Fullness auricolare
Salve,
soffro da mesi di fullness auricolare "fluttuante", nel senso che va e viene durante la giornata, e a volte persiste per ore.
Premetto che soffro di ipertrofia dei turbinati, rinite ipertrofica, sinusite e setto nasale deviato.
Ho notato che quando soffro di ovattamento auricolare, sdraiandomi su un fianco oppure sull'altro, la sensazione aumenta o diminuisce, tipo quando ho una narice tappata da cararro. Inoltre, mangiando peperoncino, mi cola subito il naso e l'ovattamento auricolare diminuisce o sparisce per pochi minuti, poi ritorna.
Quindi sembra una questione di catarro, però gli esami audiometrico ed impedenzometrico sono risultati due volte normali, anche se non ho avuto la fortuna di effettuarli mentre sentivo le orecchie ovattatate.
Vorrei fare due domande: è possibile che ci sia del catarro retro-nasale, nella faringe, che si sposta durante la giornata, e che in certi momenti mi ostruisce gli osti faringei delle tube di Eustachio e poi si sposta ancora e li libera, dandomi così una sensazione "fluttuante"?
Oppure, è possibile che le mucose dell'ostio faringeo siano ipertrofe e quindi gonfie, per cui sono semi-tappate, e durante la giornata si tappino completamente in certi momenti e poi si stappino da sole, magari anche solo un pelino per riuscire a far passare l'aria e compensare la pressione?
Forse chiedo cose assurde, ma non sono un medico per cui abbiate pazienza.
Grazie.
soffro da mesi di fullness auricolare "fluttuante", nel senso che va e viene durante la giornata, e a volte persiste per ore.
Premetto che soffro di ipertrofia dei turbinati, rinite ipertrofica, sinusite e setto nasale deviato.
Ho notato che quando soffro di ovattamento auricolare, sdraiandomi su un fianco oppure sull'altro, la sensazione aumenta o diminuisce, tipo quando ho una narice tappata da cararro. Inoltre, mangiando peperoncino, mi cola subito il naso e l'ovattamento auricolare diminuisce o sparisce per pochi minuti, poi ritorna.
Quindi sembra una questione di catarro, però gli esami audiometrico ed impedenzometrico sono risultati due volte normali, anche se non ho avuto la fortuna di effettuarli mentre sentivo le orecchie ovattatate.
Vorrei fare due domande: è possibile che ci sia del catarro retro-nasale, nella faringe, che si sposta durante la giornata, e che in certi momenti mi ostruisce gli osti faringei delle tube di Eustachio e poi si sposta ancora e li libera, dandomi così una sensazione "fluttuante"?
Oppure, è possibile che le mucose dell'ostio faringeo siano ipertrofe e quindi gonfie, per cui sono semi-tappate, e durante la giornata si tappino completamente in certi momenti e poi si stappino da sole, magari anche solo un pelino per riuscire a far passare l'aria e compensare la pressione?
Forse chiedo cose assurde, ma non sono un medico per cui abbiate pazienza.
Grazie.
[#1]
Certo, è possibile che la sintomatologia sofferta sia l'esito di una sindrome da ostruzione nasale per deviazione del setto nasale ed ipertrofia dei turbinati. Anche se nessuno potrà garantirle la guarigione al 100%, credo che intervenire chirurgicamente con la correzione della deformità settale e con la decongestione dei turbinati non potrà che giovarle. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Gentile Paziente, poiché lil disturbo permane, si tratta probabilmente di una disfunzione tubarica, cioè un cattivo funzionamento di quel tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve ad aerearlo e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso.
Molto spesso il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare. Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Anche nella letteratura scientifica comincia ad affermarsi il concetto che quando un problema all'orecchio non trova spiegazioni in ambito specialistico Otorinolaringoiatrico, spesso é all'Articolazione Temporo Mandibilare che bisogna guardare.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo simile al suo, sempre su questo sito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html
e a questi articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
( attendere con pazienza quando si vuole aprire questo link: è molto pesante)
Cordiali saluti ed auguri.
