Esito di timpanoplastica e colesteatoma
Gentili Dottori,
sono Laura ed ho 36 anni.
A 8 anni, causa colesteatoma, ho subito il primo intervento di colesteatomia.
Nel II intervento,in assenza di recidive, mi è stata effettuata timpanoplastica con applicazione di protesi ossiculare.
Dopo un iniziale recupero uditivo ottimo, la protesi si è leggermente spostata e l'udito è diminuito ed ho subito altri due interventi per cercare di correggerre il deficit uditivo, senza successo.
Nel frattempo avevo raggiunto l'età di 15 anni e ho fatto un nuovo intervento con un nuovo tipo di protesi, ma senza miglioramento.
Il nervo acustico, e tutti gli altri elementi dell'orecchio interno sono normali.
Nel 2004, a seguito di un forte raffreddore e disturbi correlati, ho effettuato una tac delle rocche petrose che riporta: "esiti di timpanoplastica con protesi scapediale metallica apparentemente in sede. In corrispondenza dell'epitimpano è presente un ispessimento focale della mucosa di tipo flogistico.
non si evidenziano recidive del colesteatoma operato. il labirinto osseo ed il condotto uditivo interno sono regolari"
Quando gli portai la TAC lo specialista mi disse che la protesi era uscita un pò dal timpano, il quale l'aveva inglobata, che dal punto di vista fisiologico l'orecchio era sano ma funzionalmente no, che potevo nuotare ecc.
Poichè, dopo 5 interventi il recupero funzionale non l'ho mai avuto, ho sempre rifiutato l'idea di sottopormi a nuovi interventi con tale obiettivo, soprattutto perchè, se pur non trasmettendo al 100%, la protesi mi permette di udire alcuni suoni e di non percepire alcun fastidio o sensazione di orecchio chiuso, se non quando ho il raffreddore.
Vi scrivo perchè 7 giorni fa, dopo un forte rafrreddore, mi sono recata dal solito specialista, il quale mi ha rimosso quello che lui ha definito un "colesteatoma" nel condotto uditivo esterno, in prossimità di una "tasca" in un angolo (opposto alla testa della protesi)della membrana timpanica, ma al di fuori di essa (la tasca mi ha detto esservi già nella tac del 2004)
Mi ha dato terapia antibiotica per 9 gg e Tobradex per 15 giorni dopo i quali tornare per un controllo dove vedere se "la tasca" è a posto perchè era uscito del sangue e non riusciva a vederla bene dopo la rimozione del colesteatoma.
Sono tornata da lui dopo due giorni perchè si era accentuato il fastidio di orecchio chiuso e ovattamento da raffreddore che mi aveva portato ad effettuare la visita ed in tale occasione mi ha detto che mi ha tolto anche un piccolo polipo e che la tasca era a posto, però c'era un pò di versamento di catarro dall'interno, attraverso il punto in cui la protesi sporge dal timpano,provocato dal raffreddore, causa del senso di ovattamento.
Mi ha escluso la necessità di intervento chirurgico e di nuova tac e mi ha prescritto invece di andare almeno una volta all'anno a fare la pulizia (prima andavo una volta ogni due)
Gentilmente, voi cosa mi consigliereste? esistono in Italia centri all'avanguardia? Mi è tornata tanta paura.
sono Laura ed ho 36 anni.
A 8 anni, causa colesteatoma, ho subito il primo intervento di colesteatomia.
Nel II intervento,in assenza di recidive, mi è stata effettuata timpanoplastica con applicazione di protesi ossiculare.
Dopo un iniziale recupero uditivo ottimo, la protesi si è leggermente spostata e l'udito è diminuito ed ho subito altri due interventi per cercare di correggerre il deficit uditivo, senza successo.
Nel frattempo avevo raggiunto l'età di 15 anni e ho fatto un nuovo intervento con un nuovo tipo di protesi, ma senza miglioramento.
Il nervo acustico, e tutti gli altri elementi dell'orecchio interno sono normali.
Nel 2004, a seguito di un forte raffreddore e disturbi correlati, ho effettuato una tac delle rocche petrose che riporta: "esiti di timpanoplastica con protesi scapediale metallica apparentemente in sede. In corrispondenza dell'epitimpano è presente un ispessimento focale della mucosa di tipo flogistico.
non si evidenziano recidive del colesteatoma operato. il labirinto osseo ed il condotto uditivo interno sono regolari"
Quando gli portai la TAC lo specialista mi disse che la protesi era uscita un pò dal timpano, il quale l'aveva inglobata, che dal punto di vista fisiologico l'orecchio era sano ma funzionalmente no, che potevo nuotare ecc.
Poichè, dopo 5 interventi il recupero funzionale non l'ho mai avuto, ho sempre rifiutato l'idea di sottopormi a nuovi interventi con tale obiettivo, soprattutto perchè, se pur non trasmettendo al 100%, la protesi mi permette di udire alcuni suoni e di non percepire alcun fastidio o sensazione di orecchio chiuso, se non quando ho il raffreddore.
