Testate contro il muro

Gentili Dottori,
sono una neo-mamma e mi trovo in una situazione molto spiacevole e per me alquanto preoccupante.Ho un bambino di 20 mesi,nervoso a tal punto che mentre gioca se non riesce nelle sue cose incomincia a sbattersi la testa a terra, contro la parete, dove capita. Il tutto è iniziato già quando aveva 1 anno: all'inizio facevo finta di non vederlo, poi l'ho ripreso dicendogli che non doveva farlo perchè si poteva far male e per un pò sembrava averlo capito, ma ben presto ha ripreso a farlo mettendosi, però, la mano sotto la fronte per non urtare. Si comporta così ogni volta che si arrabbia(frequentemente)e il pediatra, conoscendo la famiglia di mio marito, mi ha detto che è un fatto caratteriale, tanto è vero che mio nipote di 4 anni, da piccolo ha fatto lo stesso. Anche se pronuncia poche parole, è un bimbo sveglio che passa dal sorridere a crepapelle al pianto isterico; inoltre quando è con gli altri bimbi non capisce (come del resto anche gli altri) la condivisione dei giochi e incomincia a piangere senza fermarsi neanche ai miei rimproveri.
AIUTATEMI non so dove sbaglio e come comportarmi. Gli farebbe bene andare alla ludoteca per socializzare, e stare con il gruppo?
P.S. il bambino passa il pomeriggio con la nonna materna ed è tranquillo ma basta che la macchinina non va da dove dice lui che si arrabbia e .....
Grazie e spero di avere un aiuto!!!!!!!!!!!!
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile signora, il comportamento del bimbo segnala forse qualche disagio che può darsi non venga colto a sufficienza in famiglia. E' vero che ogni bambino ha il suo temperamento, però spesso quella del carattere è una risposta troppo semplicitica e di comodo. Val la pena di guardare più a fondo le cose.
L'età di insorgenza fa pensare a qualcosa che abbia disturbato la situazione ambientale. Per caso è l'epoca in cui Lei è tornata a lavorare? o di qualche altro cambiamento in famiglia? Come è organizzata la vita del bambino e della famiglia? C'è qualche problema col dormire, mangiare o altro? Se ci descrive un po' di più la storia e la situazione forse potremo dare qualche consiglio o indicazione sul da farsi.
Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Innanzitutto grazie per avermi risposto!
Antonio è nato nella 35°sett. ma non ha avuto per fortuna problemi alla nascita.Dal 1°mese fino al 6°, piangeva notte e giorno perfino mentre lo allattavo e dormiva pochissimo,ho fatto la cura per il reflusso gastro-esofageo e la situazione si è calmata un pò, ma il sonno notturno è rimasto sempre 1 punto interrogativo:notti che si sveglia solo 2-3 volte, basta dargli il ciuccio e riparte, e notti che dopo le 3 ore di sonno si agita, è nervoso, si gira di continuo, fa fatica a riaddormentarsi anche se rimane sempre con gli occhi chiusi. In questi casi faccio la prova a metterlo nel letto con noi, ma è la stessa cosa,solo dopo 2-3 ore si addormenta(da 5-6 mesi queste notti sono meno frequenti). Il sonno del pomeriggio è stato sempre più tranquillo anche se a volte si sveglia ridendo e parlando(a modo suo)e a volte piangendo.
Io invece non lavoro ma dai 16 mesi di mio figlio ho ripreso a studiare per la tesi finale e mia madre mi aiuta:pranziamo insieme a casa sua, metto il bimbo a dormire e lo lascio per prenderlo poi la sera.Volevo sottolineare che oltre le testate, non riesco a calmarlo facilmente quando piange:ho provato sia con le maniere dolci che con quelle forti,devo distrarlo facendogli vedere qualcosa.Scusate se mi sono dilungata ma spero di aver reso il quadro della situazione più chiaro...ancora grazie!Mamma insicura.................
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Si può ipotizzare che anche il bambino sia 'insicuro' per qualche cosa, e che reagisca con bizze e pretese testarde, oltre che con testate,che ovviamente non lo tranquillizzano. Sul sonno nei bambini può vedere questo link. https://www.medicitalia.it/minforma/pediatria/
L'insicurezza, sua e forse del bambino (e del padre?), può dipendere forse da incertezze e preoccupazioni (tesi, lavoro, situazione familiare, coniugale, stress, fatica). Di cosa si sente insicura? Puo' valer la pena approfondirlo, anche insieme a suo marito, per far trovare più sicurezza anche al bimbo. Se mi permette un'analogia, i passeggeri di una barca sono più tranquilli se sentono che i piloti sono sicuri nel guidarla. Ovviamente se si accorgono che questi fanno finta di esserlo si spaventano ancora di più, e magari vogliono mettersi loro ai comandi, con effetti ancor più problematici.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Sicuramente cerco di mostrarmi tranquilla davanti al bambino e, in realtà non lo sono(x la tesi)ma non pensavo che se ne potesse accorgere o avere quelle reazioni, anche perchè cerco di soddisfarlo(con moderazione). In realtà mio marito passa tutta la giornata fuori casa e con il bambino passa pochissimo tempo, e quando è presente ha il tempo solo per giocare con lui quindi alle regole devo pensarci io e in questo mi sento molto responsabile ed ho paura di sbagliare! Ho provato a parlare di questo ma il cambiamento dura solo per pochi giorni.
E' vero che i problemi vanno affrontati alla radice, ma non so come devo comportarmi alle reazioni di mio figlio: se fare l'indifferente o riprenderlo quando si butta per terra e cerca di darsi le testate! Grazie per il consulto dato fin ora, ma se non chiedo troppo vorrei sapere anche come far capire a mio marito che la famiglia viene prima di tutto!
PS. Ho trovato molto interessante e utile l'approfondimento sul "sonno".
Cordiali saluti
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Ho il sospetto che la vostra situazione e organizzazione familiare abbia qualche difficoltà (normale, ma da non trascurare). Come Lei dice i compiti e le funzioni genitoriali sono un po' squilibrati, forse non riuscite a collaborare bene fra genitori, Lei può esserne messa in ansia e tensione, oltre alla tesi, e tutto ciò può ripercuotersi sulla maggior o minor sicurezza del bambino e 9i suoi sintomi di disagio. Le consiglierei di provare a far accorgere suo marito che la situazione potrebbe diventare critica, forse c'è bisogno di un momento di chiarimento fra di voi.
Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie dottore del consulto ..... effettivamente qualche difficoltà tra "grandi" c'è, e forse chi ne risente è il più piccolo. Cercherò di parlare con più serietà a mio marito delle mie difficoltà e spero tanto(!!!) che per Antonio questa sia solo una fase passeggera!
Ancora grazie per la riflessione ................Marica.