Presunta tonsillite catarrale

Buonasera a tutti!

Ho bisogno di sapere il parere di altri medici riguardo alla cura che sto facendo.
Da circa tre mesi ho una tonsilla molto gonfia fortunatamente non mi produce alcun tipo di dolore, febbre o debolezza, ma capite bene che mi da fastidio nel deglutire e a volte nel dormire, perché struscia con l'altra tonsilla sana. Si pensava ad una forma di rigonfiamento facilmente elinimabile con degli sciacqui orali, ma poi la cosa persisteva e mi hanno consigliato di effettuare le analisi del sangue per cancellare ogni dubbio su una mononucleosi, ecco il risultato delle analisi:

GLICEMIA: 90 mg/dl
CREATININEMIA: 1,05 mg /dl
AZOTEMIA: 25 mg/dl
AST: 45 U/l
ALT: 49 U/l

Quindi, esclusa l'idea della mononucleosi, si è pensato ad una tonsillite catarrale, curabile quindi con delle compresse di KRUXADE 875 mg + 125 mg.

Volevo chiedervi se questa cura, prendendo due compresse al giorno per 12 giorni, potrebbe essere quella finale per questa presunta tonsillite catarrale.

Grazie in anticipo a tutti!

Alessandro.
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Dr. Giampiero Fichera Reumatologo, Medico internista 79 1
Innanzi tutto per la diagnosi di una mononucleosi occorrono almeno un emocromo e la ricerca degli anticorpi anti-EBV. Oltre naturalmente a valutare i sintomi clinici (tra cui linfoadenopatia, splenomegalia,ecc).
Tornando a noi: i suoi esami non "toccano" la diagnostica della mononucleosi nè lei indica la presenza di altri sintomi oltre l'ipertrofia tonsillare.E, per la verità, "toccano" ben poco. Almeno una VES una PCR un TAS avrebbe dovuto praticarli
Sconsiglio gli sciacqui, sempre e comunque.
Infine:le tonsille sono sentinelle, avamposti che cercano di bloccare l'ingresso di germi e, quindi, è naturale che possano andare incontro a infezione/infiammazione. Con ciò voglio dire che la cosa può recidivare spesso e volentieri.
Solo in casi di recidive molto frequenti con febbre e formazione di pus, solo in questi casi può essere presa in considerazione un eventuale intervento chirurgico. Ma, ribadisco, solo in casi selezionati.
In genere, come credo nel suo caso, una buona terapia con antinfiammatori ed antibiotici, generalmente risolve il problema contingente.

Giampiero Fichera