Molto spesso il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare. Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Anche nella letteratura scientifica comincia ad affermarsi il concetto che quando un problema all'orecchio non trova spiegazioni in ambito specialistico Otorinolaringoiatrico, spesso é all'Articolazione Temporo Mandibilare che bisogna guardare.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo simile al suo, sempre su questo sito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html
e a questi articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
( attendere con pazienza quando si vuole aprire questo link: è molto pesante)
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#3]
Utente
Gentili medici,
aggiungo un importante particolare alla mia domanda.
Dopo aver letto un parte di un libro di otorinolaringoiatria (benché io non sia un medico) mi pare di aver capito che l'ipertrofia dei turbinati oppure della mucosa della faringe retro-nasale, potrebbe andare ad ostruire gli osti faringei delle tube di Eustachio, provocando quindi una insufficienza tubarica.
Siccome questa possibilità mi sembrava realistica, ho deciso di prendere del cortisone via bocca (bentelan 2 al giorno) visto che ne avevo in casa, in modo da ridurre l'ipertrofia e vedere che sarebbe successo.
Dal primo giorno, i sintomi di fullness sono spariti, e adesso sono 5 giorni che prendo il betelan e continuo a non sentire più le orecchie ovattate. Cosa significa questo? Forse bisognerebbe effettuare una fibroscopia e vedere un pò com'è la situazione delle mucose nei pressi degli osti faringei delle tube di Eustachio.
Cosa ne pensate?
Grazie.
aggiungo un importante particolare alla mia domanda.
Dopo aver letto un parte di un libro di otorinolaringoiatria (benché io non sia un medico) mi pare di aver capito che l'ipertrofia dei turbinati oppure della mucosa della faringe retro-nasale, potrebbe andare ad ostruire gli osti faringei delle tube di Eustachio, provocando quindi una insufficienza tubarica.
Siccome questa possibilità mi sembrava realistica, ho deciso di prendere del cortisone via bocca (bentelan 2 al giorno) visto che ne avevo in casa, in modo da ridurre l'ipertrofia e vedere che sarebbe successo.
Dal primo giorno, i sintomi di fullness sono spariti, e adesso sono 5 giorni che prendo il betelan e continuo a non sentire più le orecchie ovattate. Cosa significa questo? Forse bisognerebbe effettuare una fibroscopia e vedere un pò com'è la situazione delle mucose nei pressi degli osti faringei delle tube di Eustachio.
Cosa ne pensate?
Grazie.
[#4]
Certo, l'esito favorevole della terapia conferma un processo infiammatorio come causa della sintomatologia. Sbagliato, comunque, assumere farmaci a caso, per tentativo. Ormai deve assumere il cortisone almeno per 5 giorni. Attendo notizie dopo la cura. Buona giornata
[#5]
Utente
Gentile dott. Brunori,
ho assunto il Bentelan per 7 giorni (tutta la scatola) poi ho smesso ma ho continuato a fare l'aerosol con il Clenil, però nonostante l'aerosol i sintomi di ovattamento stanno ritornando, anche se per ora sono più leggeri.
Dovrò andare a fine settimana da un otorino, e spero che abbia la voglia di effettuare una fibroscopia per vedere com'è la situazione in zona osti faringei, ma finora nessun otorino si è preso la briga di andare a fondo. Si limitano a guardare il timpano e qualche volta una sguardo veloce al naso, diagnosticando l'ipertrofia dei turbinati e delle mucose nasali.
Chissà, forse il SSN non prevede la fibroscopia se non per casi eccezionali, ed in questo caso mi toccherà fare la visita a pagamento......figuriamoci se avessi bisogno di fare una TAC o una risonanza magnetica, allora.....
Comunque la terrò aggiornato, grazie.
ho assunto il Bentelan per 7 giorni (tutta la scatola) poi ho smesso ma ho continuato a fare l'aerosol con il Clenil, però nonostante l'aerosol i sintomi di ovattamento stanno ritornando, anche se per ora sono più leggeri.
Dovrò andare a fine settimana da un otorino, e spero che abbia la voglia di effettuare una fibroscopia per vedere com'è la situazione in zona osti faringei, ma finora nessun otorino si è preso la briga di andare a fondo. Si limitano a guardare il timpano e qualche volta una sguardo veloce al naso, diagnosticando l'ipertrofia dei turbinati e delle mucose nasali.
Chissà, forse il SSN non prevede la fibroscopia se non per casi eccezionali, ed in questo caso mi toccherà fare la visita a pagamento......figuriamoci se avessi bisogno di fare una TAC o una risonanza magnetica, allora.....
Comunque la terrò aggiornato, grazie.
[#6]
Utente
Gentile dott. Brunori,
ieri sono stato dall'otorino per la visita di controllo. Ha visionato i miei esami, e cioè due esami audiometrici nella norma, e due esami impedenzometrici di cui uno nella norma, e uno con una curva tipo "C" all'orecchio destro (vorrei sottolineare che il giorno in cui l'esame impedenzometrico è risultato normale non sentivo ovattamento auricolare in quel momento, mentre quando è risultato con una curva di tipo "C" all'orecchio destro, sentivo proprio l'orecchio destro ovattato).
Poi mi ha visitato guardando il naso da fuori, ed ha riscontrato che la mia rinite ipertrofica continua ad esserci con l'ipertrofia dei turbinati, nonostante la cura che mi aveva dato per due mesi con spray di AcquaSal e Avamys.
Gli ho raccontato del mio esperimento con il Bentelan per 5 giorni che aveva fatto sparire l'ovattamento, e secondo lui è tutta una questione di chiusura del naso per via della rinite che impedisce la normale aerazione dell'orecchio, da cui l'ovattamento.
Il Bentelan avrebbe ridotto l'effetto di ostruzione nasale causato dalla rinite.
Per cui ha concluso che non è necessaria la fibroscopia in quanto il problema è già visibile a occhio nudo, e che devo continuare per altri due mesi la cura con AcquaSal e Aventys per curare la rinite.
Io non sono convinto di questa diagnosi frettolosa e senza fibroscopia, in quanto ritengo sia necessario vedere anche lo stato delle mucose retro-nasali e degli osti tubarici prima di comprendere quale sia il problema, e soprattutto quale cura sia più adeguata. Inoltre ho già fatto questa cura di spray per due mesi, non vedo cosa possa cambiare continuando per altri due mesi.
Resto in attesa di un suo gentile parere.
ieri sono stato dall'otorino per la visita di controllo. Ha visionato i miei esami, e cioè due esami audiometrici nella norma, e due esami impedenzometrici di cui uno nella norma, e uno con una curva tipo "C" all'orecchio destro (vorrei sottolineare che il giorno in cui l'esame impedenzometrico è risultato normale non sentivo ovattamento auricolare in quel momento, mentre quando è risultato con una curva di tipo "C" all'orecchio destro, sentivo proprio l'orecchio destro ovattato).
Poi mi ha visitato guardando il naso da fuori, ed ha riscontrato che la mia rinite ipertrofica continua ad esserci con l'ipertrofia dei turbinati, nonostante la cura che mi aveva dato per due mesi con spray di AcquaSal e Avamys.
Gli ho raccontato del mio esperimento con il Bentelan per 5 giorni che aveva fatto sparire l'ovattamento, e secondo lui è tutta una questione di chiusura del naso per via della rinite che impedisce la normale aerazione dell'orecchio, da cui l'ovattamento.
Il Bentelan avrebbe ridotto l'effetto di ostruzione nasale causato dalla rinite.
Per cui ha concluso che non è necessaria la fibroscopia in quanto il problema è già visibile a occhio nudo, e che devo continuare per altri due mesi la cura con AcquaSal e Aventys per curare la rinite.
Io non sono convinto di questa diagnosi frettolosa e senza fibroscopia, in quanto ritengo sia necessario vedere anche lo stato delle mucose retro-nasali e degli osti tubarici prima di comprendere quale sia il problema, e soprattutto quale cura sia più adeguata. Inoltre ho già fatto questa cura di spray per due mesi, non vedo cosa possa cambiare continuando per altri due mesi.
Resto in attesa di un suo gentile parere.
[#7]
Che la sintomatologia possa essere originata da una patologia nasale, cio' è plausibile. Vediamo, a questo punto, con una rinomanometria con test di decongestione dei turbinati ,l'effettiva respirazione nasale. Mi faccia sapere
[#8]
Utente
Salve Dott. Brunori,
sono stato da un altro otorino, questa volta a pagamento, e mi ha fatto una visita approfondita con rinofibroscopia. Il medico ha riscontrato una notevole ipertrofia di tutte le mucose del naso all'interno, oltre che dei turbinati, e mi ha mostrato gli osti tubarici inspessiti dall'ipertrofia; secondo lui anche la mucosa dentro le tube è ipertrofica (anche se non si vede con la fibra ottica) e quindi c'è anche una tubarite con stenosi che è alla base del fullness auricolare e probabilmente anche dell'acufene. Secondo il parere del medico il mio è un naso allergico, almeno in base alla sua esperienza, per cui mi ha prescritto prima del cortisone per una settimana per sgonfiare le mucose e poi degli antistaminici per un mese per vedere se la situazione dopo la cura col bentelan si mantiene con gli antistaminici. Se risulta quindi che la mia situazione è di origine allergica, mi farà fare dei test per stabilire a cosa sono allergico.
Inoltre mi ha prescritto un HRTC dei seni paranasali e del massiccio facciale per valutare una possibile sinusite a causa dei miei frequenti mal di testa,
A questo punto spero che sia effettivamente una situazione allergica a determinare i miei problemi, perché se non fosse così non so proprio come si può affrontare una ipertrofia così diffusa, a partire dai turbinati fine dentro le tube di Eustachio (dentro le quali tral'altro non credo si possa operare).
Resto in attesa di un suo parere e buon lavoro.
sono stato da un altro otorino, questa volta a pagamento, e mi ha fatto una visita approfondita con rinofibroscopia. Il medico ha riscontrato una notevole ipertrofia di tutte le mucose del naso all'interno, oltre che dei turbinati, e mi ha mostrato gli osti tubarici inspessiti dall'ipertrofia; secondo lui anche la mucosa dentro le tube è ipertrofica (anche se non si vede con la fibra ottica) e quindi c'è anche una tubarite con stenosi che è alla base del fullness auricolare e probabilmente anche dell'acufene. Secondo il parere del medico il mio è un naso allergico, almeno in base alla sua esperienza, per cui mi ha prescritto prima del cortisone per una settimana per sgonfiare le mucose e poi degli antistaminici per un mese per vedere se la situazione dopo la cura col bentelan si mantiene con gli antistaminici. Se risulta quindi che la mia situazione è di origine allergica, mi farà fare dei test per stabilire a cosa sono allergico.
Inoltre mi ha prescritto un HRTC dei seni paranasali e del massiccio facciale per valutare una possibile sinusite a causa dei miei frequenti mal di testa,
A questo punto spero che sia effettivamente una situazione allergica a determinare i miei problemi, perché se non fosse così non so proprio come si può affrontare una ipertrofia così diffusa, a partire dai turbinati fine dentro le tube di Eustachio (dentro le quali tral'altro non credo si possa operare).
Resto in attesa di un suo parere e buon lavoro.
[#10]
Utente
Gentile Dott. Brunori,
la ringrazio ancora per la sua risposta, e mi permetto di chiederle ancora una cosa che mi sono dimenticato nella domanda precedente.
Visto che sembra che il mio problema è principalmente dovuto ad una tubarite con stenosi causata dall'ipertrofia della mucosa della Tuba di Eustachio, e visto che con la fibra ottica non si vede dentro le tube, non esiste un esame diagnostico che possa confermare questa ipotesi del medico?
So che esiste la TAC dell'orecchio medio, ma non so se sia l'esame più indicato per vedere le Tube di Eustachio.
Grazie della sua gentilezza e le auguro buone feste e buon 2012.
la ringrazio ancora per la sua risposta, e mi permetto di chiederle ancora una cosa che mi sono dimenticato nella domanda precedente.
Visto che sembra che il mio problema è principalmente dovuto ad una tubarite con stenosi causata dall'ipertrofia della mucosa della Tuba di Eustachio, e visto che con la fibra ottica non si vede dentro le tube, non esiste un esame diagnostico che possa confermare questa ipotesi del medico?
So che esiste la TAC dell'orecchio medio, ma non so se sia l'esame più indicato per vedere le Tube di Eustachio.
Grazie della sua gentilezza e le auguro buone feste e buon 2012.
[#12]
Utente
Buongiorno Dott. Brunori,
ho preso per una settimana il Bentelan e poi ho cominciato a prendere l'antistaminico Aerius.
I sintomi sono regrediti subito con il Bentelan e la situazione è rimasta stabile anche con l'Aerius per un mese circa. Adesso da circa 2 o 3 giorni i sintomi sono tornati come prima, non so se dipende da qualcosa che è cambiato nell'ambiente, oppure se l'antistaminico ha perso efficacia per una sorta di assuefazione.
A questo punto penso comunque che si possa dire che il problema è legato ad agenti inalanti, almeno credo, vista l'efficacia per un mese dell'antistaminico.
Cosa mi consiglia di fare? Cambiare antistaminico o magari sottopormi a dei test per valutare a cosa potrei essere allergico?
Grazie.
ho preso per una settimana il Bentelan e poi ho cominciato a prendere l'antistaminico Aerius.
I sintomi sono regrediti subito con il Bentelan e la situazione è rimasta stabile anche con l'Aerius per un mese circa. Adesso da circa 2 o 3 giorni i sintomi sono tornati come prima, non so se dipende da qualcosa che è cambiato nell'ambiente, oppure se l'antistaminico ha perso efficacia per una sorta di assuefazione.
A questo punto penso comunque che si possa dire che il problema è legato ad agenti inalanti, almeno credo, vista l'efficacia per un mese dell'antistaminico.
Cosa mi consiglia di fare? Cambiare antistaminico o magari sottopormi a dei test per valutare a cosa potrei essere allergico?
Grazie.
[#14]
Utente
Gentile Dott. Brunori,
sono stato ieri a fare una visita di controllo dall'otorino che mi aveva prescritto l'antistaminico e la TAC. Inizialmente era rimasto perplesso dell'inefficacia dell'antistaminico, ma quando ha guardato la TAC mi ha detto che adesso gli è tutto chiaro. Ho una deviazione nasale talmente pronunciata che è sicuramente la causa di tutti i problemi ai turbinati e al resto delle mucose nasali, fino a quelle più periferiche delle tube di Eustachio che mi generano i sintomi di ovattamento auricolare.
Tutte le mucose sono "spanciate" ed il Bentelan può avere un effetto blando, per cui la situazione non è più curabile con i farmaci, ma si deve ristabilire la funzionalità della respirazione tramite un intervento al setto nasale ed ai turbinati.
Tutto questo lo capisco bene, ma vorrei porle due questioni se gentilmente volesse darmi la sua opinione:
1) Non sarebbe utile un test di citologia nasale per valutare se ci sono degli agenti patogeni responsabili dell'infiammazione, e trovare magari una cura per le mucose?
2) Se operassimo solo i turbinati e le mucose (magari con il laser) per ripristinare la respirazione e non il setto nasale, non risolveremmo almeno temporaneamente tutti i problemi? Poi magari se col tempo la situazione ritorna ad essere quella attuale, allora magari decidiamo in futuro se operare ancora solo le mucose oppure stavolta anche il setto nasale.
So che la mia domanda è un po' assurda ma le confesso una certa fobia nei confronti dell'anestesia totale e dell'intubazione, per cui se si riuscisse per adesso a procedere con un intervento più leggero, in anestesia locale, che risolvesse comunque il problema, anche se temporaneamente, per me andrebbe bene; poi, più avanti, si può sempre decidere di fare il passo completo.
La ringrazio anticipatamente, e buon lavoro.
sono stato ieri a fare una visita di controllo dall'otorino che mi aveva prescritto l'antistaminico e la TAC. Inizialmente era rimasto perplesso dell'inefficacia dell'antistaminico, ma quando ha guardato la TAC mi ha detto che adesso gli è tutto chiaro. Ho una deviazione nasale talmente pronunciata che è sicuramente la causa di tutti i problemi ai turbinati e al resto delle mucose nasali, fino a quelle più periferiche delle tube di Eustachio che mi generano i sintomi di ovattamento auricolare.
Tutte le mucose sono "spanciate" ed il Bentelan può avere un effetto blando, per cui la situazione non è più curabile con i farmaci, ma si deve ristabilire la funzionalità della respirazione tramite un intervento al setto nasale ed ai turbinati.
Tutto questo lo capisco bene, ma vorrei porle due questioni se gentilmente volesse darmi la sua opinione:
1) Non sarebbe utile un test di citologia nasale per valutare se ci sono degli agenti patogeni responsabili dell'infiammazione, e trovare magari una cura per le mucose?
2) Se operassimo solo i turbinati e le mucose (magari con il laser) per ripristinare la respirazione e non il setto nasale, non risolveremmo almeno temporaneamente tutti i problemi? Poi magari se col tempo la situazione ritorna ad essere quella attuale, allora magari decidiamo in futuro se operare ancora solo le mucose oppure stavolta anche il setto nasale.
So che la mia domanda è un po' assurda ma le confesso una certa fobia nei confronti dell'anestesia totale e dell'intubazione, per cui se si riuscisse per adesso a procedere con un intervento più leggero, in anestesia locale, che risolvesse comunque il problema, anche se temporaneamente, per me andrebbe bene; poi, più avanti, si può sempre decidere di fare il passo completo.
La ringrazio anticipatamente, e buon lavoro.
[#15]
Condivido le indicazioni dello Specialista cuio si è rivolto. La patologia sofferta è legata ad una deviazione del setto nasale ed a un aumento di volume delle mucose nasali. Intervenire solo sui turbinati non serve assolutamente a niente. Purtroppo, non ci sono altre strade che l'intervento di correzione funzionale della deviazione del setto nasale e di decongestione dei turbinati. L'operazione deve essere condotta necessariamente in anestesia generale, nel suo interesse! Un esame citologico del secreto nasale puo' essere utile per capire la causa dell'infiammazione, ma cio' non influisce sulla sindrome da ostruzione nasale, per via della deviazione del setto. Un cordiale saluto
[#16]
Utente
Gentile dott. Brunori,
sono in lista di attesa per un intervento al setto nasale ed ai turbinati.
Leggendo questo articolo (Patologie del naso e del rinofaringe):
http://www.24settimane.it/reflusso1.htm
ho scoperto che i miei problemi potrebbero nascere dal reflusso gastro-esofageo. Infatti io soffro di questo disturbo, e quando ho cominciato ad accusare i problemi di acufene ed ovattamento, era da mesi che dormivo su due cuscini perché mi ero reso conto che di notte gli acidi gastrici mi salivano in gola. Soffro infatti di ipo-continenza del cardias, diagnosticato con gastroscopia.
In ogni caso acidità di stomaco e reflusso sono per me un problema quotidiano.
A questo punto mi domandavo se intervenire sul setto nasale e sui turbinati ha ancora un senso alla luce di questa possibilità, oppure se si devono intraprendere altre strade.
Grazie.
sono in lista di attesa per un intervento al setto nasale ed ai turbinati.
Leggendo questo articolo (Patologie del naso e del rinofaringe):
http://www.24settimane.it/reflusso1.htm
ho scoperto che i miei problemi potrebbero nascere dal reflusso gastro-esofageo. Infatti io soffro di questo disturbo, e quando ho cominciato ad accusare i problemi di acufene ed ovattamento, era da mesi che dormivo su due cuscini perché mi ero reso conto che di notte gli acidi gastrici mi salivano in gola. Soffro infatti di ipo-continenza del cardias, diagnosticato con gastroscopia.
In ogni caso acidità di stomaco e reflusso sono per me un problema quotidiano.
A questo punto mi domandavo se intervenire sul setto nasale e sui turbinati ha ancora un senso alla luce di questa possibilità, oppure se si devono intraprendere altre strade.
Grazie.
[#17]
Gentile Paziente, noto che la decisione di puntare sul naso é per così dire "indiretta", giacché é la tuba a sostenere il suo principale disagio. Vorrei sottolineare che il ruolo del setto deviato é ipotizzato su base logica, come anche il presunto ispessimento della mucosa tubarica, per evidenziare il quale non ci sono esami specifici.
A fronte della invasività e dell'irreversibilità dell'intervento chirurgico, il possibile ruolo dell'Articolazione Temporo Mandibolare può invece essere escluso in maniere non invasiva, reversibile, priva di qualunque rischio, e tale esclusione sarebbe forse il caso di farla premettere all'intervento.
Nel frattempo, dai suoi messaggi noto anche che la sua sintomatologia si é arricchita (cefalea, reflusso). Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
Reflusso Gastro Esofageo notturno : attenti al russare e all’Apnea nel Sonno
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-il-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-al-russare-e-all-apnea.html
. • Problemi di “naso chiuso”: a volte la causa sta in bocca
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
• La cefalea che viene dalla bocca
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
• .
A fronte della invasività e dell'irreversibilità dell'intervento chirurgico, il possibile ruolo dell'Articolazione Temporo Mandibolare può invece essere escluso in maniere non invasiva, reversibile, priva di qualunque rischio, e tale esclusione sarebbe forse il caso di farla premettere all'intervento.
Nel frattempo, dai suoi messaggi noto anche che la sua sintomatologia si é arricchita (cefalea, reflusso). Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
Reflusso Gastro Esofageo notturno : attenti al russare e all’Apnea nel Sonno
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-il-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-al-russare-e-all-apnea.html
. • Problemi di “naso chiuso”: a volte la causa sta in bocca
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
• La cefalea che viene dalla bocca
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
• .
[#18]
Comprendo benissimo il suo timore, piu' che giustificato, di sottoporsi ad un intervento chirurgico ma, considerando cio' che è emerso dall'esame clinico effettuato dallo Specialista cui si è rivolto e dalla tac cui si è sottoposto , non vedo motivo per cui debba dubitare sulla validità dell'intervento per il ripristino della funzionalità respiratoria nasale. Altro discorso è la patologia gastroesofagea che deve essere trattata con specifica terapia farmacologica. Cordialmente
[#19]
Utente
Grazie della risposta.
Le vorrei chiedere una informazione riguardo all'intervento ai turbinati, che presso un centro ORL sarebbe effettuato tramite "Coblazione" (COBLATION SURGERY SYSTEM).
Vorrei capire se questo sistema è migliore di quello che usano in vari ospedali a Torino chiamato "a radiofrequenza", giusto per decidere in che posto fare l'intervento.
Grazie.
Le vorrei chiedere una informazione riguardo all'intervento ai turbinati, che presso un centro ORL sarebbe effettuato tramite "Coblazione" (COBLATION SURGERY SYSTEM).
Vorrei capire se questo sistema è migliore di quello che usano in vari ospedali a Torino chiamato "a radiofrequenza", giusto per decidere in che posto fare l'intervento.
Grazie.
[#20]
Attualmente, la migliore tecnica per la decongestione dei turbinati è quella con le radiofrequenze. Importantissimo, è che detto intervento venga eseguito in una sala operatoria e non in un ambulatorio. Buona serata
[#21]
Utente
Buongiorno dott. Brunori,
sono in attesa dell'intervento ai turbinati.
Leggendo un articolo sul web ho trovato una pagina che tratta del reflusso gastro-esofageo e lo mette in relazione con varie patologie Orl, tra le quali l'ipertrofia dei turbinati e la stenosi tubarica. In pratica l'azione degli acidi gastrici sulle mucose nasali crea un'infiammazione che poi si trasforma in edema.
Siccome io soffro di reflusso gastro-esofageo ho pensato che il rigonfiamento delle mucose nasali, che a detta dell'otorino sembra essere generato da una allergia, visto che non soffro di allergie ma di reflusso, non potrebbe essere un edema creato dagli acidi gastrici?
Esiste un sistema per diagnosticare questa causa per l'ipertrofia delle mucose del mio naso?
E se così fosse, la strada da seguire è sempre l'intervento ai turbinati oppure bisognerebbe seguire una terapia diversa?
Grazie.
ps. Le allego una parte dell'articolo:
Patologie del naso e del rinofaringe
Sebbene la correlazione tra patologie nasali e reflusso non sia ancora stata documentata con certezza è molto probabile che anche altre patologie quali la rinofaringite, la stenosi tubarica (che può portare ad un risentimento a carico dell’orecchio), l’ipertrofia delle adenoidi, la sinusite cronica, e forse anche la poliposi nasale e l’ipertrofia dei turbinati, riconoscano quale fattore concausale il reflusso eventualmente in associazione con altre cause.
In generale l’azione cronica degli acidi porta all’infiammazione e successivamente all’edema (rigonfiamento) e quindi all’ipertrofia delle mucose e tale meccanismo d’azione potrebbe spiegare il possibile ruolo del reflusso in molte patologie naso-sinusali.
Dr. Fabio Cesare Campanile
sono in attesa dell'intervento ai turbinati.
Leggendo un articolo sul web ho trovato una pagina che tratta del reflusso gastro-esofageo e lo mette in relazione con varie patologie Orl, tra le quali l'ipertrofia dei turbinati e la stenosi tubarica. In pratica l'azione degli acidi gastrici sulle mucose nasali crea un'infiammazione che poi si trasforma in edema.
Siccome io soffro di reflusso gastro-esofageo ho pensato che il rigonfiamento delle mucose nasali, che a detta dell'otorino sembra essere generato da una allergia, visto che non soffro di allergie ma di reflusso, non potrebbe essere un edema creato dagli acidi gastrici?
Esiste un sistema per diagnosticare questa causa per l'ipertrofia delle mucose del mio naso?
E se così fosse, la strada da seguire è sempre l'intervento ai turbinati oppure bisognerebbe seguire una terapia diversa?
Grazie.
ps. Le allego una parte dell'articolo:
Patologie del naso e del rinofaringe
Sebbene la correlazione tra patologie nasali e reflusso non sia ancora stata documentata con certezza è molto probabile che anche altre patologie quali la rinofaringite, la stenosi tubarica (che può portare ad un risentimento a carico dell’orecchio), l’ipertrofia delle adenoidi, la sinusite cronica, e forse anche la poliposi nasale e l’ipertrofia dei turbinati, riconoscano quale fattore concausale il reflusso eventualmente in associazione con altre cause.
In generale l’azione cronica degli acidi porta all’infiammazione e successivamente all’edema (rigonfiamento) e quindi all’ipertrofia delle mucose e tale meccanismo d’azione potrebbe spiegare il possibile ruolo del reflusso in molte patologie naso-sinusali.
Dr. Fabio Cesare Campanile
[#22]
Certo, è possibile una correlazione fra reflusso esofageo e patologie infiammatorie a carico delle mucose nasali, della faringe, della laringe, etc. In questi casi, è bene essere sotto terapia farmacologica per il reflusso e sottoporsi periodicamente ad esofagogastroduodenoscopie di controllo. In caso di persistenza dell'aumento di volume dei turbinati, purtroppo si puo' solo intervenire chirurgicamente.
[#23]
Gentile Paziente, a integrazione di quanto le ho già scritto, le suggerirei di dare un'occhiata anche all'articolo qui sotto linkato. Cordiali saluti ed auguri.
Il reflusso gastro esofageo notturno: attenti al russare e all’apnea
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-il-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-al-russare-e-all-apnea.html
Il reflusso gastro esofageo notturno: attenti al russare e all’apnea
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-il-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-al-russare-e-all-apnea.html
[#24]
Utente
Buongiorno dott. Brunori,
sono ancora in attesa dell'intervento ai turbinati.
Le volevo chiedere un suo parere. Nell'ultima visita effettuata, l'otorino mi aveva consigliato del lavaggi nasali con acqua e bicarbonato, usando una peretta e acqua tiepida.
Io ho provato qualche volta ad effettuare questi lavaggi, ma ogni volta, appena terminato il lavaggio, accuso un aumento deciso dell'acufene, che permane elevato per qualche ora, e poi torna alla normalità, cioè più sopportabile.
Per tale motivo non ho mai eseguito questi lavaggi con regolarità perché li associo ad un peggioramento dei sintomi, piuttosto che a un miglioramento.
Secondo il suo parere, è possibile che l'aumento temporaneo dell'acufene sia normale e che io debba comunque effettuare questi lavaggi che, magari col tempo, possano portare un generale miglioramento della patologia?
Grazie.
sono ancora in attesa dell'intervento ai turbinati.
Le volevo chiedere un suo parere. Nell'ultima visita effettuata, l'otorino mi aveva consigliato del lavaggi nasali con acqua e bicarbonato, usando una peretta e acqua tiepida.
Io ho provato qualche volta ad effettuare questi lavaggi, ma ogni volta, appena terminato il lavaggio, accuso un aumento deciso dell'acufene, che permane elevato per qualche ora, e poi torna alla normalità, cioè più sopportabile.
Per tale motivo non ho mai eseguito questi lavaggi con regolarità perché li associo ad un peggioramento dei sintomi, piuttosto che a un miglioramento.
Secondo il suo parere, è possibile che l'aumento temporaneo dell'acufene sia normale e che io debba comunque effettuare questi lavaggi che, magari col tempo, possano portare un generale miglioramento della patologia?
Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 24 risposte e 29.9k visite dal 29/11/2011.
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