Non riesce ad addormentarsi e piange disperato
Buongiorno,
sono il papà di un bel bimbo di 19 giorni.
Da quando è venuto a casa (lo scorso 10 gennaio) si è subito dimostrato di buon carattere: mangia di gusto, chiama inequivocabilmente e puntualmente quando ha fame e si è sempre addormentato da solo nella sua culla.
Di giorno fa cicli di circa 3 ore - 3 ore e mezza. Di notte fa anche un paio di cicli di 4 ore 4 ore e mezza.
Da qualche giorno, però, qualcosa sta cambiando.
Lo mettiamo nella sua culla ed inizia a piangere.
Qualche piagnucolio l'ha sempre fatto, però se opportunamente ignorato, dopo qualche minuto cessava e si addormentava.
Ora invece il pianto diventa più insistente.
Proviamo a prenderlo in braccio e dopo averlo consolato lo rimettiamo giù, ma inizia subito a piangere. Riproviamo e riproviamo.
Questa cosa continua in un continuo peggiorare, fino al punto che neppure in braccio si consola.
Il tutto dura fino all'ora del pasto successivo, passando così un intero ciclo di sonno "in bianco".
Quanto sopra succede sia se cambiamo il pannolino prima della poppata (in tal caso lo mettiamo a nanna addormentato, ma dopo qualche minuto si sveglia e piange), sia se cambiamo il pannolino dopo la poppata come suggerisce il metodo E.A.S.Y. di Tracy Hogg.
Ha iniziato a fare questa cosa saltando 1 o 2 cicli di sonno al giorno. Ieri invece è rimasto sveglio praticamente tutto il giorno, dalle 11 alle 21.30. Poi la notte (per fortuna) ha dormito tranquillo.
Cosa gli succede? Se con il pianto cerca di comunicare qualche disagio, cosa sta cercando di comunicarci?
Cosa dobbiamo fare?
Grazie
Oriolo
P.S.1
A volte riesce ad addormentarsi, ma passa tutto il tempo del sonno tra continui piagnucolii, intervallati a minuti di silenzio.
P.S.2
Il pianto disperato di un bambino che ha il pannolino pulito e il pancino pieno, quindi apparentemente immotivato, è difficile da gestire... e mette a dura prova la nostra calma e pazienza.
sono il papà di un bel bimbo di 19 giorni.
Da quando è venuto a casa (lo scorso 10 gennaio) si è subito dimostrato di buon carattere: mangia di gusto, chiama inequivocabilmente e puntualmente quando ha fame e si è sempre addormentato da solo nella sua culla.
Di giorno fa cicli di circa 3 ore - 3 ore e mezza. Di notte fa anche un paio di cicli di 4 ore 4 ore e mezza.
Da qualche giorno, però, qualcosa sta cambiando.
Lo mettiamo nella sua culla ed inizia a piangere.
Qualche piagnucolio l'ha sempre fatto, però se opportunamente ignorato, dopo qualche minuto cessava e si addormentava.
Ora invece il pianto diventa più insistente.
Proviamo a prenderlo in braccio e dopo averlo consolato lo rimettiamo giù, ma inizia subito a piangere. Riproviamo e riproviamo.
Questa cosa continua in un continuo peggiorare, fino al punto che neppure in braccio si consola.
Il tutto dura fino all'ora del pasto successivo, passando così un intero ciclo di sonno "in bianco".
Quanto sopra succede sia se cambiamo il pannolino prima della poppata (in tal caso lo mettiamo a nanna addormentato, ma dopo qualche minuto si sveglia e piange), sia se cambiamo il pannolino dopo la poppata come suggerisce il metodo E.A.S.Y. di Tracy Hogg.
Ha iniziato a fare questa cosa saltando 1 o 2 cicli di sonno al giorno. Ieri invece è rimasto sveglio praticamente tutto il giorno, dalle 11 alle 21.30. Poi la notte (per fortuna) ha dormito tranquillo.
Cosa gli succede? Se con il pianto cerca di comunicare qualche disagio, cosa sta cercando di comunicarci?
Cosa dobbiamo fare?
Grazie
Oriolo
P.S.1
A volte riesce ad addormentarsi, ma passa tutto il tempo del sonno tra continui piagnucolii, intervallati a minuti di silenzio.
P.S.2
Il pianto disperato di un bambino che ha il pannolino pulito e il pancino pieno, quindi apparentemente immotivato, è difficile da gestire... e mette a dura prova la nostra calma e pazienza.
[#1]
Se il piccolo è allattato al seno è necessario che leggiate il minforma sull'allattamento.
Tracy Hog...a parte il pannolino pulito e il pancino pieno...suggerisce di cosa debba essere pieno il pancino della mamma per non esserci colichette?
https://www.medicitalia.it/minforma/pediatria/461-allattamento.html
Se la situazione non cambia con il cambiare dell'alimentazione materna o del tipo di latte (magari sceglietene uno con caratteristiche di maggiore digeribilità se non allattato al seno) potrebbe trattarsi di sintomi di reflusso; che comunque va indagato dal vostro pediatra come riterrà opportuno e se sarà il caso.
Con i piccolissimi non si può essere affatto metodici, quelli che noi adulti chiamiamo cicli, per loro non sono matematica e l loro lunghezza e ritmicità o cambiamento dipendono da infinite variabili;
inoltre hanno bisogno di tempo per adattarsi alla vita extrauterina, ai nostri ritmi, alle poppate, ai cambi di pannolino, alle progressive limitazioni della sua libertà originaria...
PS1 in utero
PS2 nuotando
PS 3...pazienza ce ne vuole in abbondanza con un figlio, non tentate di nevrotizzarlo per adattarlo ai vostri ritmi e non seguite l'esempio della canzone di Salvadore che si chiama"fai la ninna, fai la nanna"..mi raccomndo!
ho voluto sdrammatizzare un po'..., sorrida.
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
Tracy Hog...a parte il pannolino pulito e il pancino pieno...suggerisce di cosa debba essere pieno il pancino della mamma per non esserci colichette?
https://www.medicitalia.it/minforma/pediatria/461-allattamento.html
Se la situazione non cambia con il cambiare dell'alimentazione materna o del tipo di latte (magari sceglietene uno con caratteristiche di maggiore digeribilità se non allattato al seno) potrebbe trattarsi di sintomi di reflusso; che comunque va indagato dal vostro pediatra come riterrà opportuno e se sarà il caso.
Con i piccolissimi non si può essere affatto metodici, quelli che noi adulti chiamiamo cicli, per loro non sono matematica e l loro lunghezza e ritmicità o cambiamento dipendono da infinite variabili;
inoltre hanno bisogno di tempo per adattarsi alla vita extrauterina, ai nostri ritmi, alle poppate, ai cambi di pannolino, alle progressive limitazioni della sua libertà originaria...
PS1 in utero
PS2 nuotando
PS 3...pazienza ce ne vuole in abbondanza con un figlio, non tentate di nevrotizzarlo per adattarlo ai vostri ritmi e non seguite l'esempio della canzone di Salvadore che si chiama"fai la ninna, fai la nanna"..mi raccomndo!
ho voluto sdrammatizzare un po'..., sorrida.
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
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