Eco orecchio sx
Buongiorno,
sono in gravidanza alla 9 settimana e ultimamente mi stà succedendo spesso di avere l'acufene insieme all'eco all'orecchio sinistro che poi l'udito piano piano scende, essendo che sento ad un solo orecchio sono un pò preoccupata.
Ho iniziato a sentirlo già alla 4 settimana e sono andata dall'otorino che non ha riscontrato nulla di anomalo e mi ha dato come cura Bentelan 4mg fiale 2 volte al dì per 3 giorni, poi è capitata la settimana scorsa mi ha visitata di nuovo ed ha notato solo un lieve abbassamento quasi impercettibile e mi ha ridato la stessa cura (in quanto altri farmaci non me li può dare) e mi ha rivisitato quando ho finito la terapia ed era tornato tutto alla normalità, oggi è riiniziato di nuovo, solo che ora ho paura a riprendere un'altra volta il cortisone, non so se può far male visto che è passato solo una settimana dall'ultima volta.
E vorrei un consiglio sul da farsi in quanto sono un pò stufa di questa situazione e la gravidanza è ancora lunga.
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità
sono in gravidanza alla 9 settimana e ultimamente mi stà succedendo spesso di avere l'acufene insieme all'eco all'orecchio sinistro che poi l'udito piano piano scende, essendo che sento ad un solo orecchio sono un pò preoccupata.
Ho iniziato a sentirlo già alla 4 settimana e sono andata dall'otorino che non ha riscontrato nulla di anomalo e mi ha dato come cura Bentelan 4mg fiale 2 volte al dì per 3 giorni, poi è capitata la settimana scorsa mi ha visitata di nuovo ed ha notato solo un lieve abbassamento quasi impercettibile e mi ha ridato la stessa cura (in quanto altri farmaci non me li può dare) e mi ha rivisitato quando ho finito la terapia ed era tornato tutto alla normalità, oggi è riiniziato di nuovo, solo che ora ho paura a riprendere un'altra volta il cortisone, non so se può far male visto che è passato solo una settimana dall'ultima volta.
E vorrei un consiglio sul da farsi in quanto sono un pò stufa di questa situazione e la gravidanza è ancora lunga.
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità
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Gentile Signora, non è la prima volta che si rivolge agli esperti del sito, e dalle passate richieste emerge il faqtto che le sue orecchie hanno un problema cronico, con esordio addirittura in età pediatrica. Già da qualche banno è preoccupata per l'insorgenza di acufeni.
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali si è già rivolta, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale forse la pena di prendere in considerazione una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi.
La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo). In questi casi è importante valutare il risultato della terapia sugli altri sintomi riferiti, come ad esempio sul tappamento,
C'è l'indubbio vantaggio che questa terapia non comporta alcun rischio, nemmeno in gravidanza.
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema, nel qual caso le consiglierei di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi di malocclusione e dell'Articolazione Temporo Mandibolare, e nei rapporti fra qwuesta e l'orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità..
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-e-tappo-di-cerume.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali si è già rivolta, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale forse la pena di prendere in considerazione una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi.
La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo). In questi casi è importante valutare il risultato della terapia sugli altri sintomi riferiti, come ad esempio sul tappamento,
C'è l'indubbio vantaggio che questa terapia non comporta alcun rischio, nemmeno in gravidanza.
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema, nel qual caso le consiglierei di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi di malocclusione e dell'Articolazione Temporo Mandibolare, e nei rapporti fra qwuesta e l'orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità..
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-e-tappo-di-cerume.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.4k visite dal 16/08/2014.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.