Edema a papille linguali

Titolo: Edema a papille linguali
Testo: Da quando un mio barboncino è morto per un tumore alla lingua, cioè d 25 anni a questa parte, ho l'ossessione di averne uno anch'io. Così esploro la lingua, fino a scorgerne la base ed ho fatto il giro di tutti gli otorini della mia città, ripetutamente, per un totale di una cinquantina di volte. Due mesi fa, con l'aiuto di un abbassalingua e del manico di un sottile un pennello, ovviamente disinfettato, ho iniziato ad osservandomela, schiacciandomela energicamente. Sentivo, infatti, una sorta di bruciore in fondo al margine destro, forse dovuto alla sindrome della bocca urente, di cui soffro da anni. Ad un certo punto, grazie ad uno specchio ingranditore, che ingrandisce 10 volte tante gli oggetti, e di una torcia, ho notato tre papille ingrossate, a forma di pallina, dal colore bluastro, poi diventato marroncino. Mi sono recata dal mio medico di base, che mi ha detto che si trattava di un edema papillare, causato dal trauma meccanico provocato da me. Non convinta, mi sono recata pure da un odontoiatra, che ha confermato la diagnosi, prescrivendomi un colluttorio. Purtroppo, da allora, non faccio altro che toccarmi con questi arnesi, anche di notte, quando mi sveglio tutta sudata ed agitata, la lingua. Il mio medico di base mi avrà vista almeno 10 volte e continua a ripetermi che non è un tumore e che devo smetterla di toccarmi la lingua. In realtà, le papille edematose si sono rimpicciolite e, schiacciando la lingua, vedo una sorta di cordoncino di colore bordeaux, laddove prima esistevano le papille rilevate, che il dottore attribuisce a sangue coagulato che deve riassorbirsi a poco a poco. Una sola, quella più in fondo, è leggermente più evidente delle altre. Forse, mi ha detto, dato che ho passato tanto tempo con queste operazioni, ci vorranno settimane, se non più di un mese.
Comunque, non ho mai visto un goccio di sangue ed anche quando le papille erano più ingrossate, cambiavano di forma a seconda di dove e come premevo con il dito.
Faccio presente che, lungo il bordo sinistro le papille sono geneticamente ipertrofiche. Attendendo una vostra risposta, ringrazio sentitamente. Tutto ciò si nota a stento ad occhio nudo, eppure non finisco di temere di avere un tumore.
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Dr. Giuseppe Murruni Otorinolaringoiatra 78 8
Gentile paziente , il cavo orale e in particolare la lingua e anche le papilli circumvallate., ossia le papille gustative, possono andare incontro a irritazioni causate da numerosi fattori sia locali (quantità e qualita della saliva, piorrea, tasche paradontali, protesi fisse o mobili , infezioni , dermatopatie, etc ) che sistemici (gastropatie, emopatie, ipoavitaminosi, malattie debilitatanti, enteropatie, trattamenti farmacologici etc.).
Ora, se la maggior parte di queste alterazioni o irritazioni possono essere talmente sfumate da sfuggire spesso ad una diagnosi di certezza, questo non succede per il cancro linguale e del cavo orale, di cui lei ha paura. Per diagnosticare questo tipo di cancro è sufficiente una visita di un Otorinolaringoiatra con esperienza ospedaliera. Le consiglio quindi di fissare al più presto un appuntamento con un otorinolarinogiatra di sua fiducia.
Cordialmente Dott Giuseppe Murruni.

Dr. Giuseppe Murruni

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Utente
Utente
Grazie mille, Dottore.
Sono già stata vista da due otorini, oltre che dall'odontoiatra.
Siccome delle papille ingrossate è rimasto un cordoncino bordeaux appena rilevabile ad occhio nudo, mi è stato detto che, se si fosse trattato di un cancro, le dimensioni sarebbero aumentate, anziché diminuire.
Inoltre, tenendo conto che, prima delle operazioni da me effettuate sul bordo linguale, non c'era nulla, hanno concordato che si tratta di un trauma meccanico provocato da me.
Dello stesso parere, del resto, è il mio medico di base, dal quale mi sono recata, per l'ennesima volta, anche ieri pomeriggio.
Tutti mi hanno consigliato che è inutile interpellare altri otorini, quanto, piuttosto, rivolgersi ad uno psicologo, per rimuovere le tensioni che mi disturbano.
Lei che cosa mi consiglia, a questo punto?
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Utente
Utente
Egregio Dottore, ieri pomeriggio il mio medico di base mi ha rivista per l'ennesima volta e, con l'aiuto della torcia e del suo abbassalingua, non ha visto niente di impressionante, se non delle papille, due papille, come le dicevo, lievemente rilevate rispetto alle altre, di colore bordeaux, probabilmente per la presenza di sangue al di sotto, e del cordoncino dello stesso colore che le segnalavo.
Una dottoressa otorino della mia città, d'altronde, ha preferito non darmi l'appuntamento, convinta, visto che sono molto ansiosa, si tratti di un problema psicologico e che abbia bisogno di qualcuno che mi aiuti a far passare l'origine delle mie tensioni sfogate sulla lingua.
Come le ho detto, non hanno mai sanguinato e non mai visto, prima della mia operazione, macchie bianche o rosse, né afte.
Da notare che, l'anno scorso, avevo letto su Internet , per il mal di gola, di fare gargarismi con l'alcool puro. Non le dico il risultato! Le papille, pressappoco quelle di cui le parti, si sono bruciate e la dottoressa otorino menzionata mi ha detto di non fare altro che sciacqui con acqua e camomilla o bicarbonato e che, comunque, non avevo niente.
Lei dice che sia il caso di rivolgermi ad uno psicologo?
Grazie.
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