Faringite o reflusso?

Buongiorno. Scrivo per avere qualche delucidazione in merito alla mia situazione.
Attualmente soffro di intestino irritabile (diagnosticato lo scorso anno da due differenti gastroenterologi, senza però colonscopia), esofagite da reflusso di classe A Los Angeles e gastrite antrale di tipo chimico-reattivo di grado 1 (diagnosticata dopo EDG recente con esame istologico). Sempre di recente ho anche effettuato una RX torace (che non ha rilevato anomalie) ed esattamente un anno fa ho fatto anche un controllo OTG che mi ha rilevato dei segni laringei di GER, ma senza alcun sintomo (non avevo mal di gola). Sono donatore AVIS e ho effettuato emocromo standard un paio di mesi fa (tutto nella norma). Tengo a sottolineare che il reflusso non mi provoca né pirosi, né dolore retrosternale, né acidità; sembrerebbe quasi asintomatico, se non fosse per l'esofagite.
Dopo la diagnosi dell'esofagite (quindi da una quindicina di giorni) sono in cura con omeprazolo una volta al dì (20 mg mattina) e magaldrato 2 volte al dì (800 mg dopo pranzo e cena), per una quarantina di giorni in totale. Sono normopeso, non fumo ormai da quasi vent'anni (ne ho 42) e bevo molto poco (ora nulla). Ora vivo una situazione molto delicata perché da almeno una decina di giorni, dopo un colpo d'aria e un solo giorno di mal di gola, mi è rimasta una sorta di vellichio alla gola che a volte mi spinge a tossire, con una tosse secca, senza catarro. Il catarro è presente solo un po' al mattino, di colore un po' più scuro del normale, come quando ristagna di notte. Allo stesso tempo sento come un nodo in gola, una sorta di spessore, che non mi impedisce di mangiare e non mi provoca difficoltà nella respirazione, ma che mi crea, insieme alla tosse, non poco disagio, anche perché io lavoro con la mia voce e mi trovo per lavoro a dover parlare costantemente, ogni giorno per gran parte della giornata. La notte dormo e il vellichio, almeno fino a oggi, non mi provoca la tosse.
Le mie domande sono le seguenti. Dal vostro punto di vista, questo "raspino", che io sento sia inspirando sia espirando, potrebbe essere conseguenza di una faringite, laringite o tracheite? O è un sintomo del reflusso? Lo chiedo perché, al di là di omeprazolo e magaldrato, il curante mi ha prescritto nulla per la gola e mi ha solo detto che la vedeva arrossata e di pazientare. So però che, qualora il problema alla gola fosse conseguenza del reflusso, il dosaggio dei farmaci dovrebbe essere aumentato rispetto al reflusso gastrico e per una durata della terapia maggiore. Secondo voi dovrei mantenere questo dosaggio? Dovrei aggiungere qualcosa per l'eventuale faringite? Dovrei effettuare un tampone? O un'altra visita OTR (immagino però che il gastroenterologo, durante l'EDG, se ci fosse stato qualcosa di importante da segnalare lo avrebbe fatto, anche senza refertarlo, almeno a voce...)?
Chiedo scusa se sono stato così prolisso, ma la voce è una componente indispensabile nel mio lavoro e questa situazione è frustrante.
Grazie.
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Dr. Gianni Gitti Otorinolaringoiatra, Esperto in medicina del sonno 458 22 1
Buongiorno,
per risolvere il dubbio dovrebbe sottoporsi ad una visita otorinolaringoiatrica con fibrolaringoscopia. La gastroscopia, infatti, non permette di valutare la laringe per motivi tecnici. Tramite la fibrolaringoscopia invece si potrà comprendere e valutare l'eventuale necessità di aumentare il dosaggio della terapia in atto.
Le allego il link della nostra pagina monotematica al riguardo:
https://www.icare-cro.com/reflusso.html

Cordialmente

Dr. Gianni Gitti
Specialista in Otorinolaringoiatria, Medicina del Sonno e Medicina estetica
www.cro.firenze.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la gentile risposta.
Visto che ho iniziato da poco la terapia per il reflusso (10-12 giorni) vedo se ottengo dei miglioramenti nelle prossime due settimane. Se così non fosse, e il vellichio dovesse continuare, prenoterò una visita OTG per approfondire. Lei che ne pensa?
Volevo però fare una precisazione. Quando ho parlato della possibilità per il gastroenterologo di dare un'occhiata anche alla gola durante la gastroscopia, ovviamente non mi riferivo alla eventualità che refertasse in merito al reflusso. Se però ci fosse stato un problema più grave rispetto al reflusso stesso, immagino però che lo avrebbe segnalato, anche se non è di sua competenza. Dico bene?
Grazie ancora.
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Dr. Gianni Gitti Otorinolaringoiatra, Esperto in medicina del sonno 458 22 1
Con la gastroscopia non si riesce a vedere la laringe. In ogni caso non penserei a cose strane.
Buongiorno
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore, sono in attesa della visita OTR per la prossima settimana e vorrei aggiornarla, oltre che farle una domanda.
Il raspino c'é ancora, anche se sembra essersi un po' attenuato (probabilmente dipende dal fatto che parlo molto meno e si ripresenta soprattutto in questo caso), mentre è aumentata la quantità di catarro che mi sento ferma in fondo alla gola, che ha sostituito la precedente sensazione di nodo. La tosse c'é, ma ora è più la conseguenza della mia volontà di tossire per liberare la gola (cosa che non sempre mi riesce) che una risposta incontrollata al vellichio.
Nel frattempo sto continuando la terapia per il reflusso, che è sempre stato asintomatico. Preciso che il raspino e la tossetta sono sopraggiunti DOPO l'inizio della terapia per i reflusso. In più, il vellichio a volte lo sento anche respirando profondamente (soprattutto esppirando). Per questo le chiedo: secondo lei dovrei anche effettuare una visita pneumologica?
Grazie ancora per l'attenzione. Se posso, la terrei aggiornata dopo la visita OTR.
Un saluto.
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Dr. Gianni Gitti Otorinolaringoiatra, Esperto in medicina del sonno 458 22 1
Buonasera,
Per prima cosa attenderei l’esito della visita ORL. Poi nel caso valuterei se fare anche una visita pneukologica.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore. Ho effettuato la visita OTR e la aggiorno. Il medico riferisce "endoscopia nasale nei limiti della norma. Iperemia aritenoidea". Mi ha suggerito di raddoppiare la dose di omeprazolo (fino a 40 mg al giorno) e di effettuare suffumigi. Anche lui però è rimasto sorpreso del fatto che il vellichio (e la tosse conseguente) siano sopraggiunti DOPO l'inizio della terapia antireflusso (che comprende anche magaldrato). Ho anche effettuato una spirometria, che è risultata nella norma. La tossetta rimane, così come il vellichio che la causa, soprattutto quando respiro profondamente (specialmente in gase di espirazione). Francamente sono un po' spaesato e chiedo a lei qualche indicazione su come muovermi...
Grazie per il tempo che mi dedica.
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Dr. Gianni Gitti Otorinolaringoiatra, Esperto in medicina del sonno 458 22 1
La cura assegnata dal collega mi pare pertinente. Vediamo come risponde dopo un mese di terapia. Se la situazione non migliora mi rivolgerei a quel punto ad uno specialista in pneumologia.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie.
La terrò aggiornata.
Solo una precisazione: l'iperemia aritenoidea è effettivamente un segno fortemente indicatore del reflusso?
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Dr. Gianni Gitti Otorinolaringoiatra, Esperto in medicina del sonno 458 22 1
Si è uno dei segni caratteristici.

Buona giornata
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore. So che il reflusso provoca tosse spesso notturna; o, quantomeno, che di notte si accentua. La mia è solo diurna. Può essere comunque da reflusso?
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Dr. Gianni Gitti Otorinolaringoiatra, Esperto in medicina del sonno 458 22 1
Si certo.
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