Liquido denso bianco in gola, ma tampone faringeo negativo

Salve, sono una ragazza di 19 anni e da un anno e mezzo presento un problema che nessuno riesce a capire.

Tutte le mattine mi sveglio con un forte mal di gola e un liquido denso e biancastro sulla parete dietro l'ugola.
Il liquido sembra sparire ingoiando, ma nella giornata si ripresenta.
Inoltre manifesto una sensazione di gola "otturata", come se ci fosse qualcosa che la ostruisse.
Molto spesso, in periodi precisi del mese, la sensazione peggiora e quando ingoio sento come se ci fosse una lama che mi taglia le pareti della gola.
In quei giorni, questo liquido denso, si va a depositare anche sulla lingua e crea una patina simile alla ricotta.

Devo informarla, anche, che da ormai quasi 2 anni ho candida vaginale e stafilocco che, nonostante le varie cure alle quali mi sono sottoposta, non vanno via.

Ho fatto un tampone faringeo e dai risultati é uscito Streptococco negativo, ma non mi hanno ricercato nessun altro batterio.

Io suppongo di avere la candida anche nella cavità orale, anche se il medico di famiglia, visitandomi, mi ha detto che é semplice muco.
Ormai però la situazione é diventata insostenibile e ritengo che un muco non possa durare così tanto tempo e non possa provocare certi sintomi.
Correggetemi se sbaglio.

Penso di avere la candida perché i sintomi si sono manifestati dopo aver praticato una fellatio al mio ragazzo, col quale avevo avuto un rapporto non protetto prima che la candida si manifestasse con le perdite e quindi prima che prendessi la situazione seriamente.

Dopo essermi affidata al medico curante e alla ginecologa e essermi sentita dire che sono fissata, spero di ricevere una risposta rassicurante da parte vostra.
Grazie per la disponibilità
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
La sua ipotesi potrebbe essere plausibile e, per questo, consiglio di ripetere il tampone faringeo per la ricerca di germi patogeni e miceti con antibiogramma. Una volta in possesso della risposta, vedremo il da farsi.
Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori