Capogiri da posizione

Chiedo un consulto riguardo a mia mamma di anni 77,da qualche mese a questa parte lamenta forti capogiri,questi si manifestano in qualsiasi circostanza,anche quando si mette a letto,semplicemente girando la testa le vengono in modo forte.
Premetto che ha effettuato TAC e RM sia celebrare,collo,rachide e ci sono delle artrosi cervicali C3-C4 fino a C6-C7.
E'seguita tutt'ora da un geriatra che ha suggerito lo Stugeron gocce,però non essendo tollerato (lamenta stanchezza e sonnolenza) è stato sospeso.

Pochi giorni fa ha effettuato sempre su consiglio del geriatra,una visita otorinolaringoiatrica,in precedenza aveva già effettuato visite ed esami audiometrici,ma tutto nella norma.
L'otorino dopo delle manovre piuttosto brusche nel girare il capo tre volte a destra e sinistra e da seduta lasciarsi "cadere" sul lettino,avrebbe detto che sono dei "sassolini" che si muovono all'interno dell'orecchio e provocano questi forti capogiri,infatti dopo questa prova è stata veramente male,ha dovuto coricarsi e poi è stata aiutata.
Avrebbe detto di effettuare questi movimenti la sera prima di coricarsi,ma per mia mamma questo è insopportabile,già questi forti capogiri in sè lo sono e sono diventati una vera "tortura",limitando molto quello che sono le sue abitudini e anche il tono dell'umore,si sente sempre stanca da questi capogiri continui.
Lo stesso otorino non avrebbe dato nessun altro farmaco,pur dicendo che lo Stugeron va bene ma se non tollerato di non prenderlo.
Adesso siamo punto e a capo,nel senso che lei ha sempre questi disturbi forti.
Le era capitato un episodio simile circa 2 anni fa ma è durato qualche giorno,con la somministrazione di Torecan compresse le era passato,ma anche quello poi non le ha dato più beneficio.
Sta effettuando una cura per encefalopatia multifocale post ischemica trattata con Gabapentin,ma il problema di questi capogiri forti è un pò a sè.
Chiedo gentilmente aiuto,in quanto appunto non sappiamo a questo punto come affrontare il problema.
Ringrazio anticipatamente per la gentile risposta.
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Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 763 23 5
Buongiorno,

leggo che si tratta di una donna relativamente anziana e con problemi vari, tipo artrosi cervicale, encefalopatia multifocale e cupololitiasi.
Penso che tutte queste "tessere" vadano a comporre un unico mosaico e siano quindi corresponsabili delle vertigine lamentata dalla paziente.
Pertanto la soluzione non è facile, è multidisciplinare, e tutte le terapie e i farmaci in uso dovrebbero essere di aiuto.

Se le manovre liberatorie di Semont fatte dall'otorino non risolvono dopo una decina di applicazioni penso sia meglio sospenderle, data l'età e la situazione cervicale che non sarà brillante. Anzi sarebbe bene fare una indagine sulla pervietà delle arterie vertebrali.
cordiali saluti


Dr. GIANCARLO CASSANI

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore,La ringrazio per le spiegazioni datemi,in effetti come dice Lei ci sono vari disturbi che si intrecciano e posso comprendere che non è di facile lettura il quadro da parte di un solo specialista,infatti abbiamo consultato in questi anni e sopratutto negli ultimi periodi vari specialisti.
Ci siamo anche trovati però spesso "rimpallati" da un medico all'altro senza poi effettivamente avere in mano cose concrete.
Posso dirle che il geriatra che la sta seguendo è molto scrupoloso e non ha mai lasciato nulla di intentato e dove non può arrivare lui si appoggia a specialisti in merito.

Riguardo al suo consiglio di effettuare un indagine sulle arterie vertebrali,è stata fatta e le trascrivo qui il referto,oltre a questa sono state effettuate in precedenza TAC e RM sia a livello scheletrico che delle parti molli.
I referti sono rispettivamente del anno 2007 e Novembre 2012.

Vorrei un suo consiglio,dopo aver letto il risultato,La ringrazio per la sua disponibilità e gentilezza,vorremmo appunto "almeno" alleviare questa sintomatologia che è diventata davvero pesante per mia mamma e non più sostenibile.

RM ENCEFALO
L'esame è stato eseguito con scansioni orientate nei tre piani dello spazio, TI e T2-dipendenti, in tecnica SE, TSE e FLAIR.
I solchi corticali cerebellari emisferici e vermiani e i solchi della convessità sono modicamente ampliati.
II sistema ventricolare sopra e sotto-tentoriale ha sede, dimensioni, morfologia normali.
Le strutture mediane sono in asse.
Puntiformi aree di alterato segnale in corrispondenza della corona radiata di dx. in sede
periventricolare posteriore bilaterale, di significato microangiopatico.
Normale morfologia e segnale del pacchetto acustico facciale di entrambi i lati.
Allungati e tortuosi i vasi cerebrali.
L'apice dell'arteria basilare termina poco oltre la cisterna interpeduncolare sul versante di dx.

RM RACHIDE CERVICALE
L'esame è stato eseguito con scansioni sagittali e assiali TI e T2-dipendenti, in tecnica TSE e ME.
Il midollo presenta normale segnale nel tratto esanimato.
Regolare allineamento dei corpi vertebrali.
Spondiloartrosi e uncoartrosi bilaterale con riduzione di ampiezza dei forami di coniugazione nel tratto
compreso fra C3 e C7.
Il canale rachideo ha dimensioni normali.
Protrusione globale dei dischi intersomatici C3-C4 e C4-C5 in sovrapposizione all'uncoartrosi.
Il disco intersomatico C5-C6 è erniato in sede paramediana sn.
Protrusione globale del disco intersomatico C6-C7.
Sono state eseguite anche scansioni coronali e assiali in corrispondenza dei tessuti molli della base del
collo.
Non evidenti aree di alterato segnale a carico dei tessuti molli paravertebrali.
Nel sospetto di una patologia linfonodale del collo, utile esecuzione di esame TC con
somministrazione di m.d.c.

TC RACHIDE CERVICALE

Sono stati studiati gli spazi intersomatici da C3-C4 fino a C6-C7.
Aspetto rettilineo del rachide cervicale nel tratto superiore per raddrizzamento della fisiologica lordosi.
Irregolarità spondilosiche marginali anteriori con moderati aspetti di artrosi a carico dei massicci articolari.
A C3-C4 e C4-C5 irregolarità uncoartrosiche con associata minima protrusione discale ad espressione postero laterale; si determina restringimento dei forami di coniugazione con riduzione dello spazio necessario all'emergenza delle radici corrispondenti, in misura prevalente dal lato di dx a C3-C4 e dal lato di sinistra a C4-C5.
A C5-C6 protrusione discale posteriore con associate limitate irregolarità spondilosiche retrosomatiche e più evidenti irregolarità uncoartrosiche; si configura salienza disco-artrosica retrosomatica che determina impronta moderata sullo spazio subaracnoideo premidollare con bilaterale restringimento dei relativi forami di coniugazione, con riduzione dello spazio necessario all'emergenza delle radici corrispondenti.
Il canale rachideo mantiene ampiezza sostanzialmente entro i limiti.
All'altezza di C3-C4 si segnala un lieve slargamento della forame trasversale in possibile tortuosità di decorso
della arteria vertebrale di destra corrispondente o in alternativa per focale aspetto ectasico. Se il reperto è ritenuto di interesse clinico necessita della valutazione anche con studio angio-RM o con angio-TC per una miglior definizione.

TC CRANIO

Studio condotto nel solo modo diretto.
Non sono riconoscibili lesioni su base vascolare ischemica di recente insorgenza. Non segni attuali riferibili a sanguinamento a sede intra od extra assiale.
Si riconoscono moderati aspetti di leucoencefalopatia multifocale su base microvascolare ischemica cronica con lesioni focali prevalentemente disposte a livello peri e sopra trigonale e peri-cornuale ventricolare frontale
con piccole focalità anche sul versante anteriore di entrambe le corone radiate e alla sostanza bianca profonda frontale.
Sistema ventricolare di normale morfologia, dimensioni nei limiti, con linea mediana in asse.
Ampiamente rappresentati gli spazi liquorali periencefalici a livello pericerebrale alla convessità.
Calcificazioni parietali ai sifoni carotidei.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
La disturbo,non avendo ancora ricevuto un suo consiglio dopo avere messo i referti di mia mamma,confido in una sua risposta,
cordialmente.
[#4]
Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 763 23 5
Buongiorno,
Ho letto i referti, e si conferma che la situazione non è di facile soluzione, anche se non vi è nulla di drammatico.
Tutto si indirizza verso un disturbo diffuso circolatorio e del microcircolo e alla artrosi cervicale importante.
Purtroppo ci è fatto divieto ( giustamente) di dare per internet terapie o consigli troppo approfonditi, anche perchè vale sempre il criterio che il paziente va conosciuto e trattato di persona.
Mi sento solo di affermare che le terapie dovranno incidere su questi due fattori che ritengo sostengano i disturbi lamentati.
cordiali saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
la contatto ancora in merito al problema di mia mamma,come le avevo già descritto tempo fa.
Negli ultimi mesi lamenta forti capogiri e fatica a svolgere le attività quotidiane.
Come mi aveva già spiegato molto chiaramente Lei,la situazione non è di facile risoluzione,anche se per fortuna non è nulla di drammatico.
In questo arco di tempo si erano presentati capogiri si,ma in modo "saltuario" e comunque in forma leggera che duravano brevi periodi.

Le chiedo gentilmente,visto che sembrerebbe più un problema a livello circolatorio e in conseguenza alle ernie cervicali di cui è affetta e soffre,a chi potremmo rivolgerci come specializzazione,perchè le confesso che non è facile gestire la situazione appunto perchè "non si sa" a chi sia "più di competenza" la situazione.

Aveva già fatto le "manovre" da un suo collega e aveva risolto,ma lui stesso disse che quest'altro tipo (diciamo così) di capogiri dipendeva da un fattore cervicale dovuto a qualche compressione delle terminazioni nervose e/o muscolari.
Infatti quelle altre non si sono mai più ripresentate dopo tali manovre.

Il nostro medico curante purtroppo non ha mai preso molto in considerazione il disturbo,si limita a prescrivere qualche farmaco,senza risultato,fino a che abbiamo anche rinunciato a chiedere suo consiglio,non prendendosi a cuore la situazione (come anche in altre occasioni).

Detto questo le dico che mia mamma aveva provato il Vertiserc 16mg compresse per brevi periodi,ma non ha riscontrato miglioramenti e ha quindi sospeso l'assunzione.

La cura che sta assumendo generale è la seguente,giusto per informarLa

Ramipril 2,5mg al mattino
Cardioaspirin 1 cp. al dì
Gabapentin 100mg due volte al dì
Kolibrì 1 cp. due volte al giorno

Questa terapia (che già assumeva in parte) le era stata data dopo visite geriatriche e ricovero per recupero mobilità,in quanto l'anno scorso è stata sottoposta a intervento di artoprotesi completa al ginocchio destro.
Riuscito perfettamente e con buoni risultati di recupero e migliore deambualizone.

Il Gabapentin le era stato dato già da circa 3 anni fa per migliorare il microcircolo a livello celebrare.

Le ho elencato tutto per renderLa a conoscenza della situazione di terapia attuale.
Adesso però il suo problema sono questi capogiri che si sono ripresentati in maniera importante e che la debilitano tanto.

Ho contattato nuovamente Lei per un consiglio appunto,a chi sarebbe più opportuno rivolgersi e naturalmente per una sua valutazione clinica.

Mi scuso per essermi prolungato oltremodo,ma appunto per non lasciare nulla di incompleto alle informazioni fornitole.

La ringrazio anticipatamente per la sua gentile risposta,
cordiali saluti.
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Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 763 23 5
Nel confermare la difficoltà della situazione per la multifattorialita delle cause
ritengo si debba intervenire su due fattori e cioè quello circolatorio e quello artrosico.
Per la circolazione sta già assumendo i farmaci del caso è risulta difficile consigliarle altro. Al limite può assumere farmaci sintomatici per bloccare la vertigine acuta.
Invece la artrosi cervicale potrebbe trovare giovamento da fanghi termali o da magnetoterapia. Inoltre controlli neurologici, otorino, massofisioteralici ( con grande prudenza!!).
In ogni caso faccia sempre riferimento al medico curante che sia informato di tutto e tutto controlli.
Cordialità