Cinetosi - cure alternative

Buongiorno,

soffro di cinetosi in modo molto accentuato, e la mia vita personale e professionale è molto limitata da questo problema. Qualsiasi viaggio aereo o navale è per il sottoscritto una pessima esperienza: nausea, vomito, mal di testa, sudorazione fredda, battito cardiaco accelerato, anche in condizioni di viaggio assolutamente non "estreme" (ovvero nessuno degli altri passeggeri soffre).

Ho già provato i farmaci/rimedi più comuni dei quali sono a conoscenza, senza successo:

  • Dimenidrinato
  • Scopolamina
  • Braccialetti P6 ai polsi

Quali approfondimenti / soluzioni dovrei provare, prima di abbandonare definitivamente l'idea di un viaggio che non sia via terra?
Grazie, cordiali saluti

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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, poiché il problema è di vecchia data e apparentemente senza soluzione (immagino abbia già consultato altri medici), vorrei sottolineare una componente del problema che di solito viene trascurata: la conformazione della bocca e dell’occlusione dentaria.
A mio parere , ragionando di vomito, esiste un continuum che da un lato costituisce un quadro banale quasi fisiologico (tutti possiamo vomitare occasionalmente), dall’altro può configurare un problema più grave.
Poiché si vomita anche con la bocca, qualcosa può forse dire anche il dentista.
Per vomitare volontariamente si stimola il retrobocca con un dito: ebbene, anche stimolando il retrobocca con la lingua, quando questa si atteggi in posizione retrusa, si può ottenere involontariamente lo stesso effetto, o meglio una tendenza a vomitare spesso, complici altre concause, emozionali, alimentari, auto , barca, come anche la contestuale presenza dei quadri patologici in qualche modo affini, come emicrania, sindromi vertiginose, Reflusso Gastro Esofageo, che a loro volta possono per contro essere aggravati dalla concausa strutturale sfavorevole, vale a dire dalla malocclusione. La posizione retrusa della lingua si coniuga quasi sempre con una postura mandibolare sfavorevole, visto che la lingua ha un’importante inserzione sulla mandibola. Ne conseguono spesso schemi deglutitori atipici ( anche questi possono contribuire alla tendenza a vomitare) e respirazione orale. Quest’ultima porta il paziente a raffreddarsi spesso, e quindi a deglutire molto muco e a mangiare respirando con la bocca, deglutendo così molta aria, il che può contribuire a favorire il vomito. In questo contesto si può inserire anche l’associazione tosse-vomito, spesso descritta.
La retrusione della lingua favorisce anche il russare notturno e l''insorgenza di episodi di apnea. Quando l''apnea si verifica, il tentativo di vincere l’ostruzione con uno sforzo inspiratorio, e si crea così una depressione all''interno delle basse vie aeree. Questa, per vasi comunicanti, si trasmette all''esofago, potendosi così determinare episodi di Reflusso Gastro Esofageo (GER). Prescindendo da Apnea e GER, ogni aumento delle resistenze delle alte vie genera la necessità di aumentare la depressione inspiratoria nelle basse vie, per creare il gradiente pressorio che richiama l'aria dall'atmosfera ai polmoni: anche questa depressione, meno grave che nell’Apnea, si trasmette per vasi comunicanti all''esofago, favorendo sia il Reflusso Gastro Esofageo che la tendenza a vomitare. Negli adulti nausea e vomito si associano spesso a episodi di vertigine più o meno frequenti o della durata di attimi, automaticamente attribuiti a "pressione bassa" (anche se mai misurata): la vertigine è spesso favorita da disfunzioni dell''articolazione temporo mandibolare, che alla malocclusione spesso di accompagnano.
Questi problemi possono a volte costituire un continuum, o meglio un''area patologica dai confini incerti e dalle definizioni mediche chiare in dottrina, ma assai meno nella pratica quotidiana. Nell’esperienza di chi si occupa di gnatologia, peraltro, la loro soluzione é un gradito, e non sempre marginale, risultato di contorno cui si assiste nell''intercettazione occlusale di questi casi con appositi dispositivi intraorali, ovviamente quando se ne riscontrino le indicazioni.
Cordiali saluti ed auguri.

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com