A 15 mesi non parla e non gioca con i bambini

Buongiorno, scrivo in merito a mio figlio che ha 14 mesi e mezzo. Lui ha iniziato la lallazione un po' tardi, verso 10 mesi e anche se sapeva diverse sillabe, non è mai stato un gran chiacchierone. Ha iniziato a camminare un po' prima dei 12 mesi e adesso a livello motorio direi che è sulla buona strada: corre, cammina all'indietro, si arrampica e sono poche le volte in cui cade. Per quanto riguarda il linguaggio invece siamo molto indietro, non dice una parola di senso compiuto, è piuttosto silenzioso e quando si esprime lo fa sì con le sillabe (tete- papapap-memme), ma anche con versi del tipo grrr, ngh, brrr. Ha due fratelli piu' grandi, uno di 5 anni (che ha detto la sua prima parola a 15 mesi) e una di 3 anni (che ha detto le sue prime parole a 14 mesi e poi a due anni parlava già benissimo). Il fatto di avere fratelli piu' grandi non dovrebbe essere uno stimolo per il suo linguaggio? La cosa che mi preoccupa, oltre al non parlare, è la sua tranquillità. Lui con i suoi fratelli gioca a nascondino, al cucu', a rincorrersi, con le macchinine, con la palla. Gli sorride e si mostra piacevolmente interessato a loro, ma con gli altri bambini che incontriamo al parco, lui sta sulle sue. Viene da me, muto, senza espressione alcuna, si avvinghia alle mie gambe e li guarda con aria strana. E se un bimbo gli si avvicina lui indietreggia. Ho notato che gli altri bimbi della sua età hanno un comportamento ben diverso (e ricordo che anche i suoi fratelli alla sua età erano molto diversi, decisamente piu' spigliati, estroversi, amanti della confusione): si lanciano nella mischia, fanno urletti, ridono e vanno proprio alla ricerca dei bambini. Lui no. E' piu' interessato a guardare l'ambiente intorno, ma non i bambini. Ora io non capisco se questo suo comportamento sia dovuto ad una cosa caratteriale oppure possa costituire un problema di salute. Specifico che lui, sebbene non parli, si fa capire bene indicando con il ditino tutto cio' che vuole ed è in grado di compiere piccole azioni, del tipo se gli dico "vai a prendere un pannolino" lui va in bagno, apre il cassetto e mi porta il pannolino", oppure gli dico "dov'è la palla?" lui la cerca e me la porta. Adora imitarmi nel pulire e nel cucinare, adora nascondersi. Inizio ad essere seriamente preoccupata e mi accorgo che sto guardando mio figlio con occhi diversi, studio ogni suo comportamento, lo esamino e mi faccio mille paranoie,perchè ho letto che il non parlare e il non interagire con altri possono essere segni di autismo. Vorrei avere un vostro parere in merito, perchè da un mesetto a questa parte non riesco piu' a godere dei sorrisi, degli sguardi di mio figlio che vengono offuscati dalle preoccupazioni. Aggiungo che la gravidanza è stata un po' travagliata: a riposo assoluto dal 5° mese per ipercinesi uterina trattata con adalat30 e progesternone. In piu' alla 32° sett. era stata riscontrata,in eco,una megacisternamagna,che dopo la nascita con ecotransfontanellare si è rilevata nella norma.Grazie
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Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Dio mio con questo autismo! Smettetela voi genitori di spulciare in internet e godetevi la genitorialità! Il vostro bambino che è sveglissimo, si relaziona con facilità nell'ambito famigliare, indica, comprende, ha una sua personalità e questa è diversa per ogni bambino. Se lo guardate e soprattutto lo vivrete non come un animaletto da laboratorio da cui vi aspettate questa o quella azione ma come un bambino particolarmente saggio, vi tranquillizzerete. Magari è un genio! Ha capito che nel sociale non bisogna fidarsi troppo... e che c'è tanto da osservare nell'ambiente intorno.
Magari invitate suoi coetanei a casa vostra in modo che essendoci anche il fratellino e la sorella a condividere queste "amicizie", possa capire che non c'è nulla da temere dagli estranei al nucleo famigliare. Magari anche voi dovreste imparare a relazionarvi tra genitori senza aspettare che siano solo i bambini a farlo tra loro. Riunitevi più spesso, andate al parco insieme, giocate anche voi grandi: servono esempi più che preoccupazioni!

cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi