Capillare debole

Da qualche anno ho un capillare della narice destra molto debole... Mi è spuntato questo problema quando mi allenavo in piscina, probabilmente sollecitato dalla respirazione del nuoto... Il problema usciva fuori per qualche periodo provocandomi epistassi di tanto in tanto, specie se in situazioni con pressione sanguigna più alta... Da 3 anni invece faccio kick boxing... I primi 2 anni non ho avuto grandissimi problemi, mi sanguinava di tanto in tanto ma è anche normale in questo sport per chi ha capillari deboli! Quest'anno invece mi son dovuto fermare perchè a ogni allenamento bastava un piccolo tocco per farmi sanguinare la solita narice, dal solito capillare. Lo curavo per 2 settimane con le creme per rimarginare la ferita ma subito bastava un pugno che toccava la parte giusta per tornare punto e a capo.. Verso maggio allora mi son fatto bruciare il capillare ma il problema non è sparito anzi è peggiorato, mi è capitato addirittura di avere epistassi ogni giorno per una settimana! Di mattina quando mi sveglio, se non sto attento rischio di farlo sanguinare perchè sento la narice secca in quel punto!

In ogni caso, come posso continuare l'attività sportiva? C'è un modo per risolvere? Amici mi hanno consigliato una pomata che funge da vasocostrittore, può risolvere per la palestra oppure è poco efficiente per un caso del genere?
[#1]
Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Generalmente, la terapia farmacologica per queste forme si basa sull'utilizzo di pomate nasali emostatiche, antiemorragici per via orale ed integratori che rinforzano la parete dei vasi. In caso di insuccesso, piu' che la causticazione, si preferisce fare uno scollamento della mucosa nasale, attraverso la quale si ottiene una frammentazione dei vasi responsabili dell'epistassi.. Ti consiglio di consultarti con il tuo Specialista di fiducia. Circa l'attività sportiva, è ovvio che con lo sforzo fisico aumenta la pressione arteriosa e, di conseguenza, la possibilità di una epistassi. un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori