoideo, l'unica soluzione sarebbe l'intervento chirurgico. Parla con il Medico di Famiglia circa l'utilità dell'indagine radiologica, facendogli presente che non ci sono alternative per una diagnosi. L'ansia puo', certamente, amplificare una sintomatologia che, nel tuo caso, credo che abbia una causa ben precisa. Fammi sapere
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.1k visite dal 11/09/2010.
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