Vi scrivo perchè 7 giorni fa, dopo un forte rafrreddore, mi sono recata dal solito specialista, il quale mi ha rimosso quello che lui ha definito un "colesteatoma" nel condotto uditivo esterno, in prossimità di una "tasca" in un angolo (opposto alla testa della protesi)della membrana timpanica, ma al di fuori di essa (la tasca mi ha detto esservi già nella tac del 2004)
Mi ha dato terapia antibiotica per 9 gg e Tobradex per 15 giorni dopo i quali tornare per un controllo dove vedere se "la tasca" è a posto perchè era uscito del sangue e non riusciva a vederla bene dopo la rimozione del colesteatoma.
Sono tornata da lui dopo due giorni perchè si era accentuato il fastidio di orecchio chiuso e ovattamento da raffreddore che mi aveva portato ad effettuare la visita ed in tale occasione mi ha detto che mi ha tolto anche un piccolo polipo e che la tasca era a posto, però c'era un pò di versamento di catarro dall'interno, attraverso il punto in cui la protesi sporge dal timpano,provocato dal raffreddore, causa del senso di ovattamento.
Mi ha escluso la necessità di intervento chirurgico e di nuova tac e mi ha prescritto invece di andare almeno una volta all'anno a fare la pulizia (prima andavo una volta ogni due)
Gentilmente, voi cosa mi consigliereste? esistono in Italia centri all'avanguardia? Mi è tornata tanta paura.
[#1]
In effetti, da cio' che mi riferisce, penso proprio che necessiti di un Consulto. A Milano, si puo' rivolgere al Policlinico Universitario di Via Sforza, Clinica otorinolaringoiatrica, oppure a Verona, Ospedale universitario, Dir. Prof. Colletti, od a Roma, Policlinico Umberto I, Prof. Filipo. Ovviamente, ci sono altri Centri in tutta Italia. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Egr.Dott.Brunori,
innanzitutto la ringrazio della cortese risposta.
Vorrei chiederle se possibile un chiarimento:al momento attendevo di terminare la cura e recarmi al controllo con il medesimo specialista e poi, con calma, raccogliere informazioni, grazie anche al prezioso contributo di siti come il vostro, per andare in un centro specializzato ed eventualmente migliorare la situazione.
Lei ritiene che invece debba farlo con urgenza? Se si, mi spiegherebbe gentilmente il motivo?
Forse nella mail precedente non ho specificato bene che l'attuale specialista mi ha detto che, salvo controllare l'esito della cura, non c'è niente di preoccupante e che devo solo recarmi una volta all'anno a farlo pulire.
Invece da quello che le ho scritto Lei ritiene che vi siano rischi non funzionali ma di sicurezza dell'orecchio?
Ad oggi non ho più disturbi.
Sentendoci benissimo dall'altro ed un pò da questo orecchio, non mi interessa particolarmente il recupero totale dell'udito, ma che l'orecchio sia sano sì.
La ringrazio molto della cortese attenzione.
innanzitutto la ringrazio della cortese risposta.
Vorrei chiederle se possibile un chiarimento:al momento attendevo di terminare la cura e recarmi al controllo con il medesimo specialista e poi, con calma, raccogliere informazioni, grazie anche al prezioso contributo di siti come il vostro, per andare in un centro specializzato ed eventualmente migliorare la situazione.
Lei ritiene che invece debba farlo con urgenza? Se si, mi spiegherebbe gentilmente il motivo?
Forse nella mail precedente non ho specificato bene che l'attuale specialista mi ha detto che, salvo controllare l'esito della cura, non c'è niente di preoccupante e che devo solo recarmi una volta all'anno a farlo pulire.
Invece da quello che le ho scritto Lei ritiene che vi siano rischi non funzionali ma di sicurezza dell'orecchio?
Ad oggi non ho più disturbi.
Sentendoci benissimo dall'altro ed un pò da questo orecchio, non mi interessa particolarmente il recupero totale dell'udito, ma che l'orecchio sia sano sì.
La ringrazio molto della cortese attenzione.
[#3]
Solo per scrupolo, pur non temendo niente di grave, al suo posto sentirei il parere di un altro Specialista e per l'esito dell'intervento e per capire se cio' che le è stato prescritto è idoneo, nel suo caso. Cordialmente
[#4]
Utente
Egr.Dott.Brunori,
La ringrazio molto della cortese risposta.
Avevo dimenticato di scrivere che mi è stato prescritto il vaccino LantigenB; ho letto che trattasi di lisati batterici.
Il mio dubbio è questo: nel foglietto illustrativo, sia come proncipi attivi che come eccipienti, non compaiono prodotti di derivazione umana (sieri o emocomponenti in genere).
Nel processo di produzione di questo tipo di farmaci, Lei sa se vengono utilizzati e se c'è pertanto qualche rischio?
Grazie ancora della cortese risposta.
La ringrazio molto della cortese risposta.
Avevo dimenticato di scrivere che mi è stato prescritto il vaccino LantigenB; ho letto che trattasi di lisati batterici.
Il mio dubbio è questo: nel foglietto illustrativo, sia come proncipi attivi che come eccipienti, non compaiono prodotti di derivazione umana (sieri o emocomponenti in genere).
Nel processo di produzione di questo tipo di farmaci, Lei sa se vengono utilizzati e se c'è pertanto qualche rischio?
Grazie ancora della cortese risposta.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 13.1k visite dal 04/05/2011.